lunedì, maggio 18, 2009

Inviato di Studio Aperto
spiega la rissa in fuorionda con un tecnico
" SOGNAVO DI FARE LO SPAZZINO !"
nuovo off-air di Paolo Capresi


(Recentissimo esclusivo fuorionda inedito: qui Paolo ha rischiato di andare in onda da L'Aquila senza giacca e cravatta)
Da bambino aveva un sogno nel cassetto, ma il suo era davvero particolare, molto particolare. Di solito infatti i piccoli sperano di diventare ...astronauta, pompiere o chissa cosa. Lui no, guardava i camion della nettezza urbana e diceva -ci racconta in questa intervista-
"voglio diventare spazzino ! ".
E purtroppo (o per fortuna) quel "sogno" non si è mai avverato. Paolo Capresi è oggi uno dei Telegiornalisti più apprezzati del Tg di Italia Uno "Studio Aperto". Da buon toscanaccio Paolo è anche una persona di grande spirito e simpatia.

1) Che percorso giornalistico hai avuto ?
Scrivere è sempre stata la mia passione, già al ginnasio e poi al liceo mi ero cimentato con un giornaletto d'istituto, ho cominciato a collaborare col giornale La Nazione di Firenze prima della maturità e da allora non sono più uscito dalla redazione, con un crescendo di impegno e di entusiasmo.
2) Prima della tv hai lavorato per la carta stampa, con il quotidiano La Nazione.
Preferisci lavorare per i giornali o per la tv?

Con la tv ho trovato la dimensione che mi garba di più, poter raccontare le storie non solo con le parole ma anche con le immagini ed i suoni, insomma, il massimo.

3) Parliamo di fuorionda. Uno dei più sensazionali del mio Blog (lo rivediamo qui in tre momenti) ti vede protagonista. Prima di andare in diretta con il Tg ( se ricordo bene era a Caserta) hai avuto una sorta di rissa. Ci puoi raccontare che diamine ti era successo?

Sul lavoro sono pignolo. Alcuni tecnici avevano improvvisato il collegamento non vedevo nè sentivo nulla e questi si erano messi a scherzare ed a fare merenda a pochi minuti dal collegamento così mi sono arrabbiato


4) Che pensi di questo Blog tutto dedicato ai fuorionda e del suo crescente successo?
I fuorionda sono divertenti, raccontano la vita di chi racconta e mostrano la personalità del giornalista...fuori dalla diretta.
5) Se non fossi diventato giornalista oggi saresti……
Periodo ipotetico dell'irrealtà...non lo so. Quando ero piccolino, in strada col mio babbo guardavo i camion della nettezza urbana, quelli tutti acciaio a cui venivano attaccati i bidoni, mi garbavano da morire.....da grande voglio fare lo spazzino dicevo, non lo so non so fare davvero nient'altro.....

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