giovedì, gennaio 28, 2010

Angelo Macchiavello racconta
il dramma di Haiti
TRA I BAMBINI MUTILATI E LA SETE
quando il giornalista
testimonia un disastro

( Haiti: Angelo Macchiavello in una foto esclusiva da mio fuorionda )
E' stato uno degli inviati italiani più impegnati e apprezzati ad Haiti dopo il terribile sisma che ha colpito il paese (per i drammatici fuorionda dal terremoto rimando ai post precedenti).

Angelo Macchiavello, telegiornalista di Studio Aperto (il tg di Italia Uno) è un grande amico di questo Blog.Da poco è tornato dal centro-america e lo abbiamo subito intervistato proprio per sentire direttamente dalle sue parole qualcosa di questa sua esperienza.Secondo Macchiavello, Bertolaso, il capo della protezione civile italiana, ha sbagliato a criticare gli Usa, ma ecco l'intervista completa.

1) Sei da poco rientrato dalla drammatica esperienza del terremoto di Haiti. Raccontaci le cose, da giornalista e da uomo, che ti hanno colpito di più.

Senza dubbio i bambini mutilati, tantissimi, che quando andavamo a dar loro un pezzo di pane ci dicevano "merci". Gli abitanti di Haiti hanno una pessima fama, in realtà io ho visto gente splendida. Ti racconto solo un particolare. Un giorno al termine di un collegamento per Domenica 5 mi prende una sete terribile. Stupidamente non ho la bottiglietta con me. la macchina che deve venirmi a prendere non arriva. Aspetto più di un'ora. Nulla. davanti a me un locale inizizia a distribuire bustine d'acqua alla gente. Tiro fuori due dollari per comperarne una. Finite. Sto per andamene e un ragazzo che aveva due bustine in mano me ne allunga una. Faccio per dargli i due dollari ma lui non li vuole. "Cadeau" dice, "regalo". Oppure se vuoi quella bambina alla quale diamo il pane. Avrà avuto tre anni. Allunga la mano destra ma non c'è più. Le è stata ampuata. Rimane qualche attimo con il moncherino sospeso in aria. Poi lo ritrae e allunga la sinistra. Le do il pane. "Merci" risponde. Ho le lacrime agli occhi. Cerco di sorriderle ma non è facile.

(Distribuzione del pane all'ospedale di Haiti)
2) Polemiche sul coordinamento dei soccorsi ed aiuti umanitari. Bertolaso ha attaccato gli Usa ed è scoppiato un incidente diplomatico. Tu dal tuo punto di vista di inviato cosa dici, cosa ti risulta?

Credo Bertolaso abbia sbagliato. Gli americani hanno fatto il lavoro come si trattasse di una guerra. Sono arrivati subito, hanno rimesso a posto l'aeroporto che dopo 24 ore funzionava meglio di malpensa. Hanno preso la loro ambasciata e il principale ospedale della città. Gli aiuti non li hanno considerati un loro compito. Erano lì sulla pista. A due passi dalla sede delle Nazioni Unite. Credo toccasse a UN la distribuzione e invece nulla. Non hanno mosso un dito o quasi. Bertolaso si sarebbe dovuto arrabbiare con L'Onu non con Washington. Tanto più che gli americani avevano dato prova già a New Orleans di non essere fortissimi sulle azioni di salvataggio.


(fuorionda esclusivo dall'Italia di Angelo Macchiavello)
3) Dal punto di vista giornalistico hai fatto anche molti collegamenti in diretta via satellite per Mediaset con il service spagnolo Overon. Sei soddisfatto del tuo lavoro?

Ho dato il massimo. Non spetta a me dire se è andata bene o male. Qui a Mediaset mi hanno fatto tutti i complimenti. la gente mi ferma per strada e si complimenta. O sono tutti bugiardi o è andata bene.Quanto agli spagnoli sono stati bravi e molto gentili.

4) Avresti voluto rimanere ancora sul posto ?
Si poteva stare di più ma credo che dopo una settimana il servizio fosse finito. Certo una tragedia simile puoi andare avanti a raccontarla per mesi. Ma come si è visto all' ottavo giorno è uscita definitivamente dalla prima pagina.

(Grazie ad Angelo per la disponibilità)

mercoledì, gennaio 27, 2010

Mio fuorionda trasmesso su Canale 5
FUORIONDA TV SU STRISCIA LA NOTIZIA
Michelle Hunziker lancia
mia clip con scivolata di Berlusconi


(Striscia La Notizia 27 gennaio 2010)

Questa sera nel corso della puntata di Striscia La Notizia, la popolare trasmissione Mediaset di Canale 5, condotta da Ezio Greggio e Michelle Hunziker (diretta da Antonio Ricci) è andato in onda un mio fuorionda.

(video mio originale)

Lanciato da Michelle Hunziker, è stato mostrato e rimostrato più volte.Ecco il testo integrale del lancio di Striscia:

"PARLIAMO DI UNO A CASO...BERLUSCONI...AD UN MESE E MEZZO DALL'ATTENTATO DI PIAZZA DUOMO, POTREBBE RIAPRIRSI LA POLEMICA SULLA SICUREZZA DEL CAVALIERE, COME DIMOSTRANO QUESTE IMMAGINI DI FUORIONDA TV, GUARDATE CHE ROBA... "

Come avete visto, in alto sulla destra sullo schermo di Canale 5 è apparso il mio logo FUORIONDA WEB TV, la web channel di FUORIONDA NEWS (Il Blog personale di Andrea Atzori).


Più di 7 ore di autoproduzione . Fuorionda 24 ore su 24, aggiornati in tempo reale.
FUORIONDA TV,(emittente on line di questo blog Fuorionda News) la prima web channel al mondo dedicata interamente agli off air, è una consolidata realtà.
Questo è il suo link http://www.livestream.com/fuoriondatv
Il canale raccoglie i miei video esclusivi dei miei tre blog sui fuorionda:
italiani (ed esteri)
http://andreaatzori.blogspot.com/

romeni
http://tvjurnalistiromani.blogspot.com/

spagnoli
http://periodistasdelatvespanola.blogspot.com/
Un successo davvero enorme riscontrabile nel numero dei visitatori che ogni giorno si sintonizzano su Fuorionda Tv.
I Video interamente autoprodotti e montati .Attivo gratuitamente è il servizio Video on Demand dove si può scegliere nel lunghissimo elenco il video che si vuole vedere.Chiunque può inserire, attraverso l’apposito codice html, Fuorionda Tv nel proprio sito o blog.
Buona visione con Fuorionda Tv e Fuorionda News !

Speciale
CHAVEZ OSCURA SEI CANALI TV
E BERLUSCONI FA AFFARI CON LUI
avanza in Venezuela progetto Eni
da 646 milioni di dollari


Nelle stesse ore in cui in Venezuela il presidente Hugo Chavez oscurava (di fatto chiudeva) 6 canali tv, colpevoli di non aver trasmesso un suo discorso, l'ENI guidato da Paolo Scaroni (scelto per le qualità di fedelissimo del Cavaliere) siglava un accordo con lo stesso governo Venezuelano.Parliamo di un investimento nel nome del petrolio dalla cifra davvero consistente. Insomma il capitalista Berlusconi fa affare (e che affari) con un comunista dichiarato come Hugo Chavez.
Eni ha firmato in Venezuela tre accordi strategici con le autorita' del paese sudamericano. Si tratta, afferma un comunicato, dello sviluppo del giacimento giant Junin 5 in cui sono stati certificati 35 mld di barili di 'oil in place', di un'intesa con la societa' Pdvsa per lo sviluppo della tecnologia di idrogenerazione per la valorizzazione degli oli pesanti e del memorandum per la costruzione di una centrale elettrica della capacita' di 1 GW nella penisola di Guiria.
Potete leggere on line (sito ENI) i dettagli dell'accordo economico davvero astronomico nelle sue cifre .Si parla di qualcosa come 646 milioni di dollari. Rimando direttamente dal sito dell'ENI per tutti i dettagli.
Per capire chi sia il numero uno dell'Eni Paolo Scaroni e quale legame abbia con Berlusconi, rimando ancora direttamente ad un link esterno

http://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/scaroni.html
A mettere lo zampino in questi accordi è stato direttamente in prima persona il premier italiano Silvio Berlusconi che ha mandato direttamente a Chavez una sua nota scritta attraverso Scaroni.
http://www.noticias24.com/actualidad/noticia/141493/
Ma che succede proprio ora in Venezuela?
Domenica scorsa, le autorità venezuelane hanno spento il segnale del canale tv Rctv - molto critico verso il governo di Caracas - per non aver trasmesso gli ultimi due discorsi del presidente Hugo Chavez. Stesso provvedimento per altre cinque piccole televisioni private: Ritmo Son, Momentum, America TV, American Network et TV Chile. Già nel 2007 il governo venezuelano aveva tolto la licenza per la diffusione analogica a Rctv. . Da allora il canale è passato sul cavo e trasmette da Miami, in Florida, con il nome di Rctv International.Ma non è tutto.Il vicepresidente e ministro della Difesa del Venezuela, Ramon Carrizalez si è dimesso per «motivi strettamente personali» e secondo i media locali si è dimessa anche la ministra dell’Ambiente, Yubiri Ortega, che è anche sua moglie.
Uno scontro durissimo quello del Venezuela che vede contare persiono i morti.Due studenti infatti ono stati uccisi e numerosi altri sono rimasti feriti nel corso di una manifestazione tra filo governativi e oppositori del presidente Hugo Chavez, organizzata nella città di Merida, nel nord del Venezuela, contro il provvedimento del governo di chiusura delle 6 tv.Quello che colpisce è la coincidenza di tempi tra il provvedimento oscurantista di Chavez e l'accordo economico tra Eni e governo Venezuelano.

Ma che non sia il solo a vedere la perfetta sintonia dei due leader populisti è testimoniato anche da una tesi di laurea dell'Università di Trieste.I due usano lo stesso linguaggio politico.



Già a giugno avevo realizzato un post proprio sulla strana coppia (unita dall'odio verso il quotidiano La Repubblica)Berlusconi-Chavez.Lo ripropongo ora.






Stesso mese, giugno, analoghe dichiarazioni. In questo mio video ho messo a confronto sulla stesso tema, i rapporti tra media e lo stesso potere politico, due presidenti : Silvio Berlusconi e Hugo Chavez. Le loro sono dichiarazioni di questi giorni nel dibattito politico italiano e venezuelano sono di una somiglianza impressionante. I due presidenti sono pure uniti dallo stesso dichiarato odio per un quotidiano italiano: La Repubblica.




In Italia il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è in guerra con le voci dei media non allineati e li combatte apertamente. Invita ufficialmente dall'alto della sua carica gli industriali a non fare più alcuna pubblicità sui giornali che non siano filogovernativi in maniera da far venire meno quello che è il maggiore sostentamento degli stessi. Non risponde alle domande dei giornalisti di Repubblica e l'Unità e i dileggia i cronisti delle due testate in tutte le conferenze stampa dove sono presenti .
La colpa di questi giornali ? Parlare troppo della crisi economica, essere "catastrofisti" e dare spazio agli scandali sessuali che riguardano lo stesso Presidente. Scandali che in tutto il mondo hanno avuto maggiore rilievo che in Italia. E allora da qui il Premier invoca esplicitamente l'azione di "tappare la bocca" a questi media.
Cambia il continente, dall'Europa all'America Latina, cambia il paese dall'Italia al Venezuela, ma il ritornello è lo stesso. Il presidente Hugo Chavez vuole chiudere una televisione scomoda, si chiama Globovision.
Sia Berlusconi che Chavez utilizzano i medesimi argomenti. I media darebbero notizie false e anche in questo caso la bocca dell'organo d'informazione non schierato con il governo va chiusa. Argomenti tipicamente usati nella storia dai regimi totalitari. Nell'Unione Sovietà Comunista, così come nel regime fascista erano proprio gli stessi utilizzati per la repressione dell'opposizione.








Ma dicevamo due presidenti solo apparentementi diversi e distanti con almeno una cosa sicuramente in comune. Se in Italia tutti conoscono la tradizionale avversione del Cavaliere per il gruppo L'Espresso-Repubblica, meno conosciuta è quella del presidente venezuelano per lo stesso giornale italiano. Il tutto nasce quando il giornale romano la Repubblica ha sostenuto, il 10 giugno 2007, che le spese del presidente venezuelano per vestiti e scarpe ammonterebbero a 250 mila dollari l'anno.
Il presidente Chavez, venendo a conoscenza dell'articolo di Repubblica, ha risposto in televisione durante la trasmissione "Alò Presidente" (suo programma televisivo personale, che dura anche parecchie ore) dicendo.Qua sopra proprio il video della polenica risposta di Chavez a Repubblica.Traduzione, ma l' avrete capita:




«In Italia, un quotidiano ritenuto di sinistra, dice Chavez, ha non so sa quanti milioni di dollari, ricchezza, e non so quanto in scarpe, e tre o cinque, tre orologi rolex d’oro e collane d’oro... Io, se indosso una collana d'oro, che porterò fino al giorno in cui morirò,» dice estraendo un laccio di cuoio, cui è appesa l'immagine della madonna, in venezuelano detto escapulario, «è l'escapulario, che ha più di cento anni e che indossava in battaglia Pedro Perez Delgado, l'ultimo uomo a cavallo, questa è la mia collana d'oro, la Vergine del Soccorso».
In oltre venti Paesi nel mondo migliaia di manifestanti protestavano venerdì scorso davanti alle ambasciate venezuelane chiedendo il rispetto della libertà di espressione, il presidente del Paese latinoamericano Hugo Chávez è tornato a minacciare la chiusura del canale televisivo dopposizione Globovisión. Nel corso della sua nuova trasmissione televisiva Aló presidente teorico- quella che avete visto nel primo mio video in alto- ha accusato l'opposizione di diffondere false notizie attraverso i mezzi di comunicazione privati, annunciando:





É possibile che una concessione di frequenze termini prima del tempo.Ogni giorno che passa questa possibilità aumenta.






Il riferimento a Globovisión è apparso chiaro, dato che da tempo il governo venezuelano sta picchiando contro lemittente e il suo editore. Chávez ha poi lanciato un messaggio molto chiaro allopposizione, sostenendo che a una mobilitazione popolare i suoi sostenitori risponderanno scendendo in piazza per fermarla, aggiungendo minaccioso: Se loro prendono i fucili, lo faremo anche noi.
Poche ore prima dell'intervento del caudillo venezuelano, in oltre venti città del mondo, secondo gli organizzatori della protesta che hanno diffuso il loro messaggio attraverso Facebook e il sito http://www.sinmordaza.org/ , migliaia di persone si sono riunite per chiedere il rispetto della libertà di espressione e per protestare contro le persecuzioni ai danni dei mezzi di comunicazione portata avanti dal governo Chávez. D Santiago de Chile a Madrid, passando per Miami e Parigi per arrivare fino a Roma, i manifestanti si sono imbavagliati con un nastro rosso per simboleggiare la censura subita dai media venezuelani, mostrando striscioni in ci si chiedeva il rispetto della libertà d'informazione. In Venezuela la protesta è partita da Caracas, dove i manifestanti si sono riuniti davanti al ministero delle Opere pubbliche, dal quale dipende la Commissione nazionale delle telecomunicazioni, ma si è diffusa in diverse città del Paese.
La libertà di stampa è la base di ogni democrazia: va difesa sempre, comunque e ovunque, senza se e senza ma. In Venezuela, come in Italia.

sabato, gennaio 16, 2010

Intervista al meteorologo Luca Ciceroni
PAOLO CORAZZON?
"NULLA A CHE FARE CON LE NOSTRE ESTERNE"
Sky Meteo 24 in esilaranti fuorionda


(Fuorionda esclusivo di Luca Ciceroni, Sky Meteo 24).

Guerra dei Meteo.E' in atto ormai da anni tra i vari canali generalisti e a pagamento.Così come nelle news, il canale leader in questo settore è quello di Sky, ovvero Sky Meteo 24.24 ore su 24 vanno in onda tutte le previsioni meteo e tra i presentatori più preparati e simpatici c'è indubbiamente Luca Ciceroni. Il meteorologo di Sky ha 31 anni (nato il 10 giugno del 1978) ed è di Casalborsetti (provincia di Ravenna) nell'intervista ammette candidamente che Paolo Corazzon di Mediaset (che su Canale 5 da metereologo è divenuto ormai uno showmen) "non ha nulla a che fare con le nostre esterne". Ma ecco l'intervista completa, con altri due nostri esclusivi divertentissimi fuorionda.
1) Da fine dello scorso anno Meteo 24 il canale tutto dedicato al meteo di Sky ha deciso di uscire dagli studi e fare le diretta in esterna. Perchè questa scelta?1) Per seguire l'evento in diretta, dando informazioni meteo in tempo reale. Sono io stesso un appassionato di meteorologia e mi son chiesto, cosa ti piacerebbe vedere in un canale meteo?Le previsioni dettagliate e su scala globale possono essere fatte tranquillamente dallo studio, la cronaca meteo invece è un'altra cosa ed aggiunge valore alla diretta ( cronaca che può essere fatta in parte anche dallo studio come già accade con "livecam", dati meteo in tempo reale, immagini da satellite aggiornate....ecc. (Qui in basso fuorionda in studio )



2) Da tempo le previsioni metereologiche sono diventate uno show. Non pensi che questo possa andare a discapito della serietà informativa?2) La professionalità non deve mai mancare! Vanno considerati i vari aspetti di un fenomeno meteo. Una nevicata per esempio ( visto che siamo partiti con i "live" dalle città sotto la neve ) può creare seri problemi alla circolazione, alle persone che si devono spostare, non solo coi mezzi, ma anche a piedi in città, ma è anche un fenomeno considerato da molti suggestivo, coreografico, un evento! E come tale va mostrato in tutte le sue sfaccettature. Nessuna perdita di serietà informativa, anzi più dettaglio all'informazione! E una nevicata, così come un temporale, una grandinata, la piena di un fiume, un'irruzione di aria fredda o un'ondata di caldo eccezionale, si prestano per essere seguiti step by step, con aggiornamenti frequenti, dove si vede il cambiamento di temperatura, intensità dell'evento...e tutto può essere raccontato in esterna con i giusti strumenti meteorologi ( una stazione meteo e una telecamera che mostra le immagini )

3)Tu preferisci fare le previsioni in studio o all’aperto?
3) Sono 2 cose diverse, in esterna si tratta della cronaca di un evento in atto e nel caso si tratti la previsione, di solito è a brevissimo termine e relativa al fenomeno che si sta seguendo. Per la previsione generale si rimanda alle previsioni da studio.
4) Anche Mediaset con il tuo collega Paolo Corazzon è un esempio di meteo che diventa spettacolo. Che ne pensi di lui e dei suoi siparietti con la presentatrice Barbara D’Urso?
4) Non seguo il programma, ma da quel poco che mi è stato raccontato non ha nulla a che fare con le nostre esterne.
5) Altri invece come il Tg4 hanno scelto le donne, mi riferiscono alle meteorine. Di loro che pensi?5) La meteorina è una figura di bella presenza che attrae il pubblico e legge un bollettino meteo al termine di un TG. Ogni telegiornale è libero di fare le proprie scelte editoriali. Sky meteo24 non punta su questo tipo di presenza. All'interno ci sono giornalisti, meteorologi, appassionati di meteorologia o per lo meno persone che regolarmente studiano la previsione, prima di andare in onda. (Qui in basso Fuorionda esclusivo da Firenze)



6) Che effetto ti ha fatto vederti nei nostri fuorionda?
6) Ho visto il fuorionda di Firenze. Simpatico, ho sorriso e sei stato bravo a montarlo in modo spiritoso. E' ovvio che in onda si mantiene una certa forma, fuorionda ci si lascia un po' andare e si scherza, come in qualsiasi tipo di ambiente lavorativo.

Grazie a Luca per la disponibilità.

lunedì, gennaio 11, 2010

Esclusivo/Intervista a Vincenzo Cicconi
"IL FUORIONDA DI FINI E' MIO:
PORTERO' REPUBBLICA.IT IN TRIBUNALE"
rifiutata un'offerta di 400 euro


Quello di Gianfranco Fini è stato indubbiamente il fuorionda dell’anno.Ora però oltre a creare scompiglio all'interno del Pdl, rischia di essere una grana giudiziaria per il quotidiano La Repubblica e più esattamente per il suo sito on line. Colui che materialmente ha registrato, prodotto, e montato il fuorionda contesta infatti in toto l'esclusiva di cui il quotidiano romano on line (Repubblica.it) si è in proposito vantata . Lui è Vincenzo Cicconi (lo vedete nella foto) è di Teramo ed è il responsabile della Pacot video (un affermato studio di post produzione video) . In questa mia lungissima intervista esclusiva, svela tutti i retroscena di questo sensazionale off air e annuncia che per questo suo fuorionda intende portare in Tribunale il quotidiano La Repubblica. Ecco l'intervista, questa sicuramente esclusiva.Raccontaci come hai fatto a registrare questo Fuorionda che ha fatto traballare all’interno del PDL i rapporti tra i Presidente della Camera e il Presidente del Consiglio.Chi ti aveva richiesto le riprese di questo convegno ?
Come ormai è noto il video è stato realizzato il 6 novembre durante la 14° edizione del Premio Borsellino che si è tenuto a Pescara alla presenza di Fini e di molteplici personalità politiche e della società civile.


Da due anni sono entrato in amicizia con Leo Nodari, ideatore e organizzatore del medesimo premio ed essendo egli anche responsabile di un'associazione denonimata Società Civile metto spesso a sua disposizione la mia attrezzatura per riprendere vari eventi con la presenza di personaggi appunto della società civile (De Magistris, Borsellino, Sonia Alfano, Vulpio, vari magistrati).
Tutto gratuitamente ... anche e soprattutto per piacere mio e per soddisfare un mio impegno sociale ... cioè fare da cassa di risonanza con i miei video (ogni qualvolta me ne capita l'occasione) alle varie personalità della cosiddetta "società civile".
Riguardo al Premio Borsellino 2009 circa un mese prima dell'inizio mi fu inviato il programma e mi fu detto di riprendere gli eventi che reputavo interessanti ... a mia totale discrezione.Con la sola "richiesta" di non mancare di effettuare la ripresa integrale della Cerimonia di Premiazione e di divulgarla attraverso i miei canali web come meglio credevo.Tutto questo, lo sottolineo perchè lo reputo importante, del tutto gratuitamente e muovendomi in totale libertà nell'ambito di tutta la manifestazione, sia dal punto di vista della ripresa e sia dal punto di vista della divulgazione del video.
Anche per far comprendere, semmai ce ne fosse bisogno, che la realizzazione del fuorionda non ha nulla a che vedere con il Premio Borsellino o con gli organizzatori.
Il fuorionda è e rimane una iniziativa della Pacotvideo.


Come è stato realizzato il fuorionda? E' stato veramente frutto del caso?
Finalmente qualcuno che mi pone questa domanda.
E' dovuto tutto al caso e non è stato fatto nulla di proposito.
Certo, con il senno del dopo ... ho compreso che in fondo è facilissimo prendere in castagna chiunque ... e realizzare un fuorionda.
Basta lasciare acceso un microfono, sia esso da tavolo o un lavalier (chiamato anche "pulce" e che si posiziona sull'abito della persona), tenere la telecamera accesa ... e confidare nella ingenuità (e spesso nell'egocentrismo) delle persone che si trovano sotto i riflettori.Con una "non tanto piccola" differenza nel caso del mio fuorionda.Nel mio caso il microfono da tavola "doveva" necessariamente essere acceso in quando la sua funzione, sembrerà strano per gli illustri relatori e per i commentatori politici di tv e carta stampata, non era quello di arredare la tavola degli stessi relatori bensì di registrare quanto veniva detto durante la manifestazione.E il fuorionda si è materializzato non prima o dopo la manifestazione o durante una pausa ... bensì "durante".

Per comprendere il perchè del mio fuorionda è importante capire tecnicamente come opero ... cosa che nessuno ha compreso ... nè i grandi soloni della tv italiana e nè i saputoni della carta stampata.Mi ha lasciato stupefatto e interdetto che chi vive e lavora in un settore "televisivo" e multimediale (vedasi tutti gli operatori televisivi nei TG e nei programmi di informazione ma anche in fondo gli stessi quotidiani) non si sia posto questa domanda e nessuno abbia cercato una risposta.
Nessuno ha avuto la benchè minima curiosità di comprendere come è stato realizzato ... tutti si sono sbizzarriti a disquisire di "audio rubato" ... "microfoni lasciati accesi di proposito" ... "fatti privati carpiti" "microfoni lasciati volutamente davanti a Fini per carpirgli un qualunque sospiro" ... e corbellerie varie.Si resta sempre stupiti quando un giornalista "di chiara fama" se ne esce con queste corbellerie o non corregge il politico che giustifica la propria "ingenuità" dando la colpa ... ai fantasmi.
Quando sono incaricato di riprendere un convegno, un meeting, una conferenza o a una qualunque altra manifestazione di questo tipo mi presento sempre con due telecamere che gestisco in maniera autonoma.La telecamera principale, su cavalletto, riprende "unicamente" l'oratore del momento ed è collegata ad un microfono direzionale poggiato sul tavolo, se ci sono più relatori, o collegato ad una "pulce" se c'è un unico relatore.
L'altra telecamera, con mini-steadicam incorporata, spazia nell'ambiente riprendendo il pubblico, gli altri oratori in ascolto, il relatore da diversa angolazione per poterli poi insertare nel video principale in fase di montaggio.
Nel caso specifico la seconda telecamera, nell'arco delle due ore dell'intera manifestazione, è stata spesso posizionata sul Presidente della Camera perchè "stimolata" dal comportamento dello stesso Presidente, "stranamente" così tanto in sintonia con un magistrato, Nicola Trifuoggi, notoriamente considerato un "nemico dell'attuale premier" e con atteggiamenti, se mi posso permettere, fuori dall'ordinario.Si distraeva spesso, parlava con le persone che aveva davanti, chiacchierava e rideva con gli altri oratori, faceva battute e commenti in totale libertà e ad alta voce che sicuramente gli ospiti seduti di fronte avranno anche sentito o percepito.Incurante dei vari microfoni (quindi non solo il mio) posizionati davanti a lui.Qualcuno potrebbe obiettare che è stato un comportamento "poco istituzionale" ... da parte mia lo giudico "un comportamento sereno e tranquillo di una persona che era di buon umore e che si sentiva a suo agio in quanto in buona compagnia".
Come si può quindi comprendere sembra quasi che ... il presidente Fini il fuorionda se lo sia realizzato e confezionato da solo.
A questa "disponibilità" del presidente si è aggiunta quella che senza eufemismo si può considerare "una botta di culo": la presenza del mio microfono laddove esso non doveva stare per ragioni tecniche.

E qui qualcuno avrebbe potuto chiedermi del "perchè il microfono era posizionato proprio di fronte a Fini e Trifuoggi?"
Il tavolo dei relatori era molto lungo e per poter riprendere "nel migliore dei modi" l'audio delle 19 personalità che prendevano la parola (tra oratori istituzionali e premiati) avevo l'esigenza di spostare di volta in volta il microfono.Operazione impossibile da eseguire senza la collaborazione di qualcuno ... la sala era gremita, i movimenti all'interno erano impediti e le guardie del corpo impedivano l'avvicinarsi al tavolo dei relatori nonostante io fossi il cameraman ufficiale della manifestazione.
Ho chiesto alla presentatrice la cortesia di spostarmi il microfono davanti ai singoli oratori ogniqualvolta che questi prendevano la parola.
La presentatrice ha raccolto la mia richiesta ma a sua volta ha incaricato una ragazza hostes.La ragazza, dopo il 3° intervento (quello di Trifuoggi) ha avuto la brillante idea di non proseguire nello smistare il microfono .... e il microfono è rimasto così davanti a Fini e Trifuoggi.

Come ti sei resoconto di avere tra le mani una vera e propria bomba politica?
Dopo alcuni giorni (5-7??) ho iniziato a importare al computer i due video di due ore cadauno.
Nel ricontrollare il video mi sono posizionata sul sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia di Palermo Antonino Di Matteo (l'ultimo degli interventi) e ho compreso che l'audio del video pricipale era disturbato dai commenti in libertà di Fini.
La mia prima impressione?
Mi sono incavolato perchè i commenti dei due andavano a disturbare l'audio di Di Matteo che, essendo posizionato in lontananza, a malapena si capiva il senso del suo discorso.
Dopo aver capito meglio il senso dei commenti ... mi sono sinceramente spaventato.
Ho risentito tutto il filmato ... e man mano che il video scorreva in me c'era un misto di stupore (per il comportamento di Fini) e di timore (perchè in effetti quello che diceva era politicamente imbarazzante). Unico conforto è stata la telefonata ricevuta da Luca Maggitti di Roseto.com, un amico giornalista di Roseto degli Abruzzi, l'unico con il quale mi ero confidato, il quale mi ha fatto notare che, sulla base del mio racconto inviatogli tramite email, era in effetti "una bomba politica".
Nello sbobinare il video con audio ambientale, dal punto di vista "professionalmente" mi sono tranquillizzato.
L'audio della seconda telecamera era buono, i singoli relatori non erano disturbati dai commenti di Fini ... e professionalmente parlando ... ho salvato il video integrale della manifestazione.
Nel mentre procedevo con il montaggio contemporaneamente salvavo le singole clip con i singoli fuorionda.
Alla fine ho realizzato una videoclip di circa 5 minuti 40 secondi utilizzando i commenti che ho ritenuto opportuno utilizzare.

A questo punto inizia il mio tormento e inizio a sfogliare la margherita ... il video lo pubblico o non lo pubblico su YouTube?
Per ingenuità o per paura di essere scambiato per ricattatore o per un violatore della altrui privacy non mi è mai passato per la mente di farne una operazione "commerciale" o una strumentalizzazione "politica".
Non sono giornalista, non ho gli agganci giusti per trovare il canale giusto in cui veicolare uno scoop di quella portata.
E le persone con cui mi sono confidato non mi hanno mai fatto presente la possibilità di vendere il prodotto.

Ingenuo io ... ingenui i miei amici??
Facile dire ... come in tanti mi hanno detto ... avrei potuto fare un mucchio di soldi ... ma se non sei del giro non è mica facile?
Ma soprattutto ... se non sei portato a "questo tipo di affari" ... se non sei un fan di Corona ... la soluzione migliore è lasciar perdere. Avevo due timori, uno di carattere "legale" ed uno di carattere "morale". Di carattere legale perchè non avevo la certezza di non aver commesso qualche reato o violato la privacy di qualcuno.
Timore che ho subito abbandonato perchè sono arrivato alla conclusione che non sono stati commessi reati in quanto ero in una sala pubblica, in una manifestazione pubblica, con un microfono in vista posizionato sul tavolo ... tuttalpiù è stato il Presidente Fini ad introdursi abusivamente nel mio video al punto di rovinarmi la registrazione.
Restava il timore "morale" di arrecare problemi al Premio Borsellino e ai suoi organizzatori.

Il problema l'ho risolto ... non inserendo nel video il logo del Premio.
Difatti nel video pubblicato da Repubblica.it non appare il logo del Premio Borsellino mentre nel video che successivamente ho pubblicato sul mio canale You Tube, dopo aver ottenuto il beneplacito di Nodari, il logo è stato inserito.
Il 18 novembre sono partito per Londra e vi sono rimasto fino al 1° dicembre compreso.
Da Londra, attraverso Facebook, ho cercato di capire se "dal punto di vista giornalistico" la videoclip che avevo realizzato poteva avere un certo interesse.
Sono collegato con molti giornalisti di fama nazionale: Sandro Ruotolo, Gilioli, Scanzi, Caporale, Sabelli Fioretti, Barbacetto, Orsatti, Amurri ed altri de Il Fatto.
Ho iniziato a lanciare dei messaggi inizialmente "criptici" e poi sempre più espliciti fino ad arrivare, il 25 novembre, a pubblicare l''intera trascrizione del fuorionda.
Molti amici hanno risposto invitandomi a pubblicare tutto.
Nessun giornalista o politico ha risposto, nessuno ha posto domande per chiedere chiarimenti.

Questo fatto ancora oggi resta per me un mistero.
E' incredibile come giornalisti di quel calibro, e gli stessi politici, si siano lasciati sfuggire uno degli scoop giornalistici più interessanti dell'anno 2009.

Dopo la pubblicazione della trascrizione del fuorionda su Facebook una collaboratrice de Il Centro, quotidiano regionale abruzzese collegato a La Repubblica (nonchè collaboratrice del Premio Borsellino) mi chiede di poter realizzare un articolo.
A quel punto mi attivo per capire una volta per tutte se ci sono problemi dal punto di vista legale e invio una email ad un avvocato di fiducia.
L'avvocato non mi risponde.
Molti giorni dopo la pubblicazione del fuorionda vengo a sapere che l'avvocato non è riuscito ad aprire la mia email.

Che sfiga. Però al posto dell'avvocato dall'Italia altri con cui sono in contatto "mi dicono" che "non ci sono problemi". La stessa collaboratrice de Il Centro per rassicurarmi mi comunica che anche lei contatterà un suo amico avvocato.
Non ho mai saputo se questo contatto ci sia mai stato.
La stessa giornalista mi chiede di poter avere in visione il video del fuorionda per "scrivere meglio il pezzo" ed eventualmente farlo visionare ai responsabili de Il Centro e capire se sono interessati o meno alla sua pubblicazione. Col senno del dopo ammetto di aver compiuto una seconda grossa ingenuità: mi sono fidato del fatto che senza il mio assenso, senza la mia firma su di una liberatoria nessuno avrebbe potuto utilizzare il mio video.
Invece nel primo pomeriggio del 1° dicembre ... cinque giorni dopo la consegna del filmato tramite web alla collaboratrice de Il Centro mi ritrovo il video pubblicato su La Repubblica.it.
Successivamente scopro che la collaboratrice de Il Centro non ha realizzato alcun articolo.
Come mai una collaboratrice giornalista, che poteva realizzare un articolo-bomba, non ha
realizzato nessun articolo?
Anche lei è stata fregata così come hanno fregato me?? .... oppure c'è qualcosa che non torna??
L'unica spiegazione che mi è stata data è "non so come è successo che dal Centro il video sia arrivato a La Repubblica".
In quanto ad ingenuità sono in buona compagnia?? ... o come penso ... resto l'unico ingenuo di questa intrigata storia?
I casi sono due: o lei sa molte cose che io non so oppure è stata raggirata talmente bene da qualcuno che adesso dovrebbe essere più incazzata di me e dovrebbe unirsi a me nel combattere la mia stessa battaglia.
Dalle tue mani di service di ripresa di un convegno locale, al quotidiano La Repubblica, attraverso una giornalista locale dunque.Ma dal quotidiano La Repubblica, ti hanno mai cercato ? Ti hanno chiesto l’autorizzazione?
Hai ricevuto un compenso ?

Nei giorni successivi alla pubblicazione del Fuorionda, in attesa di affidarmi ad un avvocato di fiducia al fine di tutelare i miei legittimi diritti, ho cercato di capire come e perchè il mio video sia stato pubblicato da Repubblica.it senza nessuna autorizzazione da parte mia.
Decido di chiederlo direttamente alla redazione de La Republica.
Mi è sembrato di avere a che fare con un ministero ... ho parlato con diverse persone ... a tutti ho spiegato i motivi della mia telefonata però tutti chiudevano la comunicazione con un laconico "mi dispiace ma non so cosa dirle".

Dopo una serie di inutili chiacchierate mi sono arreso e ho deciso di lasciar perdere.
Non trascorre neanche una mezz'oretta che un tizio che diceva essere il responsabile di Repubblica.it mi richiama.
Torno a rispiegare il motivo della telefonata.
Mi spiega che loro non sanno nulla dei retroscena che ho raccontato esserci dietro il fuorionda. Loro hanno ricevuto il filmato da Il Centro e ... parole testuali ... "abbiamo visionato il filmato, abbiamo compreso che era un video di interesse nazionale e l'abbiamo pubblicato".
Ho replicato chiedendo di come sia possibile, da parte di un gruppo imprenditoriale come Repubblica, commettere l'ingenuità di pubblicare un video senza alcuna autorizzazione da parte dell'autore.
Inoltre faccio presente che sono stati molto "indelicati" nei confronti dell'autore del video che non è stato mai citato all'interno dei propri articoli, che hanno usato impropriamente il termine "Esclusiva Repubblica.it" con la logica conclusione che tutta l'Italia ignora che il video e di conseguenza l'esclusiva non è di Repubblica.it bensì di Pacotvideo.it
Non finisco di porre queste riflessioni ... il mio interlocutore mi dice che ha capito che io voglio essere pagato e mi chiede quanto voglio.
Replico dicendo che non sto a chiedere soldi, che voglio solo giustizia e che sono intenzionato ad andare dall'avvocato per ottenerla.
Ho chiamato Repubblica per capire, dal punto di vista della deontologia giornalistica come è possibile che sia accaduto che venga pubblicato senza alcuna autorizzazione un video spacciandolo addirittura per una propria esclusiva.
Il mio interlocutore replica dicendo di lasciar perdere gli avvocati e che mi invierà una email con una offerta.

L'email che mi invia si rivela una incredibile, colossale presa per i fondelli:
"Io ritengo che un prezzo equo possa essere 400 euro. Nel pacchetto video, sarà nostra cura mettere con più evidenza il suo logo e se lo ritiene utile, anche il suo nome."
Il video è stato giudicato da loro stessi "un video di interesse nazionale"
Nella classifica dei video più visti su Repubblica.it nel mese di dicembre 2009 il mio fuorionda è posizionato al 2° e 7° posto per un totale di 608.629.
Nella classifica dei video più votati dai lettori di Repubblica.it nel mese di dicembre 2009 il mio fuorionda è posizionato al 1° e 5° posto e al 9° è posizionata la videoclip di Elio e le Storie Tese con una parodia dello stesso fuorionda.
Questi sono dati del 29 dicembre.
Inoltre ogni volta che il video viene cliccato parte un'anteprima con uno spot commerciale.

Ne deduco che per Repubblica.it il mio fuorionda si è rivelato una grande "affare" sia dal punto di vista economico con vendita dello spazio pubblicitario all'interno del mio stesso video e vendite in edicola.
E soprattutto si è rivelato un grande affare dal punto di vista dell'immagine ... tutta l'Italia sa che il fuorionda è stata una esclusiva di Repubblica.

A questo punto i lettori che avranno avuto la bontà di leggere questa mia intervista potranno farsi una loro idea ... e giudicare.
Da parte mia posso solo dire che mi sono sentito "cornuto e mazziato".
Questa è stata la mia (presumo) "elegante" risposta:
"Gentile ......., la ringrazio della sua offerta che per ovvi motivi non posso accettare.
Come lei stesso ha dichiarato il video è risultato di interesse nazionale e per 400 euro io non accetto neanche di realizzare il video del compleanno di mia nipote.
C'è inoltre, inutile ricordarlo, un caso lampante di appropriazione indebita di un video di mia proprietà e utilizzo del medesimo video senza alcuna liberatoria o autorizzazione da parte dello stesso autore.
Le TV e i giornali di tutta Italia, hanno parlato del "fuorionda" che Repubblica.it ha spacciato per propria "Esclusiva".
Dopo una veloce ricerca di mercato realizzata interpellando, direttamente o indirettamente, giornalisti di fama nazionale e personalità del vostro stesso gruppo editoriale sono arrivato alla conclusione che un video di quel genere, definito "di interesse nazionale" ha un valore tra i 35-50 mila euro.
Partendo da quella base, e tralasciando gli aspetti di carattere legale, una seria trattativa può essere accettata.
Concordo con lei nel lasciar perdere gli avvocati e cercare di raggiungere un accordo.
La saluto cordialmente."





Tutti i Telegiornali e quotidiani hanno parlato di questo fuorionda ma, tranne una trasmissione della Rai, TV Talk, nessuno ha parlato di te. Questo ti ha dato fastidio ?

E' umano che ci sia rimasto male del fatto che nessuno abbia voluto porre l'attenzione su chi ha realizzato il video.
Ma è comprensibile ... se qualcuno si appropria di un lavoro altrui e lo spaccia per una propria esclusiva è "quasi" logico che poi tutti gli altri seguano a ruota "citando a pappagallo" chi dice di avere l'esclusiva.

Sono invece rimasto stupito, dal punto di vista strettamente giornalistico, del silenzio "totale" dei media locali, abruzzesi e teramani.
Mi sono chiesto ... "come mai i giornali e le TV locali non si sono interessati ad un abruzzese, ad un teramano che ha rischiato di far cadere il governo con un video fuorionda?"
Come mai tutte le tv, tutti i TG, tutti i programmi di informazione, tutti i giornali hanno parlato per giorni del video con il fuorionda e nessuna TV, quotidiano, settimanale o mensile teramano o abruzzese ha realizzato un servizio o un articolo su di un "teramano" che, direttamente o indirettamente, ha realizzato uno scoop che è entrato nella storia della politica italiana?
Anche loro fuorviati dalle false informazioni di Repubblica.it?
Misteri della comunicazione ... o misteri dell'animo umano?
Gli unici che hanno sottolineato il fatto che sia stato un teramano a realizzare lo scoop del fuorionda sono stati due siti internet: Teramonews.com e Piazzagrande.info
Posso comunque umanamente comprendere i motivi di questo silenzio.
Certamente è fastidioso per un giornalista parlare di un "concittadino" che tra l'altro non è neanche giornalista e che realizza uno scoop giornalistico.

Uno scoop che tutti i giornalisti sognano certamente di realizzare .... ma rompe le scatole che a realizzarlo sia stato uno sconosciuto che non ha niente a che vedere con il giornalismo.

La storia del fuorionda ha termine con la sua pubblicazione su La Repubblica o pensa ci sarà un seguito?
Dal 1° dicembre 2009 il mio unico intento è quello di portare in tribunale Repubblica.it e "tutta la filiera" di persone che hanno fatto in modo che Repubblica stessa pubblicasse il mio video senza autorizzazione da parte mia.
Non per soldi ... sarà un tribunale a decidere eventualmente se e di quanto devo essere rimborsato ma soprattutto per riappropriarmi della mia "Esclusiva" e comunicarlo a tutta Italia.Io tengo al "valore della giustizia" e per questo motivo combatterò "contro tutto e contro tutti" affinchè un qualcuno "sopra le parti", cioè la Giustizia Italiana, renda appunto giustizia a quelli che, secondo me, sono i miei diritti inalienabili ... uno per tutti "la proprietà, il diritto d'autore e l'eventuale decisione di come utilizzare le proprie opere".
Repubblica era il mio giornale di riferimento perchè lo consideravo un paladino della legalità, della moralità, del rispetto delle regole.
Dopo quanto è accaduto ai miei occhi non è più credibile.
Un organo di stampa che è così attento a questo tipo di battaglie dopo non può compiere una operazione "poco corretta" come può essere la pubblicazione illegittima di un video, addirittura spacciandolo come sua esclusiva.
Il rispetto delle regole non lo si richiede solo a Berlusconi ma deve essere richiesto e ottenuto anche a se stessi.
Per un gruppo editoriale "moralizzatore" il principio fondamentale da portare avanti non deve essere solo il guadagno economico ma il rispetto delle regole.
Se non fa questo rischia di perdere di credibilità.
E soprattutto, per quanto mi riguarda, il gigante Repubblica non può "dileggiare" il piccolo Pacotvideo dopo che non ha rispettato una regola basilare, presumo, del giornalismo: non si pubblica niente se non c'è il consenso dell'autore.
Nell'attesa di ottenere giustizia ho aperto un sito internet (www.fuorionda.info) e uno specifico canale video su YouTube con l'intento di riappropriarmi del mio fuorionda e di comunicarlo al popolo della rete.
Ringrazio la mia fidanzata londinese per avermi convinto a "non continuare a fare il fesso" perchè indossando lo scudo della ragione si può vincere qualunque battaglia contro chiunque ... specialmente se questo "chiunque" non si limita solo a utilizzare video di mia proprietà ma esagera prendendomi anche per il fondelli.


Grazie a Vincenzo Cicconi per la disponibilità

lunedì, gennaio 04, 2010

2009: ANNO DEI FUORIONDA
DI FINI E BERLUSCONI
2010: I FUORIONDA SDOGANATI
anacronistica la condanna a Striscia del 2002


Buon anno e Buon 2010 a tutti gli amici di Fuorionda News !
L’augurio mio è che il nuovo anno sia davvero quello dello sdoganamento definitivo dei Fuorionda.L’anno che ci ha lasciato ha segnato già un passo importante in questo senso.
Il 2009 è stato infatti l’anno dei fuorionda in prima pagina, in apertura dei grandi Tg. Cosa storicamente mai successa prima.
Due i famosissimi off air (non miei) che sono diventati notizia. E che notizia...Il primo di Silvio Berlusconi a Bruxelles carpito da Sky Tg 24 al telefono con l’avvocato deputato Niccolò Ghedini (anche se pare fosse una messa in scena) e il secondo forse ancora più clamoroso (dell’amico Vincenzo Cicconi di Pacot Video) con protagonista il presidente della Camera Gianfranco Fini che con un magistrato parlava proprio di Berlusconi come del Monarca assoluto.
E in nessuno di questi due casi i protagonisti hanno infatti mai pensato di lamentarsi con chi ha diffuso il loro colloquio non pubblico. Insomma finalmente è passato il concetto che tutto quello che una persona pubblica (politico o giornalista che sia) dice anche in privato può e deve essere conosciuto da tutti. Soprattutto se il contenuto di quello che si dice fuorionda riveste un valore pubblico.
Oggi non c’è giornalista, non c’è politico, non c’è persona che davanti ad una telecamera, in esterna o in studio non sappia che quello che dice transita su un satellite e può essere visto da diverse migliaia di persone.
Chi ha un minimo di senso comune sa che una volta microfonato (con un microfono addosso, in mano o davanti a lui) quello che dice può essere sentito da tutti. Nessuno può più sostenere nel 2010 che chi manda in onda un fuorionda l’abbia carpito in maniera inconsapevole ai protagonisti.
Non esiste cioè alcun raggiro da parte di chi con una semplice parabola acquistata al supermercato e un ricevitore (il tutto in un kit da meno di 100 euro) riesce a vedere e dunque a registrare un colloquio prima di un collegamento televisivo in diretta.
Insomma i fuorionda non hanno nulla di illegale, costituiscono una parte della realtà, non solo papere, gaffes, ma anche una vera e propria fonte di notizia utilizzata abbondantemente da tutti gli organi d'informazione del mondo. Fuorionda, quelli di Fuorionda News che hanno permesso a tutti di conoscere davvero i nostri giornalisti.Uomini normali come tutti con passioni, emozioni e debolezze.Off-air che hanno lo scopo di svelare tutta l'umanità di coloro che si trovano davanti ad una telecamera.
Sdogamento dunque nel senso di Fuorionda anche come strumento di legittima informazione, di fronte alle nostre news (nessuna esclusa) sempre più impaludate e servili nei confronti del potere politico-economico. E anche per questo, a rileggerla oggi, una vecchia sentenza del 2002 costata una condanna a 4 mesi di reclusione al grandissimo Antonio Ricci per un fuorionda Rai (una rissa tra il filosofo Gianni Vattimo e lo scrittore-presentatore Aldo Busi mai trasmessa dalla tv pubblica) andato in onda su “Striscia La Notizia” di Canale 5, appare oggi davvero del tutto anacronistica e infondata . Erano immagini del 1996 (la condanna a Ricci del 2002) che sembrano davvero appartenere ad una preistoria televisiva (dove appunto i fuorionda erano ancora a torto considerati un furto), lontana anni luce da questo 2009 ricco di legittimi fuorionda che hanno al contrario contrassegnato la storia politica e la cronaca dell'anno appena terminato.
(vedi in proposito sulla condanna di Striscia l'archivio del Corriere della Sera)
http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/13/Condanna_Striscia_per_fuori_onda_co_0_0204134441.shtml
Ma per tornare a noi, come non ricordare in apertura di questo nuovo anno, i nostri fuorionda del 2009 che hanno fatto notizia, ripresi da Blob di Rai 3, da altri programmi comici, svariati siti on lin e dal quotidiano La Repubblica, L'Unità come ad esempio quello di Giaocchino Bonsignore del Tg5 sui risultati delle elezioni europee ( che è stato poi da me intervistato per una sua doverosa precisazione).

Non solo fuorionda su Fuorionda News nel 2009.Abbiamo svelato anche singolarità e retroscena della tv (altrimenti inosservati) che hanno fatto parecchio (giustamente) discutere.Ricordo ad esempio il simbolo del Pdl che magicamente compariva in un’intervista di Berlusconi a Videolina (passato dai Tg pubblici della Rai) mentre poco prima in un’intervista alla CNN americana non era presente.O anche il fake svelato in parte da Striscia sulle immagini utilizzata da Studio Aperto che erano si quelle di una tromba ad aria a Mestre, ma che (cosa che abbiamo detto solo noi) era comparse su You proprio con l’intitolazione errata dello Tsunami di Samoa. Insomma il bilancio per Fuorionda News è sena dubbio altamente straordinariamente positivo. Un dato per tutti le 50 (cinquanta) interviste di giornalisti di tutte e tre le testate giornaliste nazionali qui pubblicate: Sky Tg 24, RAI, Mediaset e la 7 con incredibili unanimi giudizi entusiastici su tutto il lavoro di questo Blog e di questa web channel Tv, la creatura di Fuorionda News, ovvero FUORIONDA TV, che trasmette off air 24 ore su 24.Conduttori strafamosi di tutti i tg pubblici e privati, sono diventati fan di questo blog. Da registrare ancora il numero davvero incrdibile di popolarità (con interviste concesse e citazioni plurime) e di accessi per questo piccolo blog. Con punte di svariate migliaia per giornata in giorni caldi. Insomma per Fuorionda News è stato davvero un anno incredibilmente straordinario e il 2010 rischia di esserlo ancora di più. Grazie a voi che ci seguite numerosissimi giorno per giorno e grazie anche a tutti i giornalisti che con intelligenza hanno capito lo spirito di questo Blog.
Da tutto lo staff di Fuorionda News
Auguri a tutti voi e ……occhio ai fuorionda !
Andrea Atzori