venerdì, agosto 07, 2009

Professionista a 21 anni
DANIELE BONISTALLI: L'ENFANT PRODIGE
DEL GIORNALISMO ITALIANO
lavora a TVL di Pistoia, gran fan di questo Blog


(Alcune papere di Daniele in un suo montaggio)

Dopo tanti volti noti di Sky Tg 24, Mediaset e Rai, oggi andiamo in provincia a scoprire un giovanissmo che può vantare un record non da poco.Ad appena ventuno anni è diventato il più giovane giornalista professionista d'Italia. Lui è Daniele Bonistalli e lavora in Toscana a TVL (Tv Libera) di Pistoia e come ci conferma in questa intervista è un super fan di questo Blog: Fuorionda News.Nato il 10 Novembre del 1987 Daniele muove i suoi primi passi nel mondo del giornalismo a scuola dove vince alcuni premi per ragazzi indetti dal quotidiano La Nazione.
Le vere prime esperienze cominciano a 18 anni quando comincia a collaborare con un giornale universitario ma soprattutto con Il Tirreno (Gruppo editoriale L'espresso) dove firma oltre 100 articoli in maggioranza di cronaca e basket.
Dopo 1 anno diviso tra l'università di media e giornalismo di Firenze e le collaborazioni con il giornale, a Giugno 2007 viene assunto da Tvl Tv Libera (emittente locale con sede a Pistoia) come giornalista praticante.
A soli 19 anni comincia a condurre il telegiornale, fare servizi in esterna, collegamenti, redazionali, telecronache, montaggi ed altro ancora. Nella televisione ha modo anche di vedere da vicino, e contribuire, alla produzione di servizi Rai.
Come redattore a tutti gli effetti, con maggiori responsabilità per quanto riguarda lo sport, conclude il suo praticantato nel Dicembre 2008 e il 16 Giugno 2009, a 21 anni 7 mesi e 6 giorni, diventa il giornalista professionista più giovane d'Italia (tutt'ora in carica) dopo aver svolto gli esami di Stato a Roma.

Ecco l'intervista dove Daniele dimostra tutta la sua simpatia.
1)Come hai iniziato, raccontaci le tue prime esperienze e che cosa ti attirava di questa professione?
Da piccolo vedevo i giornalisti come dei miti.
Da grande pensavo a tutto tranne alle luci della ribalta, stare davanti alla telecamera non era proprio nei miei progetti. Volevo scrivere e basta... il mio approdo in tv è nato un po' per caso... ma è di sicuro più interessante come ho iniziato sulla carta stampata.
Estate 2006, mi presento alla redazione del Il Tirreno di Pistoia: “Salve, vorrei collaborare con voi con chi posso parlare?” “Con me, dimmi” mi fa il caposervizio, “Esperienza?” “Ma, qualche collaborazione in qua e là” “Mh... ti faremo sapere”. Sapevo che non mi avrebbero richiamato, così quel giorno andai anche al Tirreno di Montecatini. In redazione erano in 2, stessi discorsi di poche ore prima e poi... “Ah sì, guarda allora fai una cosa vai qua dietro in via **** c'è una signora che compie 100 anni fanno la festa proprio ora, ci hanno invitato per fare un servizietto". Vado, suono al campanello. Non risponde nessuno. Dentro sento un po' di rumore penso: "Di sicuro la festa è già iniziata". Continuo a suonare il campanello e dopo un po' esce una signora sulla 70ina con accento marcatamente meridionale che mi fa: "E' lei della Misericordia?" "No, veramente no... sono un g... sono del Tirreno, sono venuto a fare un intervista a.." "Allora l'ha già saputo!!" "Certo il compleanno..." "No!Mia madre è muortaaaaaaaa!!"

Bel debutto, eh? A Montecatini ho fatto 3 o 4 servizi, poi ricontattai la redazione di Pistoia (città dove vivo attualmente) e cominciai là. Inutile dire che poi la carriera sia andata un po' meglio, anche se di episodi bizzarri ce ne sono altri, eccome.

2)La tua è una delle tante tv locali italiane; in un un mondo dominato dai giganti che spazio possono ricavare le piccole emittenti ?
Da giornalista che vive tutti i giorni la realtà locale posso dire che le tv nazionali si appoggiano molto sulle piccole tv regionali per avere immagini, notizie eccetera... Penso che la convivenza possa durare ancora. Basta considerare che praticamente tutte le notizie che diamo noi a livello provinciale e regionale quasi mai, casi particolari di cronaca nera a parte, vengono dati sul nazionale. La cosa difficile per le piccole emittenti è stare "al pezzo" dei giornali che da più tempo magari sono radicati sul territorio, e non ultimo stare al passo coi tempi anche con grafiche e tecnologie.

3)Raccontaci una tua giornata tipo.
La mia giornata tipo non ha ore piccole, ma è davvero molto lunga. La sveglia suona alle 7 e 30, si entra a lavoro alle 9 e 30 e non si sa quando si finisce. Diciamo che dura in media tra le 9 e le 10 ore (pausa pranzo esclusa). L'importante però è il contenuto... in una tv locale si fa veramente di tutto. Nello stesso giorno puoi fare servizi in esterna, conduzione del tg, pagina sportiva, giri di nera e quant'altro... faticoso ma altamente redditizio in esperienza.

4)Pur essendo giovanissimo hai già tanta esperienza e sei professionista che consigli ti senti di dare a un giovane aspirante giornalista?
1. Non affidarti solamente allo studio aspettando in una qualche assunzione post-laurea, comincia appena puoi a collaborare con un giornale, una rivista, una testata on-line, o comunque qualcuno che ti dia la possibilità di fare esperienza anche a paga zero. 2. Sii propositivo e cerca di fare giornalismo in modo attivo, senza aspettare che le notizie ti caschino dall'alto 3. Se hai già fatto l'Università e pensi di scrivere bene, beh sappi che il giornalismo è tutta un'altra cosa, sii molto umile e desideroso di imparare... per il resto ti ci vorrà un po' di fortuna per essere al posto giusto nel momento giusto.
5)Che ne pensi di questo blog sui fuorionda?
Semplicemente stupendo e unico. Solo qui, quando si ha un po' di tempo libero, si può cliccare per qualche minuto di divertimento... a dire la verità, soprattutto per uno giovane come me, è scontato ma altrettanto rincuorante vedere che anche altri telegiornalisti (assai più navigati) sbagliano!


Grazie a Daniele per la disponibiltà.

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