giovedì, gennaio 28, 2010

Angelo Macchiavello racconta
il dramma di Haiti
TRA I BAMBINI MUTILATI E LA SETE
quando il giornalista
testimonia un disastro

( Haiti: Angelo Macchiavello in una foto esclusiva da mio fuorionda )
E' stato uno degli inviati italiani più impegnati e apprezzati ad Haiti dopo il terribile sisma che ha colpito il paese (per i drammatici fuorionda dal terremoto rimando ai post precedenti).

Angelo Macchiavello, telegiornalista di Studio Aperto (il tg di Italia Uno) è un grande amico di questo Blog.Da poco è tornato dal centro-america e lo abbiamo subito intervistato proprio per sentire direttamente dalle sue parole qualcosa di questa sua esperienza.Secondo Macchiavello, Bertolaso, il capo della protezione civile italiana, ha sbagliato a criticare gli Usa, ma ecco l'intervista completa.

1) Sei da poco rientrato dalla drammatica esperienza del terremoto di Haiti. Raccontaci le cose, da giornalista e da uomo, che ti hanno colpito di più.

Senza dubbio i bambini mutilati, tantissimi, che quando andavamo a dar loro un pezzo di pane ci dicevano "merci". Gli abitanti di Haiti hanno una pessima fama, in realtà io ho visto gente splendida. Ti racconto solo un particolare. Un giorno al termine di un collegamento per Domenica 5 mi prende una sete terribile. Stupidamente non ho la bottiglietta con me. la macchina che deve venirmi a prendere non arriva. Aspetto più di un'ora. Nulla. davanti a me un locale inizizia a distribuire bustine d'acqua alla gente. Tiro fuori due dollari per comperarne una. Finite. Sto per andamene e un ragazzo che aveva due bustine in mano me ne allunga una. Faccio per dargli i due dollari ma lui non li vuole. "Cadeau" dice, "regalo". Oppure se vuoi quella bambina alla quale diamo il pane. Avrà avuto tre anni. Allunga la mano destra ma non c'è più. Le è stata ampuata. Rimane qualche attimo con il moncherino sospeso in aria. Poi lo ritrae e allunga la sinistra. Le do il pane. "Merci" risponde. Ho le lacrime agli occhi. Cerco di sorriderle ma non è facile.

(Distribuzione del pane all'ospedale di Haiti)
2) Polemiche sul coordinamento dei soccorsi ed aiuti umanitari. Bertolaso ha attaccato gli Usa ed è scoppiato un incidente diplomatico. Tu dal tuo punto di vista di inviato cosa dici, cosa ti risulta?

Credo Bertolaso abbia sbagliato. Gli americani hanno fatto il lavoro come si trattasse di una guerra. Sono arrivati subito, hanno rimesso a posto l'aeroporto che dopo 24 ore funzionava meglio di malpensa. Hanno preso la loro ambasciata e il principale ospedale della città. Gli aiuti non li hanno considerati un loro compito. Erano lì sulla pista. A due passi dalla sede delle Nazioni Unite. Credo toccasse a UN la distribuzione e invece nulla. Non hanno mosso un dito o quasi. Bertolaso si sarebbe dovuto arrabbiare con L'Onu non con Washington. Tanto più che gli americani avevano dato prova già a New Orleans di non essere fortissimi sulle azioni di salvataggio.


(fuorionda esclusivo dall'Italia di Angelo Macchiavello)
3) Dal punto di vista giornalistico hai fatto anche molti collegamenti in diretta via satellite per Mediaset con il service spagnolo Overon. Sei soddisfatto del tuo lavoro?

Ho dato il massimo. Non spetta a me dire se è andata bene o male. Qui a Mediaset mi hanno fatto tutti i complimenti. la gente mi ferma per strada e si complimenta. O sono tutti bugiardi o è andata bene.Quanto agli spagnoli sono stati bravi e molto gentili.

4) Avresti voluto rimanere ancora sul posto ?
Si poteva stare di più ma credo che dopo una settimana il servizio fosse finito. Certo una tragedia simile puoi andare avanti a raccontarla per mesi. Ma come si è visto all' ottavo giorno è uscita definitivamente dalla prima pagina.

(Grazie ad Angelo per la disponibilità)

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