lunedì, giugno 01, 2009

Intervista/ Fuorionda: Raffaella Daino
"LA STAMPA ITALIANA?
TROPPO MORBIDA CON I POLITICI "
alla musicista di Sky Tg 24 piace questo Blog

(Inedito video collage- fuorionda di Raffaella Daino di Sky Tg 24)

E' una veterana del canale all news diretto da Emilio Carelli, ma ora non conduce più il tg e ha preferito lei stessa i collegamenti esterni in diretta. Raffaella Daino di Sky Tg 24, siciliana, brava e bella in quest'intervista racconta di emozionarsi più a cantare sul palco con il suo gruppo musicale, che durante una diretta per il Telegiornale. E di questo blog sui fuorionda dice: " è divertentissimo".


foto by www.patstudio.eu

Oltre ad essere un’ottima giornalista canti e suoni la chitarra in una band, i Pivirama. Raccontaci come è nata questa tua passione per la musica?

Sei sicuro? Sei pronto a leggere fiumi di parole? Ok, vado.
Credo di averla sempre avuta, da quando ero piccola, a casa mia la radio era sempre accesa, sul piatto giravano i dischi di Dalla, Mina, Celentano e molto jazz, sono cresciuta ascoltando la musica dei miei genitori finché non ho scoperto e mai più abbandonato le note forti e coinvolgenti del rock. Da piccola strimpellavo flauto e pianoforte, come tutti i bambini, ma ho iniziato a “fare sul serio” con la musica abbastanza tardi, dopo i 20 anni, vedendo gli amici suonare. A ogni loro concerto, o in sala prove, la mia febbre cresceva… finché non ho deciso di cominciare anche io acquistando la prima delle mie attuali sei chitarre.

foto by www.patstudio.eu

Ho suonato in una cover band per un pò finché un amico palermitano, Pierpaolo, dopo aver ascoltato le mie prime canzoni, mi ha proposto di metter su una band; naturalmente ho accettato entusiasta e così ho anche cominciato a cantare, inventandomi un mio stile personale da completa autodidatta; è stato lui a scegliere il nome aggiungendo alle sue iniziali il VI di Vitaliano, il RA del mio nome e il MA di Marcello. Ecco svelata l’origine del nome Pivirama! Da allora, anche se gli elementi della band sono cambiati più volte e io mi sono trasferita a Roma, continuo a portare avanti il progetto, in maniera assolutamente indipendente e autogestita. Ho prodotto due dischi, Cosa Sembra insieme con Angelo Bordonaro nel 2005 e In My mind con Bjm Mario Bajardi nel 2009; ho scritto la maggior parte della musica e tutti i testi e cerco di suonare il più possibile per far girare il nostro progetto! C’è un bel lavoro da P.R. da fare su web ma alla fine la tenacia paga.. Pensa che attraverso la nostra pagina myspace www.myspace.com/pivirama

siamo stati contattati da una piccola label americana che ha fatto uscire il cd anche negli Usa! Mentre in Italia ci supporta una no profit label di Firenze che si chiama U.d.u. Records.

E’ più emozionante esibirti su un palco davanti al pubblico o un collegamento in diretta per Sky Tg 24?
Suonare su un palco, sicuramente… Sono molto più abituata a stare davanti alle telecamere, dato che faccio questo lavoro da quasi vent’anni! Ormai quello della diretta è un meccanismo automatico, cambia l’argomento da trattare ma il meccanismo è lo stesso! Quando sali su un palco invece non sai mai cosa può accadere. L’emozione può condizionare l’esibizione, e poi molto dipende dall’alchimia che si crea di volta in volta con i tuoi musicisti, dal livello di concentrazione, dallo stato d’animo, dalle energie che si sprigionano in modo inspiegabile e verso direzioni assolutamente imprevedibili. E dal pubblico che può amarti o restare indifferente… Le loro sensazioni dal palco vengono percepite in modo diretto, senza filtri! Quando suono da sola invece mi lascio andare alla magia che di solito si crea dalle prime note, chiudo gli occhi ed entro in una sorta di trance da cui mi risveglio solo a concerto terminato. Prova a parlarmi prima di cominciare a suonare, o poco dopo aver finito.. non ricorderò nulla di quello che mi hai detto! Poi, a volte capita che le due cose coincidano, cioè suonare davanti a una telecamera... Come a maggio, quando Rai news24 mi ha invitata a presentare il cd In My Mind in diretta, e a suonare due brani unplugged, voce e chitarra acustica.. Lì l’emozione ha raggiunto il suo picco massimo.. ma è andata bene! Il video è su www.youtube.com/pivirama

insieme con gli altri videoclip…..




-Come fai a conciliare così bene queste tue passioni così diverse: giornalismo e musica?
E’ una condizione inevitabile, io sono come divisa in due parti, entrambe essenziali per completare il mio modo di essere. Quella un po’ bohemiénne e sognatrice, che vive sulle nuvole e scrive le canzoni lasciando ispirare dalla fantasia e quella con i piedi per terra che invece è dotata di senso pratico, disciplina e capacità di organizzazione. Questa forse è la parola chiave. Con un po’ di organizzazione si può fare tutto… in base ai turni di lavoro organizzo le prove, i concerti e il tempo libero lo passo a studiare, a lavorare alle nuove canzoni… poi ogni tanto, stacco la spina, lascio la vita frenetica di Roma e volo giù in Sicilia, a casa, al mare e tra i vecchi amici.. Beh in effetti suono spesso anche lì… la tentazione è troppo forte.. per esempio a fine giugno andrò una settimana al mare? La sera prima della partenza, a Palermo ho fissato una data… Insomma, la musica è la mia costante…



-Che pensi di questo Blog dedicato ai fuorionda ?
E’ divertentissimo. Lo visito molto spesso, sempre con un minimo di ansia per quello che posso scoprire di aver detto fuori onda…..! Ma non me la sono mai presa, anche quando mi hai sorpresa - e registrata - mentre canticchiavo prima di una diretta da Napoli…. So che qualcuno ogni tanto si infuria… sicuramente da quando esiste il fuori onda siamo più disciplinati e attenti a come ci esprimiamo quando i microfoni sono accesi e le antenne puntate!



-Ti rivedremo anche in studio a condurre un Tg ?

Non credo, ho già dato, come si suol dire. Sono una delle veterane di Sky. Ho condotto il tg per quasi due anni, dai primi giorni di vita di Skytg24 nel settembre 2003 fino al 2005. La mia ultima conduzione risale ai funerali di Papa Wojtyla, che emozione immensa quel giorno.. ricordo che riuscivo a stento a trattenere le lacrime…. Dicevo per tanto tempo sono stata una delle prime anchorwomen dell’alba, il turno più scomodo; conducevo il tg dalle 6 e mi svegliavo alle 3 di notte x essere in redazione alle 4. Andare a letto alle 20 era un incubo, per una come me abituata a star sveglia fino a tardi . E poi non mi piaceva leggere il “gobbo”; nelle tv in cui ho lavorato prima, come INN (il canale All news di Tele +) ero abituata ad “andare a braccio”, a seguire il filo logico nella mia mente, a organizzarmi i discorsi. Qui invece non si poteva fare, cosi un giorno ho chiesto al direttore di cambiare e sono stata accontentata. Fare l’inviata mi gratifica e diverte molto di più. Mi piace stare “ per strada”, seguire gli eventi e raccontarli a modo mio. E sono stata premiata da questa decisione, che le mie colleghe ai tempi considerarono molto ardita, perché comportava la rinuncia a una buona fetta di visibilità... Ma sono felice di questa scelta, ho avuto opportunità incredibili e ho fatto tantissime cose interessanti, come seguire eventi come l’arresto di Provenzano o volare alle Bahamas per approfondire il fenomeno degli uragani, per citare solo un paio tra le tante occasioni.



-Quanto è libera l’informazione in Italia? Ovvero quanto pesano i condizionamenti dell'economia e della politica nella scelta delle notizie ?
Che domanda scomoda… Ti dirò, io lavoro in un network assolutamente libero e indipendente, in cui dare egual spazio a una e all’altra parte è una regola inderogabile, e ne sono felice. In generale però rispetto agli altri paesi europei e americani, la stampa italiana è troppo morbida, soprattutto con i personaggi politici. All’estero al minimo sospetto di bugia la stampa indagherebbe a fondo e non mollerebbe la presa finché verità non fosse fatta, qui invece prendiamo per buone le risposte che ci vengono date… Come ha scritto di recente Alexander Stille (The Independent) “quando la stampa annusa il cattivo odore che esce da una storia - opacità, scarsa chiarezza, incongruenze… sa che il suo ruolo è quelo di indagare, quando poi nota evidenti contraddizioni il suo dovere è di insistere per arrivare alla verità”..
Ci vorrebbe più audacia. Per fortuna io non mi occupo di politica… Quanto a sincerità e senso della giustizia sono quasi un’integralista…..

Grazie a Raffaella per la sua disponibilità.



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