giovedì, aprile 15, 2010

Intervista: Mario Marchi-Tg4-News Mediaset
"SOPRA L'ELICOTTERO C'ERO DAVVERO, MA..."
il giornalista spiega il "tarocco"
ballo off-air



(I “balli” di Mario Marchi in nostro fuorionda esclusivo )

Tanta tanta gavetta: questo il segreto della carriera giornalistica del telegiornalista Mario Marchi, fino al primo marzo alle dipendenze del Tg 4 e poi passato alla nuova agenzia di notizie del gruppo.Il suo timbro di voce è inconfondibile e molti avranno visto su Striscia il suo " tarocco".Per inserire nell'audio del suo servizio l'effetto di un elicottero si è servito di un motore diesel.In questa intervista ci ha spiegato che in realtà sul mezzo aereo c'era salito, ma non aveva registrato l'audio...Ecco l'intervista completa.
1) Ci racconti la tua carriera giornalistica ? Con l'avvento della nuova agenzia Mediaset è cambiato qualcosa per te ?
Dunque: ho iniziato a voler fare il giornalista verso i 16 anni, ma sono figlio di una casalinga e di un impiegato, quindi si trattava davvero di un sogno. Da allora però ho iniziato a raccontarlo a tutti. Fino a che l’ho raccontato alla persona giusta. Un giornalista famoso? Un politico influente? No, un portalettere ubriaco incontrato in un rifugio di montagna. Lui però aveva un amico, che era fratello di un altro amico, che aveva una pizzeria……insomma fatto sta che dopo qualche tempo mi chiamò un giornalista de “il giorno”, da Milano dicendomi che per me non poteva fare nulla, ma che sarebbe stato contento di farmi vedere come funzionava un giornale. Inutile dire che dopo due ore ( io abitavo a Verona) mi sono presentato a lui.
Lì ho capito che quello di giornalista doveva proprio diventare il mio mestiere. Ho bussato alla porta del quotidiano locale della mia città e ho così iniziato a collaborare per lo sport. Primo servizio: gara ciclistica di dilettanti. Venticinque righe, compreso l’ordine d’arrivo. Il giorno dopo di m io c’era ben poco, tra una correzione e l’altra, ma la mia firma quella sì.
Così ho cominciato: ho scritto sempre di più sacrificando ogni domenica, poi sono passato a fare anche articoli di cronaca… Quando si è trattato di consegnare la documentazione per diventare pubblicista, invece di 60 articoli scritti in due anni ne avevo……680 !
Unico problema: in quel quotidiano di assunzioni non se ne parlava proprio. Così ho tentato il grande salto: sono andato a Milano e ho ricominciato quasi da capo: proposte su proposte, delusioni su delusioni, finoa un articolo pubblicato sulle pagine milanesi de L’Unità: Da li’ poi altre collaborazioni e quindi il lavoro in una tv locale.
Un giorno squilla il telefono della redazione e non so chi di mediaset dice: stiamo mettendo in piedi una redazione, abbiamo bisogno di gente che lavori tanto e voglia pochi soldi per una collaborazione. Tutti tentennarono, io risposi subito di sì.
Sei mesi a lavorare a mediaset dal mattino alle 18 e da quell’ora nella tv locale.
Era l’estate del 1988. Mediaset aveva per avere la diretta sugli eventi sportivi. Comprese le prossime olimpiadi di Seoul.
Un bel giorno un caporedattore mi dice: Mario che ne dici se ti assumiamo? Devo venire però a capodistria, infilarti per quindici giorni in uno sgabuzzino con un monitor davanti e le cuffie in testa e con quel po’ di informazioni che avrai fare telecronache tutto il giorno. Nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato
L’ho fatto.Da lì non mio sono più mosso da Mediaset. Nel 91 ho conosciuto Emilio Fede e ho chiesto di lasciare lo sport e passare alle news. Detto, fatto.
Ora, dopo tanti anni eccomi alla nuova avventura dell’Agenzia News Mediaset. Cosa è cambiato: la filosofia e le prospettive. Probabilmente siamo davanti a una mezza rivoluzione del modo di fare informazione in tv. Non sono più un giovincello, ma ho ancora un bell’entusiasmo, quindi la cosa mi affascina.


(Il "tarocco" di Mario Marchi su Striscia La Notizia).
2)Recentemente Striscia La Notizia ha riproposto il tuo speech con il motore diesel che faceva il rumore del finto elicottero. Ce lo racconti ?
Mi chiedi di Striscia la Notizia …. Quel genio di Antonia Ricci da 15 anni ogni tanto ripropone il mio audio rifatto col motore del diesel. E’ stato un escamotage tecnico: quasi sempre in montaggio sistemiamo l’audio dei servizi per renderlo più coinvolgente. Lo alziamo, lo completiamo se ha dei “buchi”. Quella volta sull’elicottero c’eravamo e le riprese erano infatti vere. Ma non era stato registrato appunto l’audio. Cosi’ – non avendo una sala di montaggio a disposizione – mi sono arrangiato con quel che avevo: il motore diesel di un furgone.
3) Quanto la tua voce così caratteristica ti ha aiutato ( se lo ha fatto) nella tua attività ?
In quanto alla mia voce che tu gentilmente definisci caratteristica… mah, non so se mi abbia aiutato. Non credo. Al massimo mi ha reso riconoscibile da parte di qualche telespettatore che mi incontrava al supermercato….. Una cosa però l’ha comportata: quando lavoravo allo sport mi facevano sempre doppiare le interviste ai pugili di colore…….
4)Conosci il Blog Fuorionda News, che ne pensi ?
IL vostro blog francamente non lo conoscevo, ma ora che sono stato contattato sono ovviamente andato a curiosare: bello, interessante, curioso. Mi farete scrivere? Mi piacerebbe…….


(Grazie a Mario per la disponibilità).

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