Quello che la tv non mostra mai.Dietro le quinte dI programmi e news.Gossip, interviste e fuorionda.
giovedì, febbraio 25, 2010
Pierfrancesco Ferrara di Sky Tg 24
IL GIORNALISTA IMPERTURBABILE
"Nei momenti difficili
biosgna sdrammatizzare"
mercoledì, febbraio 24, 2010
Scandalo appalti grandi Eventi
PERCHE' BERTOLASO DEVE DIMETTERSI
il video-accusa del blogger Claudio Messora
Video e testo tratto dal Blog di Claudio Messora
http://www.byoblu.com/default.aspx
In Italia siamo circa 60 milioni in tutto. Ci sono almeno 327 aziende che si occupano di bonifiche ambientali. Solo in Sardegna ce ne sono almeno 18. Allo stesso modo, ci sono almeno 334 aziende che si occupano di raccolta e smaltimento rifiuti. 44 nella sola Campania. Vuoi vedere che Francesco Piermarini, il cognato di Bertolaso fratello della moglie Gloria -, era l'unico che poteva bonificare l'amianto della Maddalena? Vuoi dire che è stato solo un caso che lo stesso abbia costituito la Ecorescue International srl, società nata per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, proprio mentre il cognato gestiva la munnezza in Campania? Vuoi dire che il fatto che Bertolaso, con il quale Francesco Piermarini giocava abitualmente a golf, si occupasse della gestione di grandi eventi, non abbia nulla a che vedere con la Mystic River srl, società che Piermarini ha aperto parallelamente, con i soliti 10.000€ di capitale versato?
Secondo Bertolaso, come puntualizzato l'altra sera durante unudienza del tribunale di Porta a Porta, non bisogna andare a cercare il pelo nell'uovo. Mio cognato è un esperto di bonifiche dice Ha lavorato con il guru delle bonifiche ambientali, che è Gianfranco Mascazzini, e per questa ragione è stato impiegato...
mercoledì, febbraio 17, 2010
Intervista a Donatella Calembo di Sky Tg 24
LA DJ CHE AMA LA POLENTA CONCIA
"blog divertente e utile
a non prendersi troppo sul serio"
Iniziai circa vent’anni fa, durante l’università a lavorare in radio. Da lì alla televisione il passo fu breve, visto che la società proprietaria della radio aveva anche una televisione privata, Primocanale di Genova, città in cui sono nata. Per due anni lavorai a Primocanale, prima per un programma sportivo, poi come giornalista di cronaca e infine come conduttrice di un programma contenitore del pomeriggio. Mi chiamarono a Milano e da quel momento la mia “carriera”, che per anni ho avuto la fortuna di poter definire hobby retribuito, si divise tra radio, tv e discoteca (credo di essere stata, anche se per poco tempo, una delle prime donne dj in Italia! )
Negli ultimi anni dopo aver lavorato in prevalenza nel settore dell’intrattenimento, musica e spettacolo, sono tornata a fare la giornalista “seria”……! E ho collaborato con varie testate per quanto riguarda la carta stampata. Da circa 5 anni sono a SkyTg24, in un primo momento occupandomi quasi in esclusiva di spettacolo, adesso anche di cronaca e politica.
2) Spettacolo o cronaca. Quali sono le differenze nel raccontare questi diversi settori delle news? Quali preferisci fare ?
Risposta semplicissima : spettacolo e cronaca, e ultimamente ho scoperto una nuova passione, la politica. E diversificare aiuta a non annoiarsi mai. Ancor di più mi piacerebbe poter fare inchieste, occuparmi dei molti temi scottanti che riguardano la nostra società, dall’immigrazione alla corruzione, tanto per fare due esempi. Non ci sono grandi differenze tra lo spettacolo e la cronaca, in tutti e due i casi devi essere preparato, conoscere l’argomento di cui stai parlando e cercare di essere sempre fedele alla realtà cercando di informare riportando prima di tutto i fatti, poi se ne hai le competenze puoi anche dire la tua opinione.

3) Dalla radio alla tv .Un passaggio indolore il tuo ?
Assolutamente indolore, visto che quando è stato possibile ho fatto tutte e due le cose. E spero in futuro di poter sempre fare sia radio che tv e anche scrivere, sono tre modi di fare comunicazione completamente diversi e complementari.
4) Questo blog, FUORIONDA NEWS, è dedicato ai fuorionda . Che ne pensi ?
Penso che sia divertente, che sia utile soprattutto a noi che alcune volte ci prendiamo troppo sul serio. E saper essere ironici, anche verso se stessi, è indispensabile per saper vivere.
5)Commentaci i tuoi 2 fuorionda che pubblichiamo qui per la prima volta.
Che vuoi che ti dica, quando sei li in attesa della diretta, magari al freddo come in questo periodo è normale dire un po’ di stupidate tanto per far passare il tempo dell’attesa, magari sognando un bel piatto di polenta fumante mentre sei sotto la neve ed è quasi ora di cena. Sul fatto che alcune volte non si senta “bene” il ritorno dalla regia….beh capita….perdonata ?!
Grazie a Donatella per la disponibilità.
mercoledì, febbraio 10, 2010
Intervista esclusiva
GIORNALISMO, POLITICA E MATERNITA'
Letizia Leviti: segugio di Sky Tg 24
si racconta
...e commenta i suoi fuorionda
Qualche tempo fa l'avevamo colta in fuorionda con il pancione e ora è in maternità a casa con lui, il nuovo arrivato: Alberico Fernando. Letizia Leviti di Sky Tg 24 è una delle donne di punta del telegiornalismo in Italia. Inviata e conduttrice dei programi di approfondimento del canale all news di Emilio Carelli, in questa interessante intervista esclusiva ci parla delle sue esperienze in zone di guerra e pure di alcuni suoi fuorionda da Castelvolturno che l'hanno vista protagonista.Donna iperattiva, è stata anche candidato sindaco del suo paesino Bagnone, Letizia si racconta qui con entusiamo e parla anche di un suo libro sui prigionieri italiani in Iraq che sta per diventare fiction televisiva.Ma ecco l'intervista completa.
D - Sei stata inviata in vari paesi del mondo (Iraq, Afghanistan, Libano...) quali esperienze ti sono rimaste più impresse? Raccontaci qualche episodio particolare di cui sei stata testimone
R - Le aree di crisi sono aree di fascino e dolore e poter vivere da dentro determinate realtà rappresenta un’esperienza unica. L’Iraq è il Paese che ho conosciuto meglio. Un episodio? Un’intervista al rappresentante di Moqtda al Sadr nel sud del Paese. Mi accolsero uomini armati fino ai denti, la casa era blindata da decine di guardie, occhi neri ovunque mi guardavano con un misto di disprezzo e diffidenza. Fu una mezz’ora difficile almeno quanto quella che vissi un venerdì andando in moschea per la preghiera. Una ciocca di capelli uscì dal velo: venne un uomo, parlò con il mio operatore con fare minaccioso. Capii che era meglio andare via: ero stata involontariamente irriverente e la mia presenza era ormai una provocazione. Gli episodi che potrei raccontare sono decine: una notte di paura nella base per quello che sembrava un attentato fallito e poi era solo un insieme di coincidenze, la storia di una bimba dal volto sfigurato da una bomba, i colpi di mortaio che raggiunsero – senza esplodere – il container nel quale alloggiava un ingegnere italiano o una semplice chiacchierata con una donna irachena fiera di portare il velo.
E’ l’insieme di tante esperienze che fa la storia di una missione del genere e fa anche la storia della persona che le vive: vale anche per l’Afghanistan e per il Libano. Questi Paesi sono complessi e spesso – ancor più che l’Iraq – vengono raccontati in modo parziale, inesatto, da un punto di vista viziato da scarsa cultura e sensibilità. E così l’ignoranza contribuisce ad aumentare paura e diffidenza. Kabul non è solo Karzai e Talebani, a Beirut donne in minigonna e femmine coperte dalla testa ai piedi si incrociano per le strade, tra le luci di negozi e locali avanguardisti. Per tornare all’Iraq, nel sud del Paese pranzai in una capanna di paglia con alcuni sceicchi: tra i cuscini, per terra, computer e telefoni satellitari. Le stoffe delle loro tuniche – mi raccontavano – le facevano arrivare da Londra. E vogliamo parlare di Tehran? Sono arrivata in piena notte, da sola. Subito dopo sono andata alla tomba di Khomeini, ho percorso i vicoli della città, i musei, mi sono persa nel traffico, sono arrivata al cosiddetto “tetto di Tehran”, il punto più alto della città, dove c’è una stazione sciistica. Con me c’era una guida, Soheila, una donna: non ci è successo un bel niente, pur essendo sole. In Libano ho toccato con mano quanto coloro che spesso noi consideriamo terroristi siano anche – non solo, ma anche – parte integrante della società, garanzia di sicurezza e protezione per la popolazione, eroi da imitare per i bambini (e comunque…”beato il popolo che non ha bisogno di eroi”). Hezbollah nel sud del Paese rappresenta la gente. Punto. E’ stata un’interessante esperienza attraversare i loro famosi tunnel e poterli filmare, documentare: l’ho fatto grazie all’aiuto di un ex capo di Hamal. Con questi esempi – talvolta banali per chi conosce la storia di certi Paesi – vorrei far capire a un pubblico più vasto che è necessario sempre filtrare quello che si sente dire o si legge o – diciamolo – che si vede in tv. Occorre maturare una coscienza critica più forte. Filtrate, filtrate, filtrate anche me. E diffidate degli inviati di guerra che si pavoneggiano ad eroi, di quelli sempre un po’ enigmatici o dall’aria pensosa di chi ne ha viste tante. Filtrate…
(Letizia in fuorionda da Castelvolturno)
D - Cosa pensi dei tuoi fuorionda? Non perdi mai il controllo, ma una volta…a Castelvolturno…
R - Ho visto i fuorionda e sono simpatici. Inutile dire che quello che mi piace di più è l’ultimo: ero nel mio paese d’origine direi strabaciato dalla fortuna con la vincita del più alto jackpot della storia italiana del Superenalotto. E soprattutto ero incinta e cioè, sebbene non magra come al solito, in uno stato di grazia. Non perdo mai il controllo forse perché sono concentrata sulla diretta e in effetti nei tuoi fuorionda sembro più seriosa di quel che in realtà sono. Che fatica e che ridere a Castelvoltuno! Decidemmo il giorno prima di metter su una puntata di Sky Tg24 Sera in diretta da lì, una puntata direi sperimentale e alla fine ben riuscita. La gestione era complessa e i collegamenti esterni poggiavano non su uno studio - come avviene di solito – bensì su un megacollegamento esterno. E’ così che mi sono messa a “sforbiciare” perché la regia comunicasse al mio collega Paolo Chiariello, corrispondente da Napoli, che il tempo a disposizione del suo collegamento era scaduto da un pezzo. Mi ha fatto ridere rivedere quei momenti, come penso abbia riso Paolo…
D - Tanti speciali, collegamenti, conduzioni e servizi. Mai la conduzione del tg: perché?
R - La mia indole è quella del segugio o del guerriero: corro, osservo, fiuto, combatto. Il mio direttore mi conosce e siccome sa fare bene il direttore sa che sono più adatta a un altro tipo di giornalismo. Si è aperta anche la possibilità della conduzione del tg, ma non era congeniale né al momento né alla mia più profonda natura. Mettermi alla prova è comunque per me quasi un vizio: chissà, magari lo farò. La conduzione del tg a Sky Tg24 non ha niente a che vedere con quella di un altro tg: tempi e modi sono diversi e soprattutto questo ruolo tende ad assumere connotati di esclusività. Non parti, non esci, non scrivi se non pochissimo. Diversa è la conduzione di un programma, in cui un tema viene approfondito e, pur nel massimo dell’obiettività, il giornalista fa il suo lavoro nel modo in cui sa “aprire” la notizia, elaborando schemi logici che dovrebbero portare il pubblico a capire di più e meglio cosa è successo. Così è stato per le mie esperienze in Sky Tg24 Sera e Nightline, due format molto diversi tra loro, ma con un unico scopo: fotografare la realtà. E farlo con una vecchia macchina fotografica, senza digitale, alias senza ritocchi.
D - Quanto è cambiata la tua vita dopo la fresca maternità ? Quando pensi potrai tornare alla tua attività di Sky Tg 24?
R - Sai che non credo che sia cambiata poi così tanto? E’ vero…mai avrei immaginato di sposarmi, mai avrei pensato di voler passare il resto della vita con un uomo, mai avrei pensato di poter avere un figlio subito dopo averlo desiderato. E’ successo e sono felice, ma sono sempre io, identica. Forse perché ho sposato l’uomo giusto o perché ho la gran fortuna di vivere in modo autentico, attitudine naturale che non s’impara su nessun manuale. In questo periodo sono in maternità nel buon ritiro di Bagnone, mio paese natale: le mie giornate sono diverse da quelle in missione o anche solo in redazione.
(In questa foto Letizia vestita da barbone per un servizio)
Ritmi più lenti, qualità della vita altissima, cura totale dei miei affetti, ma sono le cose che faccio più frequentemente ad essere cambiate, non io. Mio figlio Alberico Fernando è piccolo, ma in lui sento il sapore della mia infanzia, in questo borgo. La mia nonna abitava di fronte alla bella casa dove stiamo vivendo e io sono cresciuta con lei: se me lo avessero detto, avrei scommesso tutto che una storia così non sarebbe stata possibile. Invece eccomi qui: ho girato il mondo e sono tornata nel mio nido per far nascere il mio cucciolo e poi spiccare il volo insieme. Felice. Sono innamorata del mio lavoro, ma la vita è un insieme di armonie: quella giusta ora è quella che sto vivendo. Poi, magari tra qualche mese, tornerò a Roma con Alberico Fernando e mio marito. Ricomincerò a lavorare e sarà un altro momento nuovo, magari faticoso ma da scoprire. Per ora, mi occupo di lui, leggo molto e mi sto divertendo ad utimare un mio libro…e va bene così.
D - Non è il primo libro. “Forse domani t’ammazzo”, edito nel 2004, sta per diventare una fiction..
R – Sì e la regia sarà di Alessandro D’Alatri. “Forse domani t’ammazzo” è la storia intima di 58 giorni di prigionia in Iraq di Salvatore Stefio, Maurizio Agliana e Umberto Cupertino: il libro nasce dal loro racconto, che comprende anche l’atrocità della fine di Fabrizio Quattrocchi. Non aveva e non ha velleità politiche, è un prodotto di cronaca e anche un esercizio di buona scrittura. Sono molto contenta della decisione di farne una fiction, sta prendendo corpo un progetto molto importante e sarà interessante partecipare alla sceneggiatura.
D - Il libro non ha velleità politiche, ma tu sì. Sei stata candidata a sindaco alle ultime elezioni nel tuo paese. Perché questa scelta? Riesci a fare il consigliere comunale?
R – E’ stata un’esperienza straordinaria, al di fuori di ogni schema da bassa politica. Una storia di libertà. Perdente, certo. “Ci vuol passione, molta pazienza, sciroppo di lampone e un filo di incoscienza…”: così recita “Rossetto e cioccolato” di Ornella Vanoni, canzone che ho scelto per colonna sonora della campagna elettorale. Ho provato a spazzar via ogni interesse di bottega, a parlare al cuore della gente, a farmi carico dei loro bisogni, come si fa in una famiglia. Ho preteso troppo, ma il messaggio è arrivato. Ci credo e l’ho fatto perché mio padre l’avrebbe fatto. E’ morto quando avevo 9 anni, adorava il suo paese, Bagnone. Non me ne pento, anzi. Certo, ho tastato con mano come la politica può imbarbarire, dividere, fomentare sentimenti negativi: questa è la parte che non mi è piaciuta. Molto lenta e per niente rock, per dirla con Celentano. Ora facciamo opposizione in modo serio e sereno, senza perder tempo in litigi da copione. Le persone che erano in lista con me hanno creato un gruppo molto affiatato, continuiamo a vederci e facciamo attività che non chiamerei politica, ma sociale. Cerchiamo di fare qualcosa di buono per il paese, di portare all’attenzione della maggioranza i problemi, di controllarne l’operato e per l’estate abbiamo in mente di organizzare qualcosa di bello per questo splendido borgo medievale.
D - Che ne pensi del mio Blog FUORIONDA NEWS ?
R – Beh…che dire? Attenzione!!! Sei uno spione simpatico, ma certe “intercettazioni” tra giornalisti potrebbero essere molto pericolose o quantomeno molto scomode. Il blog è carino e fresco, ma soprattutto apprezzo l’idea, il guizzo, l’intuizione originaria. Insomma, hai fatto di un divertimento un lavoro: complimenti. Non ti venisse in mente di fare il giornalista…
Grazie a Letizia per la disponibilità.
venerdì, febbraio 05, 2010
Grave atto intimidatorio
contro l'amico Monteleone
INCENDIATA L'AUTO
DI GIORNALISTA ANTIMAFIA
a Reggio Calabria 'ndrangheta in azione

mercoledì, febbraio 03, 2010
Intervista esclusiva
"QUEI CADAVERI RICOPERTI DI MOSCHE..."
Liliana Faccioli Pintozzi ad Haiti
per Sky Tg 24

4)Da Bruxelles, a New York, Haiti.Come è cambiato il tuo lavoro di corrispondente USA per Sky Tg 24?
lunedì, febbraio 01, 2010
Il Decreto Romani censurerà la rete
PUBBLICARE VIDEO SUL WEB SARA' REATO
l'Italia come la Cina
parte la mobilitazione on line
Vogliono censura la rete.E' in corso l'attacco a Internet. Con questo Decreto Legge n.169 vogliono metterci il bavaglio.
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/AttiDelGoverno/pdf/0169.pdf
Scarica e diffondi il testo completo, dal sito ufficiale della Camera dei Deputati, prima che sia troppo tardi, della proposta di decreto legge di Paolo Romani.
Per capire bene le modifiche legislative che si vogliono introdurre è bene scaricare anche la legge in vigore .
http://www2.agcom.it/L_naz/dl177_05.htm
Di fatto sarà vietato a tutti i blogger, alle web tv e ai siti web pubblicare filmati. Paolo Romani, sottosegretario del Governo Berlusconi autore della proposta di Decreto Legislativo n.169. Le web tv vengono equiparate alle tv nazionali digitali !
Ecco direttamente la voce del sottosegretario Paolo Romani.
Dunque di fatto solo dopo l'approvazione di enti governativi una semplice web tv con filmati familiari potrà trasmettere !

Oggi persino il presidente dell'Autorità delle Comunicazioni Corrado Calabrò, nominato dagli stessi Berlusconi e Gasparri è intervenuto contro il Decreto Romani.Queste le sue parole dalle Agenzie.
''Un filtro generalizzato su internet da una parte e' restrittivo, come nessun paese occidentale ha mai accettato di fare, dall'altra e' inefficace perche' e' un filtro burocratico a priori''. E' il presidente dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabro', a ribadire cosi', all'ADNKRONOS, le sue forti perplessita' alla regolamentazione prevista dal decreto Romani in materia di web. A suo giudizio, la soluzione indicata dallo schema di decreto che recepisce la nuova direttiva europea sull'audiovisivo, che giovedi' avra' il parere delle commissioni parlamentari competanti, ''e' tanto pesante quanto inefficace''.
Questo Decreto insomma è il bavaglio di Internet.
Occorre una mobilitazione di tutti i blogger e di coloro che amano davvero la libertà per il ritiro immediato del Decreto Romani.Da destra e da sinistra tutti uniti !