giovedì, gennaio 31, 2008

LA SARTIGLIA.....IN TASCA!



Un evento, ben tre emittenti tv in diretta.
Per la Sartiglia 2008, il Carnevale sardo per eccellenza, grande affollamento di telecamere ad Oristano.
La corsa equestre oristanese sarà trasmessa da Videolina (anche sul satellite) di Cagliari (coproduzione di Super Tv Oristano), da Nova Televisione di Oristano e quest'anno anche da Sardegna 1 (pure questa emittente la potete trovare sul satellite).
La tv cagliaritana, per la quale nel lontano 1992 sono stato Corrispondente da Oristano, si è aggiunta quest'anno in maniera inaspettata. Solo in un'occasione negli anni '90 (1992 o 1994 non ricordo l'anno esatto) Sardegna Uno aveva fatto la diretta da Oristano per la Sartiglia.A contribuire senza dubbio al ritorno di Sardegna Uno ad Oristano per questa edizione il passaggio, nella veste di nuovo direttore generale della tv di Giorgio Mazzella, di Mario Tasca. Dopo 9 anni di collaborazione con l'emittente oristanese Nova Televisione è stato proprio Tasca a volere a tutti i costi la diretta della Sartiglia.Una decisione che sembra proprio non abbia fatto molto piacere agli ex colleghi di Nova Televisione.
Mario Tasca ad Oristano è stato direttore di produzione, conduttore e giornalista.
Ancora oggi (31 gennaio 2008) nel sito Internet di Nova Mario Tasca viene dato come caporedattore http://www.novatelevisione.tv/informazione/redazione/scheda.asp?IDRedCon=21 ed è presente nei contatti, assieme al padre Alberto, http://www.novatelevisione.tv/contatti/settore_competenza.asp?IDSettore_competenza=1ma evidentemente le pagine web non sono state ancora aggiornate.
Alberto Tasca è scomparso il 5 giugno 2007.
Ecco come lo ricordava il quotidiano L'Unione Sarda il 7 giugno 2007.
Il mondo della cultura in lutto per la scomparsa di Alberto Tasca, uno degli operatori più attivi e appassionati non solo in città, ma in tutta l'Isola.
È scomparso all'età di 55 anni martedì scorso, per un male incurabile che lo aveva colpito di recente. Alberto Tasca è stato uno dei promotori e sino all'ultimo dirigente della società di servizi culturali più importante della Sardegna ”La Memoria storica", fondata una ventina di anni fa, che ha gestito e gestisce tuttora, musei e centri culturali, ha organizzato decine di mostre, e soprattutto ha salvato e sistemato gli archivi storici di diversi comuni. Nei momenti di attività più intensa la "Memoria" ha avuto oltre cento dipendenti a progetto che si aggiungevano al personale fisso della società: specialisti di ogni disciplina (archivisti, archeologi, architetti, storici dell'arte, bibliotecari) e custodi, operai, tecnici occupati nei numerosi cantieri. Una macchina perfettamente oliata che si reggeva sulle singole professionalità, ma soprattutto sulle capacità organizzative e imprenditoriali di Alberto Tasca. A lui si deve il recupero degli archivi della Marmilla e di Bosa, con manoscritti che risalivano al Cinquecento e che rischiavano di andare perduti per sempre. A Cagliari la "Memoria storica”' ha gestito l'Exmà, il Lazzaretto e altre istituzioni cittadine, oltre ad organizzare tante esposizioni. Nell'ultimo anno Alberto Tasca era seriamente preoccupato per il futuro della società e dei tanti dipendenti e specialisti che, grazie alle sue iniziative nei vari comuni, venivano impiegati per i progetti a termine. La nuova legge regionale sui Beni culturali - come aveva denunciato poco prima che venisse varata - anziché aiutare, ha messo in serio pericolo proprio queste realtà già consolidate nel territorio. E Tasca stava lavorando proprio per trovare soluzioni a questa paradossale situazione. Cagliaritano, una profonda preparazione culturale che si univa alle competenze tecniche, un appassionato impegno politico nel partito repubblicano e nella Lega delle cooperative dove ricopriva ruoli dirigenziali. Ma Alberto Tasca era apprezzato soprattutto per le sue qualità umane, per i modi cortesi da gentiluomo d'altri tempi. Nell'ultimo decennio, poi, si era avventurato nel settore della televisione acquistando l'oristanese Nova Tv. E ora si apprestava alla nuova sfida nel digitale. Il suo sogno era quello di trasformare un'emittente locale in una tv regionale.
di C.F. su l'Unione sarda del 07/06/2007
Qui sotto il lancio dell'Agenzia Ansa di qualche giorno fa sul passaggio di Mario Tasca da Nova a Sardegna 1.
Tv: Mario Tasca direttore di Sardegna 1
Cagliaritano, ma di origine oristanese, ha 34 anni
(ANSA) - CAGLIARI, 21 GEN - Mario Tasca e' il nuovo direttore generale e direttore della testata giornalistica di Sardegna 1.Nato a Cagliari,ma oristanese d'adozione,Tasca, 34 anni, ha cominciato a lavorare nel settore informatico a cui ha dedicato gran parte dei suoi studi. Nel campo della tv e' entrato 9 anni fa nell'emittente regionale Nova Tv, di cui e' stato editore il padre Alberto,imprenditore cagliaritano. Tasca e' stato in prima fila anche nel Consorzio Sardegna Digitale.

mercoledì, gennaio 30, 2008

COSSIGA PER LO SCIOGLIMENTO
DEL SOLO SENATO


Anche l'ex Presidente della Republica Francesco Cossiga ritiene corretto lo scioglimento del solo Senato.Di seguito pubblico una sua dichiarazione di questi giorni.


GOVERNO: COSSIGA, DIRITTO PRODI CHIEDERE SCIOGLIMENTO SENATO
(AGI) - Roma, 23 gen. - “Non riesco proprio a capire come si possa ritenere che giovedi’ il Governo Prodi non ottenga la fiducia al Senato! E poi, se non la ottenesse, avendo “incassato” la fiducia alla Camera dei Deputati, avrebbe pur sempre il diritto - i principi sono i principi! - di ottenere dal Capo dello Stato lo scioglimento della cosi’ detta Camera Alta, al fine di ripresentarsi di fronte all’elettorato”. Lo dice il Presidente emerito Francesco Cossiga.

LETTERA DI BIANCO A BERTINOTTI
PER SCIOGLIERE SOLO IL SENATO


Pubblico qui integralmente la lettera dell'on. Gerardo Bianco, deputato del Partito Democratico, al Presidente della Camera Bertinotti per lo Scioglimento del solo Senato.

Signor Presidente, la crisi governativa apertasi con le dimissioni del Presidente del Consiglio apre la prospettiva, che ritengo sciagurata, di anticipate elezioni generali ove non dovessero essere individuati nuovi ragionevoli percorsi.
Sulla base dell’articolo 88 della Costituzione Ella dovrà essere consultato dal Presidente della Repubblica prima dell’eventuale scioglimento delle Camere.
Ove questa situazione dovesse verificarsi mi sembrerebbe opportuno un dibattito preventivo in Aula affinchè l’Assemblea possa esprimere un parere che sia di orientamento al consiglio che Ella dovrà esprimere al Presidente della Repubblica.
Mi permetto, inoltre, di osservare che nella giornata di mercoledì u.s. la Camera dei Deputati ha espresso la fiducia al Governo confermando così che non viene frapposto impedimento all’esercizio di attività dell’Esecutivo da parte di questo ramo del Parlamento. Un eventuale scioglimento della Camera dei Deputati non troverebbe quindi fondamento per ragioni di governabilità. L’articolo 88 della Costituzione, infatti, prevede, prudentemente, lo scioglimento anche di una sola Camera nel caso che da una di esse provenga la difficoltà nella formazione del Governo. Non tocca certo a noi stabilire ciò che nella sua riconosciuta saggezza dovrà decidere il Presidente della Repubblica, ma credo che sia comunque nostro compito sottolineare che allo stato dei fatti, al momento, solo nel Senato si è determinato il problema della ingovernabilità. Ribadire che nella Camera dei Deputati non sussiste questa situazione mi sembra fondamentale per la decisione che eventualmente il Presidente della Repubblica dovrà assumere in ordine allo scioglimento del Parlamento. Con la speranza che questo evento non accada e che si ponga finalmente mano con sollecitudine alla nuova legge elettorale e alle conseguenti riforme costituzionali, Le porgo i più sentiti ossequi.

Gerardo Bianco *


*Docente universitario, è stato deputato in 8 diverse legislature (V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XIV) dal 1968 al 2006. È stato inoltre ministro della Pubblica istruzione, di cui occupò il ministero nel governo Andreotti VI. Nel 1994 venne eletto deputato europeo a Strasburgo del Partito Popolare Italiano.

martedì, gennaio 29, 2008

DUE PARLAMENTARI PROPONGONO
LO SCIOGLIMENTO DEL SOLO SENATO


Due parlamentari, uno del Partito Democratico e uno di Italia dei Valori si sono espressi per lo scioglimento del solo Senato.
Il deputato del Partito Democratico Gerardo Bianco ha scritto al presidente della Camera per chiedergli di far presente al Capo dello Stato che la Costituzione, di fronte a situazioni come quella attuale, prevede la possibilità di sciogliere un solo ramo del Parlamento.
"Sullo scioglimento delle Camere - dice Bianco a Radio Radicale - i presidenti di Camera e Senato, in base all'articolo 88 della Costituzione, devono esprimere un parere. Io ho scritto al presidente della Camera, l'onorevole Bertinotti, chiedendo una riunione dell'assemblea di Montecitorio per ribadire un principio che mi sembra fondamentale, cioè che lo scioglimento del Parlamento può avvenire quando si rende impossibile la formazione di un governo. Però nel momento in cui non è tutto il Parlamento ma una sola camera a rendere impossibile la formazione del governo e a creare una crisi di ingovernabilità, la Costituzione con molta prudenza prevede lo scioglimento di una sola camera e in questo caso del Senato".
"Io ho richiamato l'attenzione del presidente Bertinotti su questo punto - prosegue Bianco - cioè l'invito a dire al Presidente della Repubblica, che poi nella sua saggezza saprà decidere con opportunità, che la Camera non va sciolta perchè ha espresso appena una settimana fa la sua fiducia al governo, una fiducia che dimostra come la governabilità da parte della Camera dei deputati è assicurata. Non si capisce perchè debba essere sciolto il Parlamento nella sua interezza quando la Costituzione prevede che si possa sciogliere anche un ramo soltanto. Una attenta lettura della Costituzione e una fedeltà allo spirito e alla lettera della Costituzione possono indurre il Presidente della Repubblica, ove non trovi altre soluzioni più ragionevoli come quella di un governo istituzionale, a sciogliere una sola camera, cioè il Senato. Non si giustificherebbe dalmio punto di vista lo scioglimento della Camera dei deputati".
“La segnalazione di Gerardo Bianco che ipotizza il solo scioglimento del Senato, non è peregrina ma nasce da una attenta valutazione dell’art. 88 della Carta Costituzionale” dichiara l’on. Egidio Pedrini, deputato di Italia dei Valori, segretario della commissione comunicazioni della Camera che aggiunge “certamente si creerebbe una situazione innovativa per l’Italia, dove a regime la verifica di mezza legislatura verrebbe effettuata su una sola delle Camere. Proprio per questo – prosegue Pedrini - il meccanismo porterebbe implicitamente alla verifica della coesione della maggioranza parlamentare e avrebbe come conseguenza quella spingere le parti a formulare programmi realizzabili nel medio e breve periodo con risultati misurabili per ricercare, con il supporto dell’elettorato, la maggioranza in tutti e due i rami del parlamento al fine di dare stabilità di governo al Paese. In questo momento comunque – prosegue Pedrini - sciogliere le camere in piena recessione sarebbe un danno al Paese, alle aziende, bloccherebbe i cantieri per le opere e la competitività, creando stato di grande difficoltà, se non addirittura di rischio di insolvenza per molte piccole aziende. Rispetto a posizioni di parte – conclude - ora deve prevalere l’interesse per lo Stato e la stabilità del Paese.
Ma chi sono i due parlamentari che prospettano lo scioglimento del solo Senato?
Gerardo Bianco
Docente universitario, è stato deputato in 8 diverse legislature (V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XIV) dal 1968 al 2006. È stato inoltre ministro della Pubblica istruzione, di cui occupò il ministero nel governo Andreotti VI. Nel 1994 venne eletto deputato europeo a Strasburgo del Partito Popolare Italiano.
Egidio Petrini
Laurea in giurisprudenza; giornalista professionista, dirigente d'azienda.
Già questo mio Blog, in un post di qualche giorno fa
http://andreaatzori.blogspot.com/2008/01/sciogliere-solo-il-senato.html ha rivolto un appello in tal senso al Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

lunedì, gennaio 28, 2008

IL RITORNO DI STEFANIA PINNA

Con vero piacere ho ricevuto un'email direttamente dalla giornalista, brava ed estremamente professionale, Stefania Pinna di Sky TG24.
(Tra l'altro ha scritto anche che si ricordava di me).
Il mio post del 14 gennaio scorso che "celebrava" il suo esordio in conduzione del Tg diretto da Emilio Carelli, non è passato dunque inosservato.Tra l'altro è stato ripreso nel sito http://teledicoio.blogosfere.it/2008/01/the-winner-is-stefania-pinna.html
Bisogna dire che Stefania si sta davvero dimostrando all'altezza ed è sempre impeccabile.Continuo a sentire pareri positivi su di lei.
Stefania non era particolarmente soddisfatta di una delle sue foto da me fatte e quindi me ne ha mandato una.Eccola: è quella che vedete qui sopra e ovviamente sono ben felice di pubblicarla.

IL PRESIDENTE DELLA SICILIA SI DIMETTE
DOPO UNA CONDANNA A 5 ANNI,
MA CASINI LO VUOLE AL SENATO

Il Presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, detto Totò "Vasa Vasa", vicesegretario nazionale dell' Udc, il 18 gennaio 2008 viene dichiarato colpevole di favoreggiamento semplice nel processo di primo grado per le 'talpe' alla Dda di Palermo e condannato a 5 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici.
La Corte non lo ha ritenuto responsabile di aver favorito l'organizzazione mafiosa. Cuffaro assiste alla lettura della sentenza nell'aula bunker di Pagliarelli, e dichiara immediatamente di non essere intenzionato ad abbandonare il suo ruolo di presidente della regione Sicilia.
Il 24 gennaio 2008 l'Assemblea regionale siciliana respinge la mozione di sfiducia (53 voti a 32) presentata dal centro sinistra. Nel frattempo, la pubblicazione di una serie di foto che lo ritraggono con un vassoio di cannoli, mentre apparentemente festeggia per non essere stato condannato per favoreggiamento della mafia, provoca un grande imbarazzo.
Nonostante il voto di fiducia dell'Assemblea regionale siciliana, Cuffaro si dimette due giorni dopo, nel corso di una seduta straordinaria.
Secondo fonti parlamentari dell'Udc, alle prossime elezioni politiche, l'ex presidente della Regione Sicilia dovrebbe essere candidato come capolista al Senato. Nel caso si decidesse di destinare l'ex governatore alla Camera dei deputati verrebbe inserito o come capolista o subito dopo il nome del leader Pier Ferdinando Casini .

PRESIDENTE DEL MOLISE INDAGATO

Il presidente della Regione Molise, Michele Iorio (Forza Italia, nella foto a sinistra in campagna elettorale con Berlusconi), e' indagato dalla procura della Repubblica di Campobasso per concussione e abuso d'ufficio.
La vicenda giudiziaria si riferisce alle consulenze date dalla Giunta regionale alla societa' Bain & Company Italy per l'Autostrada del Molise e il Piano sanitario regionale. Alle dipendenze della societa' ci sarebbe anche il figlio del presidente della Regione, assunto prima con un contratto a tempo determinato e poi in maniera stabile. Il legale di Iorio, Arturo Messere, conferma la conclusione delle indagini, avvenuta poco prima di Natale, ma riferisce che non vi sono ancora state richieste di rinvio a giudizio.

INQUISITO CONSIGLIERE REGIONALE
PD DELLA CAMPANIA

Il consigliere regionale della Campania, Roberto Conte, eletto nella Margherita e appartenente al Partito democratico è indagato. Conte avrebbe ottenuto l'appoggio per la campagna elettorale nel 2001 in cambio di promesse di assunzioni e appalti a favore della camorra.
"Questa è la prima puntata, presto ce ne saranno altre". Così il Procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, ha commentato l'indagine sulla presunta collusione tra clan della camorra ed esponenti politici che vede tra gli indagati L'inchiesta ha portato oggi al fermo di cinque presunti appartenenti al clan Misso, attivo nel Rione Sanità, e al referente dello stesso quartiere del clan Lo Russo. Disposto inoltre il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. Secondo indiscrezioni Conte è indagato perché avrebbe ottenuto l'appoggio per la campagna elettorale nel 2001 in cambio di promesse di assunzioni e appalti a favore della camorra.

Nelle scorse settimane l'esponente del Pd era stato coinvolto anche in un'altra indagine condotta dalla sezione "reati contro la pubblica amministrazione" della Procura sulle forniture al Consiglio regionale e al Comune di Napoli. Il coordinatore della Dda di Napoli, Franco Roberti, ha parlato - senza farne il nome - dell'esponente politico sottoposto a indagini: si ipotizza che "avesse chiesto un appoggio elettorale al clan, in cambio di promesse di posti di lavoro e partecipazione ad appalti". Riguardo al fatto che il boss Misso è considerato da sempre vicino ad ambienti di estrema destra, Roberti ha replicato che in questo caso "ha messo da parte la fede ideologica per appoggiare un candidato di una sponda opposta".

ARRESTATO IL CONSIGLIERE REGIONALE
DELLA CALABRIA, DOMENICO CREA


C'è anche il consigliere regionale Domenico Crea (nella foto) tra le persone arrestate stamane dai Carabinieri a Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione chiamata 'Onorata Sanità', che riguarda un'organizzazione mafiosa che faceva riferimento alla cosca Morabito di Africo e operava nel settore della sanità pubblica. Un terremoto che scuote anche la politica: l'operazione ha portato all'arresto complessivamente di 18 persone tra cui Crea, esponenti della cosca Morabito e persone già coinvolte nell'inchiesta sull'omicidio del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno: tra questi Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio, presunti responsabili dell'omicidio Fortugno. Oltre a Crea sono stati arrestati il figlio Antonio, medico, direttore sanitario della clinica Villa Anya di Melito, convenzionata con il sistema sanitario nazionale; il capostruttura politico dello stesso Crea Antonino Iacopino, già direttore sanitario della clinica. E anche Giuseppe Pansera, il genero del capo cosca Giuseppe Morabito, detto il "Tiradritto". Alessandro Marcianò è accusato di essere stato il mandante dell'omicidio Fortugno, che avrebbe ordinato per consentire a Domenico Crea di subentrare allo stesso Fortugno nel consiglio regionale. Il figlio Giuseppe, invece, avrebbe svolto, sempre secondo l'accusa, il ruolo di mandante e al contempo di esecutore dell'assassinio di Fortugno. Agli arresti domiciliari sono finiti il dirigente vicario del Dipartimento Sanità della Regione Calabria, Peppino Biamonte, e il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Pietro Morabito; alcuni medici, la moglie di Antonio Crea, il direttore del Pronto soccorso dell'ospedale di Melito, già geriatra all'Unità di valutazione geriatria dell'As 11 di Reggio Calabria. Nell'operazione è anche stata sequestrata una clinica privata di proprietà della famiglia di Domenico Crea e complessivamente 47 persone risultano indagate.
Durante le indagini sull'omicidio Fortugno più volte era emerso anche il nome di Domenico Crea, pur non avendo mai egli avuto nessun coinvolgimento nell'inchiesta. Crea, eletto nel 2005 nelle liste dell'allora Margherita, è subentrato nel consiglio regionale della Calabria dopo la morte di Francesco Fortugno. La sua carriera politica è stata segnata da diversi cambi di schieramento: prima di candidarsi per la Margherita - suscitando del resto forti perplessità da più parti - era stato eletto con il centrodestra (dal 2000 al 2005 era stato consigliere regionale e assessore regionale al Turismo). Crea ha lasciato poi la Margherita, dopo una frattura con il presidente della Regione Loiero, per poi aderire alla Dc di Rotondi e tornare al centrodestra.

sabato, gennaio 26, 2008

SCIOGLIERE SOLO IL SENATO

Sciogliere il Senato e non entrambe le Camere.
Questa potrebbe essere la soluzione più appropriata per risolvere l'attuale crisi politica.Ovvero applicare l'Art.88 della Costituzione che prevede il possibile scioglimento di una sola delle Camere.
Ecco il testo: Art. 88. Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.
Alla Camera dei Deputati il Governo Prodi ha avuto una maggioranza ampia e chiara, al Senato invece nell'ultimo voto di fiducia sette Senatori, eletti con i voti degli elettori del centrosinistra, hanno votato con l'opposizione di centrodestra, negando la fiducia a Prodi.L'instabilità del sistema sta solo ed esclusivamente nel Senato della Repubblica, dovuto al complicato e ingarbugliato sistema elettorale di questa Camera Alta (ancor di più dopo la legge Calderoli).
E' strano che nessuno ci abbia pensato o che quest'ipotesi, lo scioglimento di una sola delle due Camere, non sia presente nel dibattito politico.
APPELLO
Da questo mio Blog, umilmente, da semplice giornalista-conduttore di tg locale e da dottore in Scienze Politiche, rivolgo un appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affinchè possa considerare questa ipotesi tra quelle in campo per la risoluzione di questa delicatissima Crisi di Governo .
Comunque on line qualche altro che timidamente affaccia la mia stessa ipotesi, che secondo me è la più corretta nel nostro caso.
ho trovato questo post:
Ma in effetti c’è un’altra opzione, per uscire da questa crisi: lo scioglimento di una sola Camera, per l’appunto quella del Senato della Repubblica, che è il ramo parlamentare più debole. Che io ricordi, lo scioglimento del Senato è avvenuto due sole volte: nel 1953 e nel 1958. Ma in quei due casi, si arrivò a tale scelta perché la Costituzione non prevedeva ancora la stessa durata per le due Camere e tale diversità aveva arreccato gravissimi inconvenienti, dovuti proprio al sistema bicamerale perfetto, che prevede all’interno dei lavori delle due Camere una “centralità” dell’azione parlamentare e quindi i due rami parlamentari sono legati fortemente l’uno con l’altro in molte funzioni. Vi è un parallellismo molto stretto tra Montecitorio e Palazzo Madama, e questo parallellismo portò a qui due unici casi che ricordo in tutto il periodo repubblicano. Tant’è vero, che proprio a quei due unici casi di scioglimento del Senato, si arrivò nel 1963 ad approvare una legge costituzionali che portò la durata del Senato a 5 anni, come era già previsto per la Camera dei Deputati. Oggi la situazione è diversa; l’eventualità di sciogliere una Camera soltanto, parte dall’esigenza di ovviare ad una crisi evidente di assetto politico. Quindi è possibile sciogliere il Senato, ma è consigliabile? Ogni volta che si è affacciata una crisi politica seria, all’interno del dibattito sullo scioglimento delle Camere, si è sempre discusso anche animatamente sull’eventualità di sciogliere una sola Camera, come tralaltro prevede l’articolo 88 della Costituzione. Non voglio entrare nel merito dei motivi che porteranno il Presidente Napolitano a prendere una decisione anziché un’altra, ma certamente desidero evidenziare una opzione, che pur contravvenendo alla maggior parte dei costituzionalisti e giuristi italiani, non dovrebbe essere scartata a priori, e che anzi potrebbe portare dopo la rielezione del Senato, ad una maggiore responsabilità politica per apportare le riforme costituzionali adeguate che questo Paese aspetta oramai da tempo memorabile, proprio come avvenne con lo scioglimento del Senato nel 1958.


venerdì, gennaio 25, 2008

SETTE RIBALTONISTI FANNO CADERE PRODI





Per cinque voti il governo Prodi non ha avuto la fiducia.
156 SI e 161 NO e 1 astenuto: questo il risultato finale ieri al Senato del voto di fiducia per il Governo di centrosinistra.
Domenico Fisichella, Lamberto Dini, Giuseppe Scalera, Clemente Mastella, Tommaso Barbato, Franco Turigliatto, Sergio De Gregorio (li vedete in ordine nelle foto qui sopra).
Questi sono i nomi dei sette senatori, eletti tutti con i voti degli elettori del centrosinistra-Unione, che ieri hanno negato la fiducia al Governo Prodi e hanno votato con l'opposizione di centrodestra.
Erano stati rispettivamente eletti per: La Margherita, La Margherita, La Margherita, Udeur, Udeur, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori.Successivamente all'elezione questi senatori hanno cambiato idea, ma non si sono dimessi dal Parlamento.
Di questi sette senatori, eletti nell'alleanza di centrosinistra che aveva Prodi come candidato-premier il 9-10 Aprile del 2006, sei ieri hanno detto no allo stesso Prodi e uno, per la precisione il senatore Giuseppe Scalera, si è astenuto, ma l'astensione in aula al Senato equivale ad un voto contrario.

giovedì, gennaio 24, 2008

AGGREDITO SENATORE DELL'UDEUR
CHE DICE SI A PRODI,
DA CAPOGRUPPO DEL SUO PARTITO!


Il senatore dell'Udeur (partito dell'ex ministro Clemente Mastella ) Nuccio Cusumano (nella foto) ha annunciato in aula il suo si a Prodi.Il suo capogruppo Tommaso Barbato è entrato in Aula e andandogli incontro gli ha urlato in faccia "Pagliaccio, venduto".
In aula è scoppiato l'inferno con insulti - "cesso", "troia" e "frocio" - indirizzati a Cusumano.
Cusumano si è sentito male ed è stato soccorso da colleghi e commessi, mentre il presidente Marini ha sospeso la seduta per cinque minuti. Cusumano, dopo essersi messo a piangere, si è sdraiato tra i banchi circondato dai colleghi, in attesa dell'arrivo del medico.

Ecco la cronistoria di quanto avvenuto al Senato questo pomeriggio:
16:03 Malore di Cusumano il Aula dopo le urla di Barbato
Al termine del suo discorso nell'aula del Senato il senatore dell'Udeur Nuccio Cusumano si è sentito male. Il malore è arrivato dopo che il capogruppo del Campanile Barbato è entrato in Aula e andandogli incontro gli ha urlato in faccia "Pagliaccio, venduto". In aula intanto era scoppiato l'inferno con insulti - "cesso", "troia" e "frocio" - indirizzati a Cusumano. Il senatore è stato soccorso da colleghi e commessi, mentre il presidente Marini ha sospeso la seduta per cinque minuti. Cusumano, dopo essersi messo a piangere, si è sdraiato tra i banchi circondato dai colleghi, in attesa dell'arrivo del medico
16:00 Barbato si scaglia contro Cusumano: pezzo di merda
Al grido di "pezzo di merda" il senatore tommaso Barbato, capogruppo dell'Udeur a palazzo Madama, è corso in aula mentre dal video fuori dall'aula stava ascoltando la dichiarazione di voto di Nuccio Cusumano
15:56 Cusumano: "Scelgo per la fiducia a Prodi"
"Scelgo per il Paese, scelgo per la fiducia a Romano Prodi" ha detto Nuccio Cusumano chiudendo il suo intervento al Senato: Il clamore sucitato in Aula ha costretto Marini a sospendere la seduta. "Scelgo in solitudine, con la mia libertà, con la mia coerenza, senza prigionie politiche, ma con la prigionia delle mie idee" ha detto Cusumano, annunciando il suo sì alla fiducia all'esecutivo
15:49 Cossiga: voterò fiducia a Prodi ma è l'ultima volta
Francesco Cossiga dichiarerà in Senato che voterà a favore del governo Prodi per carità di patria, aggiungendo che "questa volta sarà l'ultima, perché la democrazia e il sistema politico italiano non può passare da cardiopalma a cardiopalma"
15:47 Fabris: Cusumano si dissocia da Udeur
Il senatore Nuccio Cusumano si dissocerà in Senato dall'Udeur sul voto di fiducia al governo Prodi, ma non è ancora chiaro se non parteciperà al voto o se voterà per Prodi. Lo ha riferito il capogruppo dell'Udeur alla Camera, Mauro Fabris. "Siamo allibiti - ha detto Fabris - perché Cusumano sta con Mastella fin dall'inizio; è un tradimento che non riusciamo a capire, ma che sicuramente non ha ragioni politiche, bensì di altro tipo". Fabris ha quindi riferito che Cusumano si è iscritto a parlare per la discussione generale e non nelle dichiarazioni di voto finale

GIORNALISTA CONDANNATO A MORTE
IN AFGHANISTAN PER BLASFEMIA

Ieri un tribunale del nord dell'Afghanistan ha condannato a morte con l'accusa di "blasfemia" un giovane giornalista afghano, Sayed Perwiz Kambakhsh, 23 anni (nella foto).
La condanna - sottolinea Reporter senza frontiere - è arrivata al termine di un processo a porte chiuse, senza la presenza di un legale a difendere il giovane. Kambakhsh, reporter del giornale locale Jahan-e Naw (Nuovo mondo), era stato arrestato il 27 ottobre con l'accusa di aver distribuito tra i compagni dell'universita' di Balkh, nel nord del Paese, un articolo che "insultava l'Islam e interpretava in maniera errata alcuni versetti del Corano".
Il vice procuratore provinciale Hafizullah Khaliqyar sostiene che il giovane ha confessato, ma secondo i suoi colleghi non e' lui l'autore dell'articolo incriminato, che commenta un passaggio del Corano sulle donne: il testo proverrebbe da un blog iraniano sulla difesa delle donne.
La costituzione afghana del 2001 dei dopo-talebani difenderebbe formalmente la libertà di espressione, ma sostanzialmente permangono reati basati ancora sulla legge islamica (sharia), come la blasfemia che prevede la pena di morte.

martedì, gennaio 22, 2008

RIBALTA NAZIONALE
PER SUPER TV ORISTANO



Il settimanale nazionale DiPiù TV, tutto dedicato ai programmi televisivi, (CAIRO EDITORE S.p.A.): tiratura: 860.000;diffusione: 675.000; direttore responsabile: Sandro Mayer, dedica un articolo alla nostra emittente SUPER TV ORISTANO.
Nel numero 3 a pag.62 (con Alessia Marcuzzi in copertina, lo vedete nelle immagini qui sopra), nella rubrica dedicata alle emittenti locali c'è un' intervista al nostro direttore responsabile Gianni Ledda.
L'articolo (potete leggerlo integralmente cliccando sopra la seconda foto in alto) è corredato anche da una foto che mi ritrae in conduzione del Telegiornale.Una vetrina importante per la nostra emittente locale che balza così alla ribalta nazionale.

sabato, gennaio 19, 2008

SOSPESO ARBITRO CHE LAMENTO'
FALSA AGGRESSIONE,
LE IMMAGINI DI SUPER TV LO SMASCHERANO






Potenza delle immagini e potenza di Super tv....

Il 18 novembre scorso, al termine della partita Tharros-Asseminese, campionato di calcio, promozione girone A, l'arbitro Roberto Coni di Cagliari (lo vedete nella prima foto in alto) aveva scritto a referto di essere stato aggredito con violenza dai tifosi di casa e che la sua macchina era stata graffiata e presa a botte.Una vera e propria battaglia...

Eccole le sue dichiarazioni, messe nero su bianco:

"Dopo che, per quasi tutta la gara, i sostenitori della squadra avevano rivolto all’arbitro continue ingiurie e minacce, al termine i medesimi sostenitori lo facevano oggetto del lancio di sassi, cagionandogli un ematoma ad una gamba; poco dopo lo stesso arbitro veniva raggiunto da un pugno alla schiena, di violenza tale da procurargli un livido. Infine, mentre egli usciva dall’impianto sportivo a bordo della sua autovettura, questa veniva circondata, sballottata e danneggiata. Si fa obbligo di rifusione delle eventuali spese sanitarie e di risarcimento dei danni causati all’autoveicolo"


Affermazioni pesantissime che sono costate ben 2 giornate di squalifica al campo di Oristano, con un particolare: erano totalmente inventate.

Tutto falso.

L'aggressione non è mai avvenuta e la sua macchina non è stata toccata da nessuno.

I tifosi di casa hanno semplicemente applaudito l'arbitro mentre saliva in macchina e gli hanno lanciato epiteti e contestazioni ironiche, senza mai sfiorarlo.

La telecamera di Super Tv era lì e ha registrato tutto.

Il ricorso della Tharros alla squalifica del campo, accompagnato dalla nostre immagini, operatore Alessio Sanna (lo vedete nelle ultime due foto qua sopra, al lavoro e mentre scherza) ha fatto scattare una sanzione nei confronti dell'arbitro che è stato sospeso a tempo indeterminato.
Per la cronaca le giornate di squalifica la Tharros le ha fatte tutte...
La notizia sta facendo il giro d'Italia, la trovate anche sul sito del settimanale nazionale "L'Espresso" e su quello del quotidiano "La Nuova Sardegna".Ecco il link



DAL QUOTIDIANO "LA NUOVA SARDEGNA"-del 18 gennaio 2008-

PAGINA 18 -SPORT REGIONE-


IL CASO

Arbitro «smascherato» dalla tv

e sospeso a tempo indeterminato


ORISTANO. Roberto Coni, l’arbitro che aveva diretto il match tra Tharros e Asseminese lo scorso mese di novembre, è stato sospeso per un periodo di tempo non definito dall’Associazione italiana arbitri. L’arbitro aveva inserito nel referto una serie di rilievi che avevano fatto scattare la squalifica per due turni per il campo oristanese e altre squalifiche di diversa durata per il tecnico della Tharros Frongia e i giocatori della squadra oristanese Alessio Sperandio e Stefano Arru.L’arbitro aveva dichiarato di essere stato colpito da un pugno ed essere stato strattonato all’uscita dagli spogliatoi. Le immagini di un’emittente locale, Super Tv, avevano però smentito clamorosamente il racconto del direttore di gara ed erano state inserite in un ricorso che la Tharros aveva presentato agli organi federali.Di quella partita si ricordano bene giocatori, dirigenti e tifosi della Tharros: dopo la sconfitta, anche per alcune contestate decisioni arbitrali, il direttore di gara, all’uscita degli spogliatoi, era stato accompagnato da applausi di scherno, riportati dalle cronache e dalle immagini della tv oristanese. Ma nel referto era apparsa una realtà ben differente: «Dopo che, per quasi tutta la gara, i sostenitori della squadra avevano rivolto all’arbitro continue ingiurie e minacce, al termine i medesimi sostenitori lo facevano oggetto del lancio di sassi, cagionandogli un ematoma ad una gamba; poco dopo lo stesso arbitro veniva raggiunto da un pugno alla schiena, di violenza tale da procurargli un livido. Infine, mentre egli usciva dall’impianto sportivo a bordo della sua autovettura, questa veniva circondata, sballottata e danneggiata. Si fa obbligo di rifusione delle eventuali spese sanitarie e di risarcimento dei danni causati all’autoveicolo».Il ricorso della Tharros contro le squalifiche, corredato dalle immagini di Super Tv, in un primo momento sembrava essere caduto nel nulla. Invece l’Aia ha preso dei provvedimenti contro l’arbitro Coni, anche se nessuna comunicazione ufficiale in proposito è stata diffusa.
(18 gennaio 2008)


venerdì, gennaio 18, 2008

RAI, CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO
PER BERLUSCONI




Il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi è stato chiesto dalla procura della Repubblica di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulle segnalazioni a favore di cinque attrici fatte dal leader di Forza Italia al presidente di rai Fiction Agostino Saccà. A Berlusconi è contestato il reato di corruzione.
Il pm Vincenzo Piscitelli contesta il reato di corruzione in quanto Saccà avrebbe favorito le attrici «raccomandate» per la loro partecipazione a fiction televisive in cambio della promessa di un sostegno, da parte dell’ex premier, alle sue future attività private. L’indagine si basa in particolare su intercettazioni telefoniche sulle utenze di Saccà. La richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Berlusconi è stata trasmessa all’ufficio gip che dovrà eseguire nei prossimi giorni l’assegnazione del provvedimento.

Per gli interessati è on line al link qui sotto il testo e l'audio della telefonata incriminata tra Berlusconi e Saccà

mercoledì, gennaio 16, 2008

MOGLIE DI MASTELLA
AGLI ARRESTI DOMICILIARI
E CLEMENTE SI DIMETTE



Il Gip di Santa Maria Capua Vetere, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Apcom, ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Sandra Lonardo Mastella, presidente del Consiglio Regionale della Campania e moglie del ministro della Giustizia Clemente Mastella.
Il Gip, secondo quanto si e' appreso, avrebbe ravvisato gli estremi di una tentata concussione in contrasti che ci sarebbero stati in passato con il direttore generale dell'ospedale di Caserta.
Un conflitto, quello fra la signora Mastella e il dirigente ospedaliero, che politicamente ha radici profonde: l'uomo era molto vicino ai Popolari-Udeur al momento della designazione mentre si e' poi avvicinato al presidente della Provincia Sandro De Franciscis.
Il ministro annuncia le dimissioni al Senato
Arresto domiciliare per tentata concussione in concorso con altri. E' questo il provvedimento firmato dal procuratore di Santa Maria Capua Vetere nei confronti della moglie del ministro della Giustizia Clemente Mastella, Sandra Lonardo. Il ministro parlando al Senato ha annunciato le sue dimissioni: "Tra l'amore per la mia famiglia e il potere sceglgo il primo. Mi dimetto per sentirmi più libero. Non accuso tutti i magistrati accuso una parte".

Il presidente del consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, moglie del ministro della Giustizia, Clemente Mastella, raggiunta al telefono dall'Ansa, ha detto di non avere alcuna notizia ufficiale. "Apprendo dalla televisione una notizia sconcertante, che sarebbero stati disposti gli arresti domiciliari nei miei confronti per tentata concussione. Mi sento assolutamente serena, non ho nulla da temere e fornirò all'autorità giudiziaria qualunque chiarimento che mi venga richiesto", ha affermato, in una nota Sandra Lonardo: "Credo che anche questo è l'amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo. Affronto tranquilla anche questa battaglia".Il ministro Clemente Mastella al Senato ha detto:

"Hanno preso in ostaggio mia moglie, per questo getto la spugna". Mastella ha poi parlato di "tiro al bersaglio", di "continui controlli" attraverso le intercettazioni nei confronti della sua famiglia e del suo partito. "E' la prima volta, lo confesso che ho paura. Ho sempre combattutto politicamente, con il mio stile forse eccessivo, ora però ho ricevuto colpi bassi". Mastella ha attaccato duramente "una parte della magistratura che sta tentando una opera di demolizione" nei confronti della classe politica.

"Mi è stata tesa una scientifica trappola, vile e ignobile. Hanno preso in ostaggio mia moglie".

lunedì, gennaio 14, 2008

STEFANIA PINNA A SKY TG 24






Esordio sabato, in conduzione al telegiornale di Sky TG24 per la sarda Stefania Pinna, meglio nota come Stefinews o Titti (ha seguito per Sky tutto il sequestro di Giovanni Battista Pinna, rapito il 19 settembre e liberato il 28 maggio 2007).
Forse (assieme a me) è la giornalista che ha fatto più servizi per un Tg Nazionale sul sequestro di Bonorva (ben poco seguito da quasi tutti i media "italiani") .
Stefania ha fatto il Master in giornalismo dell'Università di Sassari.
Un altro pezzo di Sardegna, dopo Maria Luisa Busi (Tg1), Giorgio Porrà, (Sky Tg24, redazione sportiva), Franco Ligas (Italia Uno, redazione sportiva di Studio Aperto), che arriva nei piani alti dell'informazione televisiva nazionale.
Carriera folgorante e brillante quella di Stefania.
Già collaboratrice dalla Sardegna con l'emittente satellitare all news, poi stagista a Roma, più volte collegata in diretta e oggi era in conduzione nei Tg (la vedete nelle mie foto) della mattina insieme a Jacopo Arbarello.
Ho conosciuto Stefania ad Oristano in occasione della visita del capo dello stato, anche se lei forse non si ricorderà neanche di me.Estremamente professionale, oggi (14 gennaio) forse era leggermente tesa, comunque impeccabile.Nell'edizione dei tg che è andata in onda sino alle 8 aveva una frangetta (apparentemente fastidiosa) che le scendeva sulla fronte (lato destro) e che prontamente è sparita nell'edizione successiva.
A Stefania complimentoni e auguri.



martedì, gennaio 08, 2008

ANNO NUOVO, TG ORISTANESE... NUOVO


Torna il Telegiornale di Super Tv Oristano dopo la pausa festiva.
Tutte le notizie e i fatti della provincia di Oristano: Cronaca, Politica, Interviste, Economia, Cultura, Spettacolo, Solidarietà, Associazionismo (laico e cattolico).
Confermata anche per il 2008 la linea della massima imparzialità nella linea politica e nel dare spazio a tutte le opinioni, senza censura alcuna: destra, centro, sinistra, area nazionalitaria.
Confermata la nuova impostazione: in apertura titoli (da due a quattro massimo) delle notizie principali, conduzione in piedi (nella foto mi vedete nell'edizione del Tg seduto).
Il telegiornale va in onda senza conduttore (solo servizi) dalle 13 alle 16 e in conduzione (con il giornalista in studio) dalle 20 alle 21.
Nell'edizione serale delle 20 che rimane la principale, confermato anche il supplemento dedicato alle notizie e servizi sportivi "SuperSport".
Il Telegiornale Oristanese è composto tutti i giorni mediamente da 6 servizi (video-audio preregistrati) sulle principali notizie della giornata, oltre che da eventuali "Brevi" lette dal conduttore.
Il Tg può essere scaricato on line tutti i giorni http://www.supertvoristano.it/tg/TG.wmv
e tutti i programmi di Super Tv possono essere seguiti in diretta on line facendo un copia ed incolla qui (senza http://)
mms://212.48.126.114/supertvoristano
Un Grazie va ai telespettatori del nostro Tg Oristanese che ci seguono sempre più numerosi e che dimostrano un affetto crescente!