giovedì, giugno 04, 2009

Intervista ad un volto nuovo di Sky Tg 24
MONICA NAPOLI SENZA SEGRETI
Io, Lorenzo e ..."il panico della prima volta"

Erre moscia nella pronuncia, tanta grinta e simpatia. Nel suo recente primo precollegamento in diretta appariva come un vero e proprio vulcano di energia.E a Sky Tg 24, come ci racconta in questa intervista, ha conosciuto pure la sua dolce metà...

1) Presentati. Chi è la telegiornalista Monica Napoli e come sei arrivata al Tg di Sky ?
1) Ero all’Università quando la mia attenzione viene catturata da alcune voci che provengono dall’ultimo piano, quello dedicato alla facoltà di giornalismo. In un attimo ho pensato che quello che ritenevo un sogno, un desiderio tutto mio da coltivare, magari, esercitando un altro lavoro poteva essere una realtà. Scrivere, raccontare e soprattutto capire ciò che accade nel mondo è sempre stata una mia passione e, ogni giorno, mi rendo conto di quanto sono fortunata a poter vivere di ciò che amo fare.
Nell’attimo in cui ho realizzato che il mio sogno si poteva avverare ho cercato uno stage, ho lavorato gratis per anni con la promessa di un praticantato che alla fine è arrivato. Ricordo ancora il 28 luglio del 2004, il giorno in cui ho superato l’esame all’ordine dei giornalisti, come uno dei più belli della mia vita. Al Tg di Sky sono arrivata in punta di piedi, anche perché la mia esperienza era tutta nella carta stampata, e, una volta assunta, ho iniziato un’avventura che mi sta dando tantissimo in termini lavorativi e di crescita personale. Skytg24 è una vera palestra per chi vuole fare il giornalista. Una delle cose più belle è lavorare in team, quando esci con la troupe, torni e lavori con il montatore, alla fine quello che è uscito fuori lo senti davvero come il prodotto di una squadra.

2) Il tuo fidanzato Lorenzo Giurissich è collega operatore a Sky .
Che sensazione è quella di lavorare anche con la tua dolce metà?

2) Lorenzo l’ho conosciuto a Sky e mai nella mia vita avrei immaginato di iniziare una storia con un collega, sul posto di lavoro. Ma si sa al destino non si comanda. Lavorare insieme ci arricchisce perché, in un certo senso, è come se ci completassimo. Lui conosce la tecnica - è operatore e montatore - io ci metto dell’altro. Il segreto è rispettare sempre la professionalità dell’altro, non far sì che le vicende personali entrino nel lavoro.

3) Tuo padre è componente dell’Autorità Garante per le Telecomuncazione. Questo ti ha aiutato o ti ha creato problemi?
3) A 18 anni ho scelto di non intraprendere la professione di mio padre perché è sempre stata forte la volontà, dentro di me, di non voler essere riconosciuta come la “figlia di…”. Nel 2005, un anno dopo il mio esame all’Ordine dei Giornalisti, lui viene eletto membro dell’Agcom. Quella che per tutta la famiglia era una festa, per me è stato un momento “difficile”. Sapevo come vanno le cose in questo Paese e, forse, non mi sentivo pronta ad affrontare ciò che ho sempre voluto evitare.
E’ innegabile che la sua posizione mi abbia aiutato in alcuni rapporti così come mi ha danneggiato in altri.
La cosa, però, di cui mi ritengo davvero fortunata è il dialogo che c’è tra noi. Parliamo tanto di attualità e politica, della vita. Lui amplia il mio punto di vista con la sua esperienza e le sue conoscenze ed io cerco di fare lo stesso con lui quando esprimo l’opinione di una ragazza di trent’anni che vive in questa società. La differenza di età fa sì che lo scambio sia reale.

4) Che pensi di questo Blog dedicato ai fuorionda ?
4) Credo sia una buona idea anche per far vedere a chi non è del mestiere che non è così facile stare davanti ad una telecamera.
5) Ti abbiamo visto in fuorionda nella tua prima diretta da Fiumicino che abbiamo pubblicato in esclusiva su questo Blog. Che effetto ti ha fatto rivedere on line in quei momenti ?
5) Sinceramente mi è sembrato strano rivedermi anche perché era evidente il panico della prima volta. Mi sono divertita a farlo vedere ai miei amici, questo sì!
6) Fuori dal giornalismo quali hobby riesci a coltivare ?
5) Amo leggere quindi appena ho un attimo ne approfitto. Fino a qualche tempo fa praticavo la capoeira – danza arte marziale brasiliana – che spero di riprendere al più presto. Poi c’è la musica, gli amici che cerco di vedere in ogni momento libero. Cosa c’è di meglio di una serata in compagnia, un concerto per staccare la spina da una quotidianità che spesso ti fa dimenticare il gusto delle cose belle.

Grazie a Monica per la disponibilità.

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