domenica, maggio 31, 2009

Esclusivo/Foto di Berlusconi su "OGGI"
" ZAPPADU VA PROSCIOLTO"
lo chiede un pm
udienza a Tempio 11 giugno


Quella di cui tutti parlano da ieri non è la prima denuncia di Berlusconi contro il foto reporter Zappadu.

Ne esiste un'altra (di cui oggi tutti sembrano essersi dimenticati, sarà distrazione, bah... ma di cui è facilissimo trovare notizia anche nell'archivio on line del quotidiano l'Unione Sarda, in data 27 novembre 2007). Si tratta di fatti del tutto analoghi, l'accusa è di violazione di domicilio e della privacy- (e ad essere contestate sono le note foto di Berlusconi in compagnia di alcune ragazze pubblicate dal settimanale Oggi nell'Aprile 2007). Un procedimento penale che potrebbe ragionevolmente e definitivamente concludersi proprio a giorni, con un proscioglimento di Antonello Zappadu perchè il fatto non sussiste.



Sarà il Gip del Tribunale di Tempio infatti a valutare se si dovrà fare fare un processo, (rinvio a giudizio o meno) o se accogliendo la tesi del pm Ezio Castaldi, Zappadu verrà prosciolto senza neanche andare a giudizio.

L'udienza risulta essere fissata per l'11 giugno prossimo, giovedì ore 9.30, presso il Tribunale di Tempio.


Tutti gli organi d'informazione, carta stampa e tg nazionali, continuano in queste ore inspiegabilmente ad ignorare (ignoranza, distrazione) un aspetto così rilevante di questa disputa giudiziaria Berlusconi-Zappadu che non è iniziata venerdì . Questo malgrado i tentativi dei legali di Zappadu-in alcune interviste- di ricordare questa prima azione legale intentata da tempo contro il reporter sardo.


E con questo eventale probabile proscioglimento, che lo ripetiamo è stato chiesto dalla stessa accusa, non si capisce perchè dovrebbe essere portata avanti o avere un seguito, la seconda recente denuncia penale di Berlusconi quella da capire che ha portato al clamoroso sequestro delle foto. C'è poi da capire un'altra cosa. Ovvero, di chi sia la competenza territoriale su tutta la vicenda.

Se esiste un primo procedimento in corso a Tempio, se i fatti si riferiscono e si sono svolti nel territorio sardo perchè è intervenuta, con un provvedimento così clamoroso (il sequestro delle foto che ha fatto il giro del mondo) la Procura di Roma?
Anche questo aspetto è stato del tutto ignorato in queste ore dai nostri media.


I fatti delle due differenti azioni legali intraprese entrambi dal legale Niccolò Ghedini, in nome e per conto di Silvio Berlusconi, sono del tutto analoghi e nella seconda recente indagine si fa riferimento non solo a foto di Villa Certosa (per le quali esiste appunto il primo procedimento), ma anche a scatti in luoghi pubblici come l'Aeroporto Olbia Costa Smeralda, per il quale non può certo essere invocata la violazione di domicilio.

E ripetiamo anche per dovere di cronaca che Antonello Zappadu non ha mai riportato alcuna condanna penale e civile per foto fatte a Berlusconi.
Per i più distratti tutto il clamore sembra nascere oggi ma non è così.
25 Aprile 2007: pubblicazione foto su settimanale Oggi;
-entro tre mesi successivi alla pubblicazione denuncia di Berlusconi;
-10 dicembre 2007: richiesta archivizione Pm Tempio;
-26 marzo 2009: fissazione udienza Gip Tempio per 11 giugno 2009;
-dal 3 marzo 2009 a oggi: annuncio divorzio Berlusconi, scoppio caso Noemi Letizia e successiva seconda denuncia penale e al Garante della Privacy di Berlusconi contro Zappadu.

Ecco allora che sono costretto a pubblicare integralmente i testi degli articoli dell'Unione Sarda che parlano della richiesta di proscioglimento per Zappadu da parte del pm di Tempio e della presentazione della prima denuncia di Berlusconi.




DA UNIONE SARDA 25 MARZO 2009

http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20090325&Categ=0&Voce=1&IdArticolo=2335694


Porto Rotondo
Nessun reato nel blitz dello scoop,
chiesta l'archiviazione per il reporter



Mercoledì 25 marzo 2009
Indagine da archiviare, per la Procura di Tempio non ci sono reati nel blitz fotografico di Villa Certosa. I pm hanno chiesto infatti al gip Vincenzo Cristiano di chiudere il caso degli scatti nel parco di Porto Rotondo, immagini che ritraggono il presidente del consiglio Silvio Berlusconi in compagnia di tre belle ragazze.
Le foto vennero vendute al gruppo Rcs e alcune erano state pubblicate sul settimanale Oggi. Ebbene, dopo un'indagine durata poco più di due anni, i magistrati non hanno rilevato nella condotta del fotoreporter olbiese Antonello Zappadu niente di illegale. Il fascicolo era stato aperto sulla base di un esposto firmato dal presidente Berlusconi. La vicenda è stata seguita direttamente dai suoi legali, in particolare da Nicolò Ghedini. Nella denuncia venivano indicate due situazioni ricollegate alle operazioni che hanno consentito il recupero degli scatti. In prima battuta era stato chiesto ai pm di verificare l'ipotesi della violazione della privacy. In effetti le immagini ritraggono Berlusconi all'interno della sua tenuta in un'area dove il padrone di casa riceve i suoi ospiti. Altra ipotesi di reato segnalata alla Procura è quella di violazione di domicilio. La tesi della persona offesa è questa: per fotografare la scena, il reporter è arrivato sin dentro la tenuta di Villa Certosa. Le conclusioni del pm Ezio Castaldi sono contenute nella richiesta di archiviazione e verranno valutate dal gip. Il pm non ha individuato alcuna violazione della privacy e neanche un'intrusione nel parco di Porto Rotondo. Una conclusione che riguarda gli aspetti strettamente penali. In ogni caso si tratta di valutazioni che vanno in direzione opposta a quelle di giudici civili e Cassazione che sinora hanno accolto le richieste dei legali di Berlusconi. (a. b. )


DA UNIONE SARDA 27 NOVEMBRE 2007


http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20071127&Categ=0&Voce=1&IdArticolo=2185295


Porto Rotondo, sotto accusa per violazione di domicilio
Le immagini scandalo alla Certosa:

Berlusconi ha denunciato il fotografo
-Martedì 27 novembre 2007
L a Procura della Repubblica di Tempio ha aperto un'inchiesta sugli scatti che ritraggono l'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi con un gruppo di ragazze, fotografie rubate nell'aprile scorso mentre il cavaliere si trovava nella sua residenza di Porto Rotondo. È stato lo stesso Silvio Berlusconi a presentare una denuncia chiedendo al capo degli uffici giudiziari galluresi, Ezio Castaldi, un'indagine per le ipotesi di violazione di domicilio e della privacy. Le verifiche sono in corso da qualche settimana. Il pubblico ministero Ezio Castaldi ieri mattina non ha fornito alcun dettaglio sull'attività in corso e non ha commentato l'inchiesta. Le fotografie vennero pubblicate dal settimanale "Oggi" e l'autore dello scoop è il fotoreporter olbiese Antonello Zappadu. Alla procura di Tempio è stato chiesto di verificare se per la ripresa delle immagini all'interno della Certosa, in una zona che si trova all'interno della tenuta di Porto Rotondo, sia stato commesso il reato di violazione di domicilio. La questione si risolve in un problema strettamente tecnico. I magistrati stanno infatti accertando da quale posizione siano state scattate le fotografie. Discorso molto più complicato e delicato è quello della violazione della privacy per la quale entrano in gioco tematiche giuridiche di ampio respiro. Le fotografie ritraggono il premier, con tre giovani amiche in una situazione privata. È probabile che per chiudere il caso, la polizia giudiziaria debba effettuare delle verifiche all'interno della residenza di Porto Rotondo. In passato, tra Silvio Berlusconi e la Procura della Repubblica gallurese si è sfiorato lo scontro istituzionale, con il premier che bloccò una ispezione dei magistrati nell'ambito di una indagine su presunti abusi edilizi. Ora invece è Berlusconi che chiede un'inchiesta dentro la sua tenuta.
A. B.

Speciale Fuorionda 2: quelle foto "vietate"
BERLUSCONI E BELPIETRO CONTRO
ANTONELLO ZAPPADU
due versioni contrapposte


Da Bari in un appuntamento elettorale, è direttamente il Premier Berlusconi (dal Tg 3) a scagliarsi oggi contro il fotografo Antonello Zappadu che lo ricordiamo non è mai stato condannato nè in sede in civile nè penale per le foto di Villa Certosa.

Ricca la rassegna stampa odierna sul caso Zappadu- Berlusconi.


In nessun articolo però abbiamo trovato notizia (riportata da noi nel post di ieri) della prima denuncia di Berlusconi (violazione di domicilio) contro il fotografo sardo.Quella per la quale è stata fissata udienza dal Tribunale di Tempio per il prossimo undici giugno e sempre per la quale il pm Ezio Castaldi ha già chiesto l'archiviazione perchè il fatto non sussiste.


Ma vediamo gli articoli del Corriere della Sera, La Stampa e Il Giornale.
fonte: Corriere dell Sera, articolo di Fiorenza Sarzanini
E Zappadu spiegò:


«Tra le immagini qualcuno ha riconosciuto Noemi»
Topolanek nudo nel giardino della Villa
e nei viali bionde e brune mozzafiato


Berlusconi ha potuto visionare settanta scatti, in uno lui è nel patio accanto a una giovane con un «miniabito» nero






ROMA - Berlusconi ha potuto visionare settanta foto scattate durante le feste organizzate a Villa Certosa. Ed è stato dopo averle esaminate che ha deciso di provare a bloccarne la pubblicazione rivolgendosi al Garante della Privacy con un ricorso d’urgenza. Erano soltanto un campione delle 700 immagini del reporter Antonello Zappadu, ma tanto è bastato per intuire i possibili effetti di un'eventuale loro divulgazione. Anche perché, come ammette lo stesso avvocato del premier Niccolò Ghedini, «almeno una ritrae l'ex primo ministro della repubblica ceca Mirek Topolanek nudo in giardino durante la vacanza trascorsa in Sardegna a casa del presidente nel maggio 2008. C'erano anche i suoi bambini, ma non si può mai sapere che cosa esce sui giornali».

L'ex premier ceco non è l'unico ad essere stato ripreso senza veli. Nelle foto circolate finora ci sono pure ragazze in topless o in atteggiamenti discinti ed è difficile prevedere che cosa potrebbe accadere se finissero su qualche quotidiano o rotocalco. Di qui la scelta di muoversi sul doppio binario — Authority e procura di Roma — con un obiettivo preciso: impedire che qualcuno possa utilizzare gli scatti. Il provvedimento di sequestro trasforma infatti il materiale in «corpo di reato» e dunque chi lo usa può essere denunciato per ricettazione. Una misura che si applica in Italia, ma non all'estero dove sarebbero già state avviate trattative per la vendita del servizio. Immagini divenute preziose perché riguardano anche la festa di Capodanno e le vacanze natalizie offerte dal premier a numerose ragazze e in particolare a Noemi Letizia.

In realtà nell'archivio del fotografo di Olbia — diventato famoso due anni fa per aver «beccato» Berlusconi sempre a Villa Certosa in compagnia di cinque ragazze tra le quali spiccava Angela Sozio, la «rossa» del Grande Fratello — sono documentate moltissime occasioni mondane organizzate dal premier. Prova ne sia che il primo contatto per cedere foto al settimanale Panorama risale al dicembre scorso, quando il caso politico non era ancora esploso e soprattutto non si era a conoscenza della frequentazione di Berlusconi con la ragazza di Portici. Quali sono dunque le immagini che Zappadu offriva al settimanale di proprietà della famiglia del premier? Il direttore Maurizio Belpietro sostiene che riguardavano proprio la visita di Topolanek. «Io non le ho viste — chiarisce — anche perché non ero interessato, ma so che erano proprio quelle. Il giornalista Giacomo Amadori fu contattato da questo fotografo che conosce da tempo e mi ha informato, ma non se n'è fatto nulla. Non ho mai pagato questo tipo di servizi e in ogni caso non c'era niente che valesse la pena. Comunque, non avevo certo a disposizione un milione e mezzo di euro». In realtà dalla visita della delegazione ceca erano trascorsi sette mesi, altre scene erano state immortalate. Soprattutto durante l'estate. In una foto ripresa da lontano, ma che lascia intravedere perfettamente le figure, Berlusconi è nel patio di una delle residenza abitualmente riservate agli ospiti. Accanto ha una splendida ragazza bionda. Poco dietro si stagliano le figure di altre due bellezze mozzafiato. Una indossa un miniabito nero, l'amica ha anche lei un vestito nero. Sullo sfondo si intravede un uomo, ma non è possibile riconoscere il volto. Il premier guarda lontano e sorride.

E poi ci sono le immagini delle ragazze immortalate sotto la doccia. Una sequenza ne mostra due, bellissime, entrambe in topless che si rinfrescano sotto il getto dell'acqua. I corpi sono così vicini che sembra quasi si sovrappongano. È possibile che tra le decine di ospiti di Villa Certosa ci fosse qualcuno particolarmente interessante e proprio questo abbia spinto il fotografo ad offrire il servizio a Panorama. Certo è che, dopo il rifiuto incassato a dicembre, Zappadu ha avuto un nuovo contatto con Amadori. E questa volta ha potuto offrire un piatto davvero gustoso. Lui stesso ha raccontato che tra le bellezze ospiti per le vacanze di Natale ha potuto riprendere «una giovane che la dottoressa Mosca ha riconosciuto come Noemi e altre che a me sembravano minorenni». Tra le settanta foto offerte come test per l'eventuale acquisto, una ritrae una giovane bionda che passeggia nel parco mentre parla al telefonino e a poco distanza si nota un uomo che indossa un giaccone di tipo mimetico. Lei ha un cappotto rosso, i jeans e gli stivali. Sembra trattarsi di un periodo invernale. «La mail con la bozza di contratto — spiega Ghedini — è arrivata il 26 maggio. Allegate c'erano le 70 immagini, divise in due gruppi: quelle di Capodanno e quelle di maggio.
(Nella foto Zappadu con l'inviato Rai Pino Scaccia: 1992)


Lo stesso Zappadu ha detto che in questa situazione anche quelle di Topolanek erano tornate attuali. Non mi sembra ci fossero immagini di Noemi e in ogni caso i volti erano oscurati. Il prezzo indicato è un milione e mezzo di euro». I collaboratori del fotografo negano che fosse la reale richiesta. «E in ogni caso — ribadiscono — questa volta sono stati loro a cercare Antonello. Amadori ha chiamato e ha chiesto di visionare il materiale. Si sono ricordati di quanto era accaduto a dicembre e hanno voluto sapere che cosa avevamo. Ora hanno chiesto il sequestro, ma noi non abbiamo foto scattate all'interno di Villa Certosa e dunque in giro potrebbero esserci scatti fatti da altri». (FINE TESTO CORRIERE)



fonte : La Stampa -GUIDO RUOTOLO
31/5/2009 (7:24) -


COLLOQUIO CON ANTONELLO ZAPPADU
"Ma quale ricatto, è tutto in regola"



Parla il fotoreporter:
«Non ho mai trattato con il Cavaliere»
ROMA
In quei giorni, era il 3 dicembre scorso, mi trovavo a Rozzano, alla clinica Humanitas, per un intervento chirurgico. E trovandomi in quella situazione, chiamai Giacomo Amadori, mio amico, inviato di Panorama. Giacomo mi aiutò, come se fosse un fratello, una sorella, un parente. Naturalmente, in quegli incontri, parlavamo. Fu così che gli feci vedere una ventina di scatti, insomma tre, quattro servizi. Foto pixate, per non far riconoscere i volti». Sono le nove e passa di sera. Il cellulare di Antonello Zappadu torna a squillare. E risponde. Per tutta la mattinata, dopo aver appreso che era finito sul registro degli indagati della Procura di Roma, che i carabinieri lo cercavano per farsi consegnare le fotografie oggetto delle indagini, si era reso «irreperibile». Antonello Zappadu, fotografo di «frontiera» (qualcuno lo definisce «border-line»).

Memoria vivente della stagione drammatica dell’Anonima sequestri, amico di Grazianeddu Mesina. L’ultima volta che l’avevo incontrato mi raccontò che stava lavorando allo scoop della sua vita: andare in Colombia per tentare di fotografare e intervistare l’ostaggio in mano alle Farc, Ingrid Betancourt. Lui non era e non è un «paparazzo», è figlio d’arte, suo padre era giornalista Rai, è un fotografo giornalista che oggi si ritrova al centro delle polemiche e di una inchiesta giudiziaria per via degli scatti «rubati» a Villa Certosa e non solo. Dunque, a dicembre Zappadu mostra delle foto scattate nel maggio precedente al giornalista «amico» di Panorama. In quel pacchetto di foto c’era l’ex premier ceco Mirek Topolanek: «Questo lo sostiene il presidente Berlusconi. Io - sottolinea il fotografo - non ho mai saputo chi fosse quel signore». Dunque, a dicembre è lui che propone a Panorama tre, quattro servizi fotografici. Ma non se ne fa nulla. «Terminata la convalescenza rientrai in Sardegna - prosegue nel suo racconto Antonello Zappadu - e poi altri servizi, altri scatti, quelli di Natale. Sono poi partito per la Colombia, dove sono rimasto quattro mesi».

Arriviamo alla settimana che si sta concludendo. Mentre il fotografo sta trattando con diversi gruppi editoriali la vendita delle foto (si dice anche che stia trattando con una serie di tabloid inglesi del gruppo Murdoch), il 26 maggio, cioè martedì scorso, torna a farsi vivo Giacomo Amadori: «E’ lui che mi suggerisce di provare a vendere le foto al suo settimanale, Panorama. E’ vero - come dice il direttore di Gente - con loro, con il gruppo Hachette-Rusconi, non ho mai discusso del prezzo del servizio. Ed è anche vero che ho mandato via mail ad Amadori una quarantina, e non settanta come sostiene il legale di Berlusconi, di scatti. Tutti pixati, attento a non far riconoscere nessun soggetto presente nelle foto. Insomma, i volti erano nascosti. In chiaro, solo quello di Silvio Berlusconi, che compare però solo in poche fotografie. Ma insieme alla foto inviai anche quella bozza di contratto da proporre al gruppo Hachette, se avesse accettato di entrare nel merito della trattativa, nel quale solo in via teorica era fissato in un milione e mezzo di euro il prezzo delle foto. Ero consapevole che quella cifra era solo una base di partenza, pronto a scendere...».


Insomma, Zappadu respinge l’accusa di tentata truffa, intanto perché è stato Amadori a farsi vivo chiedendogli di proporre al suo giornale, Panorama, il servizio. Lui, in questi giorni, stava trattando con altri gruppi editoriali. E mastica amaro il fotografo, che respinge indignato l’accusa di essere il nuovo Corona che ricatta le vittime dei suoi scoop fotografici: «Quando mi ha chiamato Miti Simonetto, la segretaria di Berlusconi, ho capito che dovevo chiudere ogni contatto. Io pensavo di vendere le foto a Panorama. Non avrei mai trattato con Silvio Berlusconi». Sul contenuto dei suoi scatti, Zappadu non intende entrare nel merito. L’altra sera aveva confermato che nelle foto delle vacanze di Natale, «chi ha visto gli scatti ha riconosciuto Noemi Letizia». E che, a suo avviso, «diverse ragazze» immortalate «sembravano essere delle minorenni». Zappadu insiste sulla sua correttezza deontologica: «Non ho invaso una proprietà privata. Insomma, ho utilizzato gli strumenti professionali per fare i miei scatti sempre da fuori e mai dall’interno di Villa Certosa». Adesso, però, saranno i magistrati e gli investigatori a tentare di ricostruire la "verità."-fine testo La Stampa-

fonte: Il Giornale.it
"Così ho scoperto un bluff da un milione e mezzo di euro"
di Stefano Filippi

Maurizio Belpietro, direttore di «Panorama» e destinatario delle foto rubate nella villa in Costa Smeralda di Silvio Berlusconi, come è cominciata per voi questa storia?
«Un po’ di mesi fa si fece vivo questo fotografo che io non conosco e di cui non sapevo neppure il nome. Avvicinò Giacomo Amadori, giornalista di Panorama».
Come mai proprio Amadori?
«Si era avvalso della sua collaborazione quando era stato in Sardegna per alcune inchieste».
Quindi non è Amadori che chiama il fotografo, come ha detto l’avvocato di Zappadu.
«Ma come può chiamarlo Amadori? Solo il fotografo sa che ci sono gli scatti! Evidente che questo signore fa il primo passo».
E tu che fai?
«Io non compro mai foto da chi viene a proporle, o le commissiono o le prendo dalle agenzie. Non faccio queste cose degli scoop rubati, non mi interessano, non faccio gossip. Quelle immagini non le vedo e non le tratto. Faccenda chiusa».
Dopodiché...
«Qualche giorno fa torna Amadori e mi dice: guarda che questo qui sta cercando di piazzare ancora quel servizio, l’ho risentito, ci siamo incontrati, pare stia trattando per un milione e mezzo di euro, sembrerebbero interessati Gente e un tabloid inglese che pubblicherebbe il servizio a ridosso del G8. Monica Mosca (direttrice di Gente, ndr) è andata a Parigi per discuterne con il suo editore Hachette».
Questo riferisce Amadori.
«Ovviamente continuo a non essere interessato perché non è affare mio. L’unica cosa che mi limito a fare, siccome la richiesta è enorme, è segnalare agli avvocati di Berlusconi che qualcuno dice di avere fotografie che riguardano Villa Certosa».
Perché hai avvertito Ghedini?
«Secondo una sentenza della Cassazione per scattare foto in un luogo privato occorre il consenso del proprietario».
E Ghedini che fa?
«Mi chiama Mitì Simonetto (responsabile dell’immagine di Berlusconi, ndr) perché voleva parlare con il fotografo e io li metto in contatto. Quando vedono gli scatti, li ritengono rubati e a quel punto parte un esposto al Garante della riservatezza. Punto. Tutta la vicenda è estremamente semplice».
Quindi tu le foto non le hai viste.
«No».
E non sai dire quante sono.
«Non ne ho idea».
Più o meno sai che cosa si vede.
«Da quanto mi hanno raccontato, in alcune Berlusconi che scende dall’aereo presumibilmente a Olbia, poi molti scatti dell’interno della villa con il premier ceco e il suo seguito, accompagnatori e accompagnatrici».
Gente in costume, in topless?
«In una proprietà privata magari prendono il sole».
C’erano Noemi Letizia o le altre ragazze della festa di Capodanno?
«Ma no, da quello che so io non c’è niente di tutto ciò».
Avevano un valore giornalistico quegli scatti?
«Il fotografo dice che Hachette stava per firmare un contratto da un milione e mezzo di euro, in realtà Gente ha rifiutato. Monica Mosca mi ha chiamato raccontandomi che fin dall’inizio loro non erano interessati».
Scatti certamente rubati.
«L’avvocato Ghedini mi ha detto che le foto erano prese almeno a un chilometro e mezzo di distanza. Non sono un frequentatore di Villa Certosa, non so quanto grande sia».
Perché Zappadu si è fatto vivo con «Panorama»? All’«Espresso» avrebbero comprato subito il servizio.
«Mi pare evidente anche dal prezzo: voleva vendere le foto a uno che le togliesse dal mercato. Faccio questo mestiere da anni, non mi è mai capitato di vedere richieste così esagerate».
Forse Zappadu sperava che avreste fatto come «Oggi» che acquistò le foto di Sircana con il trans per tenerle nel cassetto. Immagini che tu pubblicasti da direttore del «Giornale».
«Ma io non ho comprato le foto di Sircana: le ho tratte dagli atti giudiziari».
Quindi lui cercava di piazzare il colpaccio.
«Cercava di fare il furbo. Ma, più che con noi, voleva entrare in contatto con Berlusconi. Sapeva che per un giornale è difficile spendere quella cifra. I fotografi conoscono i tariffari, compreso quello di Panorama».
E quant’è?
«Io posso autorizzare spese fino a 10mila euro; per somme superiori decide l’editore. Le foto di Sircana, tanto per dire, non le potrei mai comprare perché Oggi sborsò 100mila euro».
fine testo Il Giornale-











Prima notizia e apertura del Tg 3 Rai di ieri nel video qua sopra, ore 19.





AGENZIA AP COM

Procura di Roma: sequestrare le foto della festa di Berlusconi
05:15 - CRONACA- 31 MAG 2009
Indagato il reporter Antonello Zappadu
Roma, 31 mag. (Apcom) - Alcune centinaia di fotografie per documentare quanto avvenuto lo scorso Capodanno a Villa Certosa, in Sardegna, durante il party organizzato da Silvio Berlusconi, al quale avrebbero partecipato molte ragazze. E' questo il centro dell'indagine avviata dalla Procura di Roma e per la quale è stato disposto il sequestro degli scatti realizzati dal reporter Antonello Zappadu. L'attività investigativa disposta dal pm Simona Maisto e dal procuratore capo Giovanni Ferrara va incontro ad una denuncia depositata nei giorni scorsi dall'avvocato del premier, il parlamentare del Pdl Niccolò Ghedini. I carabinieri, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno ricevuto dallo stesso Zappadu la scheda digitale con in memoria gli scatti "incriminati". Il reporter risulta indagato per tentata truffa e violazione della privacy, rispetto alla realizzazione di quelle immagini e per la possibile commercializzazione. La trattativa, prima con Panorama e nel frattempo con il settimanale Gente, sarebbe durata alcune settimane, e di certo si sarebbe parlato di molti soldi per l'esclusiva del servizio. Per Zappadu non è una novità l'aver a che fare con Berlusconi e con quanto viene fatto all'interno della tenuta sarda del presidente del consiglio. Già nell'estate del 2007, Zappadu mise a segno lo scoop, che ritraeva il premier in compagnia di alcune ragazze, tra cui una ex partecipante al Grande fratello. Quelle foto fecero il giro del mondo e originarono la prima crisi con la signora Berlusconi, Veronica Lario. Ma tutto fu "risolto" dal punto di vista mediatico con la passeggiata nella piazzetta di Porto Rotondo. Per quella storia Zappadu fu indagato dalla procura di Tempio Pausania e raggiunto da un provvedimento del Garante della privacy, come lui stesso ha raccontato con una breve intervista su Youtube. Questa volta, con le foto della notte di San Silvesto '08, per Zappadu, la vicenda sarebbe potuta finire allo stesso modo, se di mezzo non ci fosse stato il caso sollevato da Noemi Letizia e le molte voci rispetto alle frequentazioni con minorenni, di cui aveva parlato proprio Lady Veronica. Parlando con le persone che conoscono Zappadu, e lo stimano come fotografo sempre sul campo, con una famiglia in Colombia e un padre di 92 anni combattivo e storico giornalista Rai, non si registrano dubbi. "Ne uscirà, perché non ha fatto niente di male. Solo il suo mestiere". Il messaggio viene ripetuto dal fratello Salvatore, ex sindacalista Cisl e ora impegnato in molte attività per la promozione dell'isola. Lo spiegano i vecchi colleghi di E-Polis, che fino a poco tempo fa erano nella redazione del quotidiano fondato da Nichy Grauso. Nelle foto realizzate da Zappadu, secondo alcuni, c'è forse la risposta che molti cercano in questi giorni e che riguarda la giovane modella Noemi Letizia. Sui possibili incontri clandestini, con minori, comunque, almeno la Procura di Roma, non indaga. Il capo dei pm, Ferrara, lo sottolinea, spiegando che dopo la ricezione di alcune mail anonime non è stata avviata alcuna indagine. Il dato certo, adesso, dal punto di vista di chi indaga, passa per quelle foto dello scorso Capodanno. E per le trattative di vendite di cui sono state oggetto. Dalle perquisizioni dei carabinieri, nella casa del padre Mario o del fratello Salvatore, non sono emersi elementi di rilievo. E da piazzale Clodio, al momento, non si esclude che nei prossimi giorni il fotoreporter possa essere ascoltato. Rispetto all'oggetto delle foto Ghedini, in una nota, spiega che ritraggono "situazioni di assoluta normalità e non vi erano affatto minorenni, salvo che non si vogliano ricomprendere fra questi i giovanissimi figli del primo ministro ceco, Topolanek e del suo seguito. E' gravissimo - aggiunge Ghedini - e sarà oggetto di autonome iniziative giudiziarie che lo Zappadu, dopo aver commesso plurimi reati per i quali già procede la procura di Roma, perduri in tali inaccettabili comportamenti".
(FINE TESTO AP COM)

sabato, maggio 30, 2009

Speciale Fuorionda 1
Tre denunce del Premier
contro Antonello Zappadu
BERLUSCONI ALL'ASSALTO
DEL FOTOGRAFO CHE LIBERO' FAROUK



Due denunce penali e una al Garante della Privacy. Silvio Berlusconi (per bocca e penna del suo legale-parlamentare Niccolò Ghedini) ha dichiarato guerra al fotografo sardo che nel 1992 diede una mano enorme a liberare il piccolo Farouk Kassam.E tra le foto sequestrate dalla Procura di Roma sarebbe finito anche il cantante Apicella mentre sbarca ad Olbia da un'aereo (militare) di stato, immortalato dalla scatto di un reporter sardo.
Il suo nome è Antonello Zappadu e secondo il premier avrebbe illecitamente realizzato anche i famosi scatti fotografici delle feste di Capodanno alla presenza di numerose ragazze (fra queste pare anche la neodiciottenne di Casoria, Noemi Letizia) a Villa Certosa, in Sardegna.



E per uno di questi procedimenti penali il più lontano nel tempo, sembra avviarsi la conclusione.




Sarà il Tribunale di Tempio infatti il prossimo giovedì undici giugno a decidere se rinviare o meno a giudizio il fotografo sardo Antonello Zappadu. Si tratta come detto di un vecchio procedimento per il quale il pm di Tempio Ezio Castaldi, ne ha già richiesto l'archiviazione perchè il fatto non sussiste.
Il fotografo sardo è accusato di violazione di domicilio (art. 614 e 615 bis cp.)
Parte offesa è il Premier Silvio Berlusconi domiciliato presso lo studio dell'avv.Ghedini.
I fatti sono quelli relativi alla pubblicazione delle foto avvenuta da parte del settimanale Oggi nel 2007.
A differenza di quanto riportato oggi da alcuni organi d'informazione al momento contro Zappadu non esiste alcuna condanna nè penale, nè civile.




E da questo pomeriggio sono in mano ai carabinieri di Cagliari le foto scattate lo scorso Capodanno a Villa Certosa, in Sardegna, durante la festa organizzata da Silvio Berlusconi, alla quale avrebbero partecipato decine di ragazze tra cui Noemi Letizia. A consegnarle spontaneamente ai militari nel pomeriggio è stato lo stesso fotografo Antonello Zappadu. Lo ha detto il fratello Tore, il quale ha riferito anche di una perquisizione dei carabinieri nella casa di Olbia dove Antonello Zappadu spesso risiede.


Questa mattina infatti le agenzie e i tg hanno parlato di un nuovo ulteriore procedimento contro Zappadu.Tentata truffa e violazione della privacy. Sarebbero questi i reati per cui risulterebbe indagato Antonello Zappadu, in seguito ad una nuova denuncia presentata dall'avvocato Niccolò Ghedini, che assiste il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi.


In un'intervista al Corriere on line uno dei legali di Zappadu Cristian Muzzetto ha fatto sapere questo pomeriggio che non risultano nuovi avvisi di garanzia rispetto a quelli della prima indagine.
Al centro della vicenda, che sta creando grande clamore nel mondo politico nazionale, una festa di Capodanno che si è svolta a Villa Certosa, in Sardegna, e che sarebbe stata ripresa e fissata in molti scatti da Zappadu. Per questo, il procuratore capo (Roma) Giovanni Ferrara e il pm Simona Maisto avrebbero disposto il sequestro delle immagini. L'accusa di tentata truffa farebbe riferimento a un'offerta che è stata fatta da Zappadu, tramite una mail, in cui propone l'acquisto degli scatti a Panorama per oltre un milione di euro, spiegando di essere già in trattative con il settimanale Gente.
Quanto alle foto, il sequestro era stato ordinato dal procuratore Giovanni Ferrara e dal pm Simona Maisto che hanno iscritto sul registro degli indagati, per violazione della privacy e tentata truffa, il fotografo Antonello Zappadu, autore delle foto e di un altro servizio relativo anche alla festa di Capodanno del 2008. Secondo quanto si è appreso, a denunciare Zappadu è stato Ghedini.

A proposito delle foto, Zappadu ha spiegato che "sono 200-300 e non 700, che è invece il numero più o meno degli scatti, molti dei quali poi cancellati", ha detto mentre si recava al comando provinciale dei carabinieri di Cagliari. Le foto, ha spiegato, si possono dividere in tre serie e ha sottolineato che in quelle per le quali il Pm ipotizza la violazione della privacy, i volti dei soggetti sono stati alterati per renderli irriconoscibili.

"La prima serie, su cui mi sembra di capire si accentra l'inchiesta, riguardano Villa Certosa e i volti di tutte le persone, tranne quella del premier, sono stati alterati da pixel - ha detto Zappadu - Tra queste immagini vi sono alcune che ritraggono presenze che, a me, sono parse di minorenni. E a maggior ragione le ho rese irriconoscibili proprio per rispettare le norme sulla privacy e il codice di tutela dei minori".

"La seconda serie - ha proseguito - attiene a immagini scattate all'aeroporto Costa Smeralda, cioè in luogo pubblico e quindi senza alcuna violazione delle privacy. Sono foto di persone, ospiti del presidente del Consiglio, che scendono da aerei dell'aeronautica militare, tra di essi c'è il cantante Apicella. Si tratta di arrivi, negli ultimi due anni, quasi settimanali, con sbarco il venerdì sera o sabato mattina e partenza lunedì".

"L'ultima serie riguarda foto scattate nella zona di un residence, il Country di Porto Rotondo, e ritrae - ha concluso Zappadu - diverse ospiti di Berlusconi, alcune in bikini e topless. Anche in questo caso sono ricorso al pixel per cancellare i visi e renderle irriconoscibili".

In precedenza al Corriere della Sera, il fotografo aveva detto che alcuni scatti erano stati fatti durante la vacanza dell'allora primo ministro della Repubblica Ceca, Mirek Topolanek e dalla sua delegazione, a Villa Certosa, nel 2008; altre che invece documentano eventi mondani che si sono svolti nella tenuta di Porto Rotondo. All'attenzione dei magistrati, una mail nella quale Zappadu, proponendo l'acquisto delle foto a Panorama per un milione e mezzo di euro, avrebbe spiegato al settimanale che c'era un'altra proposta di acquistare il servizio da parte del settimanale Gente, circostanza falsa secondo i primi accertamenti e che motiverebbe l'accusa di tentata truffa.
Particolarmente attivo nelle dichiarazion alla stampa oggi Niccolò Ghedini.
"Mi pare una cosa molto giusta". Cosi' l'avvocato del premier Niccolo' Ghedini in mattinata ha commentato all'ADNKRONOS la notizia che la procura di Roma ha disposto il sequestro delle fotografie scattate dal fotografo Antonello Zappadu lo scorso Capodanno all'interno di Villa Certosa, residenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il sequestro e' avvenuto in seguito alla denuncia presentata dallo stesso Ghedini.
"Le dichiarazioni del fotografo Zappadu sono destituite di ogni fondamento": lo ha detto Nicolò Ghedini, avvocato del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel pomeriggio annunciando "iniziative giudiziarie". "Le immagini - afferma Ghedini - ritraggono situazioni di normalità e non vi erano affatto minorenni". Il reporter aveva detto che negli scatti i volti erano alterati per non essere riconoscibili. "Comportamento inaccettabile", ha concluso Ghedini.
In serata sono intervenuti anche alcuni parlamentari del PD.
"Quali sono le leggi che regolano l'utilizzo dei voli di stato? Esistono norme che ne dispongono l'utilizzo per spostamenti privati?", chiedono i senatori sardi del Pd Francesco Sanna e Paolo Nerozzi annunciando la presentazione di un'interrogazione al presidente del Consiglio "sull'utilizzo, testimoniato da alcune delle foto sequestrate dalla procura di Roma, - dicono i senatori - di un volo della Presidenza del Consiglio da parte del cantante Apicella per raggiungere villa Certosa".
"Sulla base di quali leggi e di quali norme la Procura di Roma ha deciso di effettuare il sequestro anche delle fotografie fatte in luoghi pubblici dal fotografo Antonello Zappadu?", incalzano altri due senatori del Pd, Albertina Soliani e Roberto Di Giovan Paolo, annunciando una interrogazione parlamentare al governo sulla vicenda del sequestro delle immagini. Rincara la dose Paolo Gentiloni: "Da sempre si cerca di trovare un equilibrio tra diritto di cronaca e tutela della privacy. In questo caso, tuttavia, nei confronti di un cronista sembra essersi scatenata una vera e propria caccia all'uomo. "Più che assistere ad un caso di tutela della privacy pare di trovarsi piuttosto di fronte all'introduzione del delitto di lesa maestà".

Sempre della vicenda si occupa dal 2007 il Garante della Privacy, il procedimento è ancora aperto :




Tre giorni fa il Premier ha presentato al Garante un nuovo esposto di quattro pagine contro Zappadu che a sua volta ha replicato con una dettagliata memoria.


Entrambi i documenti, tratti dal Corriere di oggi, potete leggerli qui nel mio sito:


Zappadu ha un'ottima reputazione professionale in Sardegna.



Già collaboratore dell' Ap (ASSOCIATED PRESS), del quotiodiano "L'UNIONE SARDA" e dell'ANSA è figlio dell'ex corrispondente della Rai da Olbia Mariso Zappadu - da molti nell'isola è considerato colui che, insieme a Graziano Mesina, ha condotto alla liberazione di Farouk Kassam. Farouk venne sequestrato all'età di sette anni dalla villa dei genitori a Porto Cervo, Costa Smeralda. Il sequestro organizzato e portato a termine dal bandito sardo Matteo Boe, il 15 gennaio 1992, è stato uno dei più lunghi e cruenti della triste storia dei rapimenti in Sardegna.
On line numerose le pagine a lui dedicate. Nel video qua sopra un'intervista ad Antonello Zappadu del 2007, da youtube realizzata dall'utente PIXEL1mariopischedda

Completo il ritratto che ne fa sul web il giornalista Andrea Frigo http://www.zappadu.com/argo/costa1.htm



Grandi apprezzamento dal giornalista Rai Tg 1 Pino Scaccia

http://dossierscaccia.splinder.com/post/11837665/Antonello+Zappadu

Interessante pure il ritratto fatto dal giornalista dell'Unione Sarda Giorgio Pisano
http://www.zappadu.com/argo/due.htm

Il sito ufficiale di Antonello Zappadu (in fase di ristrutturazione) è http://www.zappadu.com/



Silvia Vada si confessa
LA "GRANATA" DI STUDIO APERTO
a chi mi odia...un bel telecomando !


(Non fatevi ingannare dal montaggio di questa clip esclusiva. Per trovare una Silvia non muta ho dovuto vagliare ore e ore di fuorionda suoi...)

“Se fossi nato maschio e calciatore..avrei giocato in difesa ..un bel terzino marcatore e picchiatore.
Il calcio e’ la mia passione. Il Toro la mia fede. Lo stadio, i gol, i cori, la leggenda del grande Torino, la rivalità, gli obiettivi da raggiungere, la competizione , il saper perdere , il rispetto dell avversario ….sono tutti elementi che fanno parte del mio modo di essere. “
E’ un ritratto insolito, quantomeno diverso da quello che ci si potrebbe aspettare, quello che emerge da questa intervista-confessione di Silvia Vada, una delle più amate (e come lei sa bene) odiate telegiornaliste di Studio Aperto il Tg di Italia Uno. Tifosissima dunque, scoppiettante, esuberante nelle sue risposte.
“Gioco al fantacalcio ( quest anno e’ andata male e sono arrivata ultima) –ci racconta con passione Silvia- e nella mia formazione non sono mai stati inseriti giocatori della Juventus..dal prossimo anno scarterò anche quelli del Genoa! ".
Per Silvia Vada questo Blog sui Fuorionda- ci ha detto sempre in questa intervista- rende più umani i giornalisti.

1) Raccontaci le tappe della tua carriera giornalistica sino ad arrivare a Studio Aperto.
LA MIA STORIA NASCE PER CASO MOLTISSIMI ANNI FA. VENNI
NOTATA DALL'ALLORA DIRETTORE RAISPORT GIANNI VASINO MENTRE TRADUCEVO DAL PORTOGHESE ALL'ITALIANO L'INTERVISTA DI LEO JUNIOR.
DISSE DI ESSERE STATO COLPITO DALLA MIA SIMPATIA. DOPO UN PRIMO CONTRATTO PASSAI A MEDIASET ALLORA FINIVEST.
NEL 1994 PAOLO LIGUORI MI VOLLE ALLA CRONACA.


2) Come abbiamo scritto sul nostro Blog Silvia Vada è una giornalista da record: super presente on line con oltre 100 mila pagine che ti citano. Odiatissima e amatissima dunque. Dai siti più volgari ( di insulti) a quelli che parlano della tua morte, alle offese varie, ma c'è anche a chi ti vuole molto bene. Che effetto ti fa tutto questo clamore ?

SONO CONSAPEVOLE DI ESSERE COME IL PEPERONCINO. CHI LO AMA E CHI LO ODIA.
A CHI MI ODIA CONSIGLIO UN BEL TELECOMANDO. A CHI MI AMA DICO CHE CI HA VISTO GIUSTO. HO CERTAMENTE UN CARATTERE CHE NON VUOLE FARSI METTERE I PIEDI IN TESTA DA NESSUNO., MA SONO ........BUONA .....MI HAI CHIESTO DI ESSERE SINCERA E ANCORA UNA VOLTA CERCHERO DI ESSERLO SAPENDO DI RISULTARE SUPERBA. SONO BUONA.....SI!!!
HO UN GRANDE CUORE, AMO E MI LASCIO AMARE.

4) Parliamo anche dell'ultimo caso che ti ha visto passare anche su Striscia La Notizia, quello del matrimonio in Abruzzo, dove hai difeso il tuo diritto di cronaca fino a scontrarti con uno sposo non molto educato. Raccontaci l'episodio.
PRECISO CHE L'INTEMPERANTE SPOSO NON CE L'AVEVA CON ME DIRETTAMENTE, MA CON TUTTA LA NS. CATEGORIA. NON CI STO ! CREDO PROFONDAMENTE IN TUTTO QUELLO CHE FACCIO E NEL VALORE DELL'INFORMAZIONE QUALSIASI SIA LA NOTIZIA. IN QUELLA CIRCOSTANZA PRECISA SONO SICURA CHE IL LAVORO DI MOLTI NS. COLLEGHI SIA STATO FONDAMENTALE PER LA SENSIBILIZZAZIONE DI TUTTI SULLA GRAVITA' DELLA TRAGEDIA.

5) La notizia che ti ha più emozionato dei tuoi servizi e/o collegamenti?
LA RETROCESSIONE DELLA JUVE IN SERIE B.
6)Cosa pensi di questo Blog?
Cosa penso del tuo blog? …….ma chi te lo fa fare? Perche’ lo fai? Chi ti da’ le immagini? Quanto tempi dedichi al blog? E’ un hobby o un lavoro? In ultimo….. grazie di esistere. Rendi piu’ “umano” ciascuno di noi . A parte quelli piu’ maleducati…….noi giornalisti siamo sottoposti a stress non indifferenti . E’ come battere un rigore decisivo all ultimo minuto nella finale di champions. A volte possono saltare i nervi e tu con il tuo “fuori onda” hai la possibilita’ di mostrare la tensione di quei momenti.

N.D.R.Ho volutamente lasciato in stampatello, così come le ha scritte le risposte di Silvia.

Grazie a Silvia per la sua disponibilità.

venerdì, maggio 29, 2009

Il premier parla ancora di "eversione" dei giudici
"CON LE SENTENZE SI VUOLE SOSTITUIRE
CHI E' STATO ELETTO DAL POPOLO"

Nuovo attacco di Silvio Berlusconi alla Magistratura oggi a Coppito (video qui sopra).

Sempre grazie a Fuorionda News puoi ascoltare anche 4 minuti (la parte finale integrale) della conferenza stampa di Berlusconi oggi a Coppito a questo link

http://www.youtube.com/watch?v=U4JsLl4dLc0

Presidenti a confronto
BERLUSCONI E CLINTON
politici e donne



"Mai avuto rapporti piccanti" lo ha detto ieri il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (il video è di Sky Tg 24)aggiungendo «Ho risposto, da subito, alla sola domanda se avessi mai avuto 'rapporti piccanti'. E ho risposto: "assolutamente no". Ci ho messo anche il del giuramento sui miei figli». Queste le parole di Silvio Berlusconi durante la firma di un protocollo per l'Abruzzo a palazzo Chigi riguardo alla sua relazione con Noemi Letizia.

Parole che ricordano quelle di un altro presidente, Bill Clinton per una sua relazione nel 1995 con una psicologa statunitenseMonica Lewinsky diventata famosa grazie ad una relazione sessuale con il numero uno degli Stati Uniti .
La relazione, che fu celebre soprattutto per gli incontri erotici nella stanza ovale della Casa Bianca, poi definita satiricamente stanza orale giacché, secondo quanto fu dichiarato, questi incontri ebbero carattere di mero sesso orale, senza rapporti sessuali completi, iniziò quando la Lewinsky lavorava al dipartimento interno della Casa Bianca. Lo scandalo, giornalisticamente noto come "Sexgate", ha influenzato molto la seconda Presidenza di Clinton, in particolare costringendo quest'ultimo a subire un lungo procedimento giudiziario per le accuse di spergiuro seguite alle sue dichiarazioni in merito alla vicenda ed ha reso la Lewinsky famosa.

Eco anche in Spagna.

con l'intervista di Videolina, trasmessa dalla RAI
ITALIA DEI VALORI CI FA LO SPOT



Italia dei Valori, il partito di Antonio Di Pietro torna ironicamente sulle dure polemiche dei giorni scorsi sull'intervista (elettorale) di Videolina (televisione sarda) a Silvio Berlusconi-candidato alle prossime elezioni , registrata nel suo studio (con tanto di maxi simbolo) e non in un comizio o spazio elettorale.


Le immagini della tv privata erano state trasmesse all'interno di due servizi della tv pubblica: Tg 1 e Tg 3, dove si dava conto di un'altra intervista (stavolta non legata alle elezioni) concessa alla nota CNN di Atlanta.


Intervista quest'ultima concessa da Berlusconi evidentemente nella veste non di candidato alle elezioni europee, ma in quella istituzionale di Presidente del Consiglio. In questo colloquio lo studio del presidente si presentava spoglio da simboli elettorali. Da evidenziare che le due interviste si svolte-lo ha dichiarato il direttore di Videolina Bepi Anziani al Corriere on line- una dopo l'altra: prima quella della tv americana e poi quella sarda.


Nella clip di IDV, intitolata "Tutte le tv del Presidente ", la vedete qua sopra, viene anche citato uno stralcio testuale ed ufficiale della dichiarazione dei due direttori dei TG della RAI Andrea Giubilo (è lui il facente funzioni in attesa dell'arrivo di Augusto Minzolini ) e Antonio Di Bella.
"Il Tg1 e il Tg3 - scrivono i due direttori - hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all’emittente sarda Videolina. "

Nello stesso comunicato la Rai e anche qualche altro commentatore, sosteneva che simboli e bandiere apparirebbero sempre nei Tg durante i servizi con interviste di candidati durante la la campagna elettorale.E dunque si farebbe così per tutti, come per i servizi contestati e la parità di condizioni verrebbe rispettata. Una circostanza questa però che, come precisava l'autorevole sito di "You Reporter" (http://www.youreporter.it/) viene di fatto vanificata nel caso del candidato Berlusconi.

"Da sapere che quando si va intervistare Berlusconi ad Arcore o a Palazzo Grazioli, come in questo caso, l'intervista NON può essere fatta dal giornalista con la telecamera della sua emittente.
Berlusconi accetta di farsi intervistare solo con le telecamera del suo staff. Da sempre. Sin da quando è entrato in politica. I giornalisti italiani polemizzarono inizialmente, ora non più.

In questo caso le immagini dell'intervista a Berlusconi non solo erano girate con la telecamera di proprietà di Berlusconi, ma c'era anche il logo.

Non è un dettaglio da poco. Perché se qualcosa va storto nell'intervista o di non gradimento del Presidente del Consiglio, la cassetta ce l'ha Berlusconi, non il giornalista.
"

Ma non più tardi di una settimana fa -quasi profeticamente- era stata proprio la Commissione Servizi e Prodotti dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabro'- in comunicato ufficiale ad affermare che



" alla luce dei dati sul monitoraggio dell'ultimo periodo, perdurando uno squilibrio informativo tra tutte le liste che si sono presentate alle elezioni e una sovraesposizione del Governo, ha adottato un atto di diffida generale nei confronti di tutte e emittenti affinche' procedano all'immediato riequilibrio'' .
E sicuramente possiamo affermare, senza ombra di smentita, che quanto avvenuto in Rai, non può certo essere definito il richiesto"riequilibrio".
Lo spot è tratto dal canale you tube di Italia dei Valori :

http://www.youtube.com/user/IDVstaff




giovedì, maggio 28, 2009

fischi al Premier che quasi nessuno
ha mandato in onda
"SONO IL CAMPIONE DEGLI IMPUTATI"
Berlusconi integrale solo su Fuorionda News


"Io sono il campione degli imputati"
"
Sto pensando a tutta una serie di provvedimenti per arrivare al giusto processo".
"L'immunità era una condizione per governare" " O si governa il paese o uno fa le riunioni con gli avvocati
".

Sono queste alcune delle dichiarazioni dell'intervento del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi tenuto oggi all'Assemblea della Confesercenti a Roma.
Nel video, che qui (e solo qui) potete ascoltare senza tagli e senza montaggio tutto l'attacco del premier alla Magistratura e anche le contestazioni.

Qualche fischio e contestazione c'è stata , come pure gli applausi. Fuorionda News riporta la realtà, piaccia o non piaccia non ci interessa.

E che un minimo di fastidio ci sia stato per il Premier lo dimostra il suo battibecco con chi fischiava, "adesso i giornali diranno che sono stato contestato..." E poi Berlusconi stesso urla: "Non me ne importa niente di essere contestato" . Ricordiamo anche, per una corretta valutazione dei fatti, il contesto dove si sono svolti, ovvero l'Assemblea Nazionale Elettiva di Confesercenti (Associazione dei Commercianti) . Oggettivamente da sempre ritenuta elettoralmente il serbatoio principale dei voti del centrodestra.

Ognuno poi , come sempre su Fuorionda News, si fa liberamente l'opinione che vuole, noi come sempre registriamo i fatti: tutti e senza censura.

E per la cronaca registriamo anche che:

di questi fischi odierni, dei Tg Rai che son riuscito a vedere , ne hanno parlato TG 1 delle 13.30(poco)senza mai farli sentire e TG 3 delle 14.20(molto), facendoli sentire in parte, tra quelli Mediaset non ne ha parlato per nulla (come se non ci fossero mai stati) il TG 5 delle 13 e 17.55. Il Tg 5 delle 20, ha fatto sentire in parte i fischi, ma non ne ha parlato nel testo.

Chi avesse altre informazioni su altri tg le posti. Ma torniamo a questa mattina.

Nel suo intervento Berlusconi cita indirettamente anche la giornalista dell'Unità Claudia Fusani con la quale aveva avuto un durissimo scontro in una conferenza stampa nei giorni scorsi, rea di aver posto una domanda scomoda.
"Qualcuno dice a me -ha ricordato il numero uno di Palazzo Chigi- di farmi processare".

Ripetuto anche il riferimento alla presunta "aggressione delle toghe rosse".

DURATA DEL VIDEO 8 MINUTI E 13 SECONDI

Gran parte di questo mio video è inedita e non è andata in onda su nessun telegiornale.

Questo video è di FUORIONDA NEWS DI ANDREA ATZORI
http://andreaatzori.blogspot.com/
L'informazione diretta, senza tagli e senza censure. Sempre e comunque.

mercoledì, maggio 27, 2009

sette minuti senza simbolo PDL
NON E' LA RAI !
intervista CNN in italiano al Premier

In lingua originale, italiano, senza alcun logo di partito, in versione integrale di sette minuti.Questa l'intervista di Paula Newton della CNN a Silvio Berlusconi.
"Si è preda di un giornalismo ignobile "questa una delle dichiarazioni del premier." e ancora : "La mia è una vita difficile..."

Intervista a Nicola Veschi di Sky Tg 24
FUORIONDA?
"CHI SI OFFENDE E' COLTO NEL VIVO"
ama la radio e odia il protagonismo


(In questa clip Nicola Veschi in fuorionda, anche in precollegamento oggi, giorno della finale di Champions a Roma)
"Divertente, un modo per dare un’immagine meno ingessata dei giornalisti tv. Chi si offende, chi crede che i fuorionda non possano essere pubblicati/diffusi secondo me sbaglia… e forse è colto nel vivo. Chi è del mestiere conosce benissimo questo blog, se vuole evitare situazioni imbarazzanti sa che può farlo. "


Così Nicola Veschi, uno dei volti noti di Sky Tg 24 (grande dimestichezza con i collegamenti live), su questo Blog.


Sono numerosi i fuorionda che lo vedono protagonista(alcuni molti divertenti) pubblicati su queste pagine nell'ultimo anno .

In questa intervista Nicola si racconta a partire dalla sua prima esperienza in tv negli States.
Correva l’anno 1992… sembra un secolo fa… ero negli Stati Uniti come exchange student, ospite di una famiglia americana (sante persone!). Tra le materie che scelsi di seguire (negli Usa le scuole superiori funzionano con un modello analogo a quello nostro universitario: per diplomarti devi raggiungere un certo numero di crediti per distribuiti nelle varie aree didattiche) misi anche tecnologia delle comunicazioni, un po’ la nostra scienza delle comunicazioni. Tramite il mio insegnante entrai in contatto con Cable8, l’emittente locale via cavo, e iniziai a lavorare. Riprese, montaggio, regia… facevo un po’ di tutto. Soprattutto imparavo. Fui anche uno dei promotori e realizzatori di un nuovo contenitore settimanale di informazione che veniva trasmesso nelle scuole della zona, con informazioni, curiosità, sport e spettacolo. Mi divertii veramente tanto in quel periodo. Per me era un sogno che si realizzava: immaginate un 17enne che va bussare alla porta di una tv locale e chiede di poter lavorare. Senza conoscere nessuno (e in quel caso non essendo nemmeno madrelingua!). Fu un anno molto bello e lì ho imparato i primi trucchi del mestiere.

2) Prima intervista, un grande del cinema: Leonardo Di Caprio. In quel momento tremavi?
Ero emozionato, sì, ma non perché avevo davanti l’idolo delle ragazzine (era l’epoca di “Titanic”). Pensavo a come avrei scritto il servizio, a cosa si aspettasse da me il direttore (che praticamente non conoscevo). Mi era stata data una buona opportunità e avevo paura di bruciarla. Un’occasione capitata anche per caso, ad una festa. Una persona mi disse “tu che parli bene inglese, perché non fai quest’intervista? Te la senti?”. Credo che non mi sarei tirato in dietro nemmeno se mi avessero proposto di intervistare un attore cinese in cinese! Fu molto divertente… e alla fine il pezzo piacque (ma lo dovetti riscrivere tre volte!!).

3) Il tuo primo amore è stato la radio. Proviamo a confrontare i due media: radio e tv. Pregi e difetti.
La radio è magica, intendo la radio parlata: quella che ascolti per tenerti compagnia, per imparare, per viaggiare con la mente. Molti colleghi ritengono i giornalisti radiofonici quelli meno fortunati. Io ho imparato che per scrivere un servizio in radio (dove hai al massimo 60 secondi a disposizione) devi avere una capacità di raccontare eccezionale. Ogni parola ha un peso fondamentale, la scelta delle cose da dire è sostanziale. Nei giornali puoi permetterti di usare giri di parole, in radio no. E poi c’è la voce: che deve narrare, far capire, descrivere. Certe voci in radio dovrebbero non smettere mai di parlare, di suonare. Ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni veri professionisti che mi hanno insegnato che non basta leggere un pezzo. La tv… la tv invece è spettacolo. Ogni tanto rimpiango la radio perché senza immagini è inutile scrivere un servizio per il tg. Però è anche vero che raccontare un fatto per immagini dà emozioni forti, soprattutto permette di capire meglio. Fare raccontare le storie direttamente alle persone, vedendo i loro sguardi, come sono vestite… è per questo che credo che sia lo strumento comunicativo più completo. Peccato che oggi l’informazione sia troppo spesso macchiata di protagonismo da parte di chi la fa. Scomparire dietro a una notizia (che banalità) è difficile… e poco appagante. Ma è quello che a me piace fare. Vedere le immagini di un torrente straripato, carico di fango, che sta allagando un intero paese (mi è capitato ad ottobre 2008, nel cagliaritano), fare sentire il rumore, oppure vedere un anziano aggirarsi tra i mattoni e i sassi di Onna distrutta dal terremoto del 6 aprile e lasciare tutto così in un pezzo, senza commento… beh il giornale non può farlo, la radio te lo può descrivere. Ma la tv te lo fa vedere e se fatta bene è un eccezionale mezzo educativo.
4) Capitolo Fuorionda. Sei molto presente nel mio Blog. Che effetto ti fa rivederti on line?
Dico che devo imparare a contare fino a 10, tacere di più. In generale non sono mai soddisfatto del tutto di quel che faccio… ma forse è perché anche se lavoro in tv non amo particolarmente l’aspetto protagonistico (l’apparire) della televisione. Il blog è divertente, è anche un modo per dare un’immagine meno ingessata dei giornalisti tv e –decisamente- più vicina alla realtà. In fin dei conti il più delle volte (e i filmati lo dimostrano) fino a pochi secondi prima di andare in onda ci comportiamo un po’ tutti in modo diverso. Anche questa è professionalità, no? Cambiare registro. Chi si offende, chi crede che i fuorionda non possano essere pubblicati/diffusi secondo me sbaglia… e forse è colto nel vivo. Eppoi, ormai chi è del mestiere conosce benissimo questo blog, sa di essere sotto osservazione, se vuole evitare situazioni imbarazzanti sa che può farlo.


(Un giornalista...in ginocchio)

5) Ti vedremo mai in conduzione Tg o di un programma?
Non credo, non mi interessa particolarmente leggere il telegiornale. Magari quando avrò 50 anni… sono innamorato del mestiere (della strada si dice). Azzardo a dire che sono quasi due mestieri diversi (condurre e raccontare storie) ma con la stessa, medesima importanza (condurre un tg, soprattutto un tg come quello di Sky non è affatto facile). Io sono veramente contento di quello che faccio. Ogni volta che seguo una storia, che esco dalla redazione e vivo a contatto con i protagonisti dei fatti che devo raccontare imparo qualcosa. Non avrei potuto fare scelta migliore nella vita (anche se è tosta).


Grazie a Nicola per la disponibilità.


nelle elezioni sarde di febbraio
VIDEOLINA E LA PAR CONDICIO
richiamo dell'Autorità anche sulle inquadrature


Come ho avuto modo di precisare anche in un'intervista radiofonica, Videolina (emittente locale sarda protagonista della discussa intervista a Berlusconi girata alla Rai) non è e non è mai stata di proprietà di Berlusconi. L'imprecisione era stata di un senatore dell'IDV ieri in una dichiarazione alla stampa. Come riporta Wikipedia il suo editore si chiama Sergio Zuncheddu.Un immobiliarista di Burcei, maggior azionista de l'Unione Editoriale S.p.A., la quale controlla il quotidiano l'Unione Sarda (primo quotidiano dell'isola), le reti private locali Videolina appunto e TCS. È fondatore del quotidiano nazionale il Foglio diretto da Giuliano Ferrara.Vero è che la linea editoriale dell'emittente non ha mai nascosto le sue preferenze verso il centrodestra. Durissimi e pubblici sono stati gli aperti scontri con l'ex governatore della Sardegna Renato Soru. Nella campagna elettorale delle ultime regionali (15-16 febbraio scorso), che si sono svolte in un turno anticipato, l'emittente ha subito un richiamo in merito alla par condicio.

E' possibile scaricare da questo link sotto (anche in formato pdf) il richiamo dell'Autorità per le Garanzie delle comunicazione
attraverso il Co.Re.Rat. - Comitato regionale sardo per il servizio radiotelevisivo
http://www.agcom.it/default.aspx?message=viewdocument&DocID=2847


che porta la data dell' 11 febbraio 2009.
Questo è il dispositivo (parte finale) della delibera.
1. La società Videolina S.p.a., esercente l’emittente per la radiodiffusione televisiva in ambito locale “Videolina”, con sede in Cagliari, Viale Marconi, n. 185 - c.a.p. 09131 è richiamata ad assicurare nella programmazione dei propri notiziari il rispetto dei principi di tutela del pluralismo, della completezza e correttezza dell’informazione, dell’imparzialità, della obiettività, della parità di trattamento tra le diverse forze politiche, evitando di determinare, anche indirettamente, mediante inquadrature che ripetutamente evochino, in altri contesti, la campagna elettorale in corso, situazioni di vantaggio a favore di una forza politica rispetto ad un’altra, nonché a garantire il pieno riequilibrio dell’informazione sui temi oggetto della campagna elettorale e la più ampia ed equilibrata presenza e possibilità di espressione ai soggetti politici in competizione qualora nei programmi di informazione assuma carattere rilevante l’esposizione di opinioni o valutazioni politico-elettorali legati alla campagna elettorale.


Qui trovate il comunicato stampa del 12/2/2009
http://www.agcom.it/default.aspx?message=viewdocument&DocID=2765
-Atto di richiamo Agcom per Videolina

A lamentarsi di Videolina era stato, Gianmario Demuro, costituzionalista, candidato di centro sinistra nel listino della coalizione “Sardegna che cambia” di Renato Soru. Questo il suo commento.
martedì 10 febbraio 2009 - ore 10:44
“La pronuncia del Corerat rappresenta un contributo essenziale nel riequilibrio dell’informazione in questa campagna elettorale e sana, seppur a pochi giorni dal voto, una situazione di palese sbilanciamento sinora in favore del candidato del Pdl Ugo Cappellacci».

Sulle conclusioni del Corerat a proposito del ricorso presentato dal prof. Gianmario Demuro, Videolina a sua volta aveva diffuso anche lei una nota nella quale evidenziava, con una certa soddisfazione evidentemente, di essere stata solo (dal suo punto di vista) richiamata e non sanzionata.
Per correttezza riportiamo integralmente anche la nota di Videolina.
Videolina non ha commesso alcuna violazione della par condicio. Nessuna sanzione è arrivata dal Corerat Regionale al termine dell'esame del procedimento promosso, con tre distinti ricorsi, dal costituzionalista Gianmario Demuro che aveva segnalato presunte irregolarità nella ripartizione degli spazi del telegiornale tra gli schieramenti del centrosinistra e centrodestra. Il Corerat, condividendo sul punto la difesa di Videolina, ha precisato che la partecipazione dei soggetti politici ai programmi di informazione non è regolata dal criterio della ripartizione matematicamente paritaria degli spazi attribuiti, ma dal criterio della parità di trattamento, che deve a sua volta essere contemperato con l'autonomia editoriale di ciascuna testata. La valutazione dei dati, prosegue il CORERAT, va infatti effettuata non tanto sulla base di una matematica verifica delle presenze dei soggetti politici con riferimento a ogni singola puntata o trasmissione, ma con riguardo all'area di informazione nel suo complesso, area comprensiva sia dei telegiornali, sia dei programmi di approfondimento”.
«Anche un iniziale “squilibrio informativo” - afferma il CORERAT richiamando una recente decisione dell'Autorità Garante delle Comunicazioni - ben può trovare autonomamente compensazione con riferimento ad un periodo immediatamente successivo. Dopo avere preso visione sia dei telegiornali che delle scalette dei telegiornali trasmessi da Videolina tra il 25 gennaio ed il 2 febbraio, il CORERAT non ha quindi accertato alcuna violazione e non ha perciò contestato a Videolina alcuna infrazione della legge sulla par condicio, limitandosi soltanto a sollecitare l'emittente affinché assicuri nella programmazione dei propri notiziari il rispetto dei principi di tutela del pluralismo, della completezza e correttezza dell'informazione, dell'imparzialità, della obiettività, della parità di trattamento tra le diverse forze politiche impegnate nella campagna elettorale
».

Intanto pochi lo sanno ma ricordiamo che è stato attivato un apposito numero (telefonico) verde (gratuito), che rilanciamo volentieri anche noi, per tutte le segnalazioni riguardanti presunte violazione della par condicio per questa campagna elettorale in corso


Lo fa sapere l'Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazione nel suo sito internet


http://www.agcom.it/



Tutti i cittadini possono ovviamente contribuire al rispetto della legge segnalando con precisione (data, ora, canale...) eventuali casi.

Le considerazioni di You Reporter-Roma
LE INTERVISTE FAI DA TE DI BERLUSCONI

Anche "You Reporter" (News from you) http://www.youreporter.it/
interviene sul caso delle interviste-spot al Premier con alcune osservazioni interessanti proprio sulle modalità di svolgimento delle stesse interviste televisive a Berlusconi che aiutano a capire diverse cose.Ve le ripropongo integrali.
Si è scatenata una forte polemica politica lanciata dall'Italia dei valori e inizialmente scoperta dal giornalista Andrea Atzori. Le immagini mostrate dai tg italiani avevano il logo del Pdl.
Quelle andate in onda sulla Cnn no.


Da sapere che quando si va intervistare Berlusconi ad Arcore o a Palazzo Grazioli, come in questo caso, l'intervista NON può essere fatta dal giornalista con la telecamera della sua emittente.

Berlusconi accetta di farsi intervistare solo con le telecamera del suo staff. Da sempre. Sin da quando è entrato in politica. I giornalisti italiani polemizzarono inizialmente, ora non più.

In questo caso le immagini dell'intervista a Berlusconi non solo erano girate con la telecamera di proprietà di Berlusconi, ma c'era anche il logo.

Non è un dettaglio da poco. Perché se qualcosa va storto nell'intervista o di non gradimento del Presidente del Consiglio, la cassetta ce l'ha Berlusconi, non il giornalista.

Non è stato così per la Cnn. Che ogni tanto mostra anche qualche controcampo, segno che probabilmente hanno accettato l'intervista ma solo avendo anche un'ulteriore telecamera di loro proprietà.

Il punto è che Tg1 e Tg3 hanno mostrato l'intervista fatta dalla Cnn alternata con alcune immagini girate da Videolina (emittente sarda), queste ultime con il logo del Pdl
.

testo integrale del 26 maggio 2009 da
http://www.youreporter.it/video_Sui_tg_italiani_logo_del_Pdl_sulla_Cnn_no_1

Caso Rai-Berlusconi
DI TUTTO DI PIU'
turbinio di dichiarazioni e articoli

Sulla vicenda in questo post vediamo una rassegna di dichiarazioni e di articoli integrali, raccolti dai siti di agenzie di stampa e quotidiani.

Rai/ Pdci: Sostituirà presto il suo logo con quello Pdl?
di Apcom
Immagini taroccate interviste Premier scempio di stampo coreano
Roma, 26 mag. (Apcom) - "Quando la Rai sostituirà il proprio logo con simbolo Pdl?" Lo chiede Jacopo Venier, responsabile comunicazione del Pdci, denunciando la presenza del logo Pdl nelle immagini trasmesse dai Tg Rai sull' intervista del Premier Silvio Berlusconi alla Cnn. "Quando - domanda - la Rai sostituirà il proprio logo con il simbolo del Pdl? Aver mandato in onda nell'edizione serale di ieri del Tg1 e del Tg3 una versione contraffatta di alcuni brani dell'intervista rilasciata da Berlusconi alla Cnn, al solo scopo di mostrare il simbolo elettorale del Pdl, dimostra la natura oramai squisitamente propagandistica di questo modo di fare informazione. Si parla tanto di Corea del Nord ma l'Italia oramai non è da meno nella compiacenza dei giornalisti, anche del servizio pubblico, nei confronti del capo. Se esiste ancora una funzione di vigilanza e garanzia intervenga immediatamente per colpire le responsabilità di questo scempio".


Rai/ Verro: Accuse ai Tg frutto di superficialità e leggerezza
di Apcom

"Clima politico avvelenato da dietrologie e sospetti"
Roma, 26 mag. (Apcom) - Non si spegne la polemica sull'intervista a Berlusconi messa in onda da Tg1 e Tg3 con il simbolo del Pdl sullo sfondo. "La leggerezza e la superficialità alla base delle accuse mosse nei confronti del servizio pubblico in questo periodo di campagna elettorale - dice Antonio Verro - consigliere di amministrazione della rai in quota Pdl - rappresentano un fatto di particolare gravità". Secondo Verro "dichiarazioni come quella dell'onorevole Pardi, rapidamente ed efficacemente smentite dai Direttori del Tg1 e del Tg3, sono il triste segno di un clima politico avvelenato da dietrologie e sospetti che alimenta il qualunquismo e allontana i cittadini dalle istituzioni. Occorre essere consapevoli - conclude - che, alla fine, ogni tentativo di delegittimare la credibilità del servizio pubblico è un colpo inferto al dibattito democratico

Berlusconi/ Pd: In barba a par condicio ha invaso tg nazionali
di Apcom
Losacco: Scorretti lui e le testate che si prestano al gioco
Roma, 26 mag. (Apcom) - "Strano modo di fare campagna elettorale quello di Berlusconi che in barba alla par condicio ha invaso i telegiornali nazionali, con veri e propri spot elettorali, sfruttando immagini in cui lui compare con a fianco il logo elettorale del suo partito. Immagini legittime, così come previsto dalla normativa vigente, solo per le reti televisive locali. Molto furbo, molto scorretto lui e i Tg nazionali che si prestano al gioco". Lo dichiara in una nota Alberto Losacco, responsabile campagne di comunicazione del Pd.


Il Giornale

Un’altra bufala griffata Italia dei livori. Che dura, peraltro, lo spazio di una smentita. La notizia sarebbe stata ghiotta. Passi per il Tg1, ma anche il Tg3, più noto come TeleKebul e perfino il suo direttore, l’integerrimo Antonio Di Bella in corsa per le prossime nomine Rai targate Pd, al soldo di Berlusconi. Tutti presi, giornalisti e direttori, a taroccare l’intervista del premier. L’ultima vedetta dipietrista a difesa della democrazia a rischio è Pancho Pardi, ex barricadero e oggi senatore e capogruppo dell’Idv i commissione Vigilanza Rai. «Il Tg1 delle 20 e il Tg3 delle 19 - attacca - hanno mandato in onda un servizio con immagini “taroccate” dell’intervista che la Cnn ha fatto al presidente Berlusconi. Compare infatti alla sinistra del premier il simbolo elettorale del Pdl, con la scritta “Berlusconi Presidente” che difficilmente si può credere sia stato inserito dal montaggio della rete televisiva americana». E, infatti, si difendono i direttori Andrea Giubilo e Antonio Di Bella, il logo non c’era. Ma non per questo le immagini erano «taroccate». «Il Tg1 e il Tg3 aggiungono - hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all’emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori». E allora? «Può aver tratto in inganno - spiegano i due direttori - il fatto che la location delle interviste fosse simile. Fatto sta che i due telegiornali non hanno taroccato nulla ed è grave il solo sospetto che il servizio pubblico possa modificare delle immagini. Nelle stesse edizioni comparivano simboli o bandiere elettorali alle spalle di esponenti politici di altri partiti». Soddisfatto Pardi? Macché. «Rimane l’idea di un “pataccone”, non so se consapevole. Di una falsificazione». Ma non basta. «Le immagini mandate in onda dalla Rai senza alcun vaglio sarebbero opera di una emittente locale sarda, Videolina, di proprietà di casa Berlusconi». Povero Pardi. Falso anche questo. «Videolina Spa - precisa una nota - fa parte del Gruppo Unione Editoriale al quale appartengono anche l’Unione Sarda e Radiolina, la cui proprietà è del dottor Sergio Zuncheddu, unico azionista». Senatore Pardi, bastava poco. Nel fotogramma si vede il simbolo. Ma anche la sua ombra. Difficile pensare a una manipolazione nella post produzione. A pensar male quelli dell’Idv, raramente c’azzeccano.


Corriere della Sera

MILANO - È l'Italia dei Valori, per bocca del senatore Francesco Pancho Pardi, a lanciare il sasso: «Il Tg1 delle 20 e il Tg3 delle 19 hanno mandato in onda un servizio con immagini taroccate dell'intervista che la Cnn ha fatto al presidente Berlusconi». Il caso solleva un nuovo polverone: sembra che qualcuno abbia aggiunto a destra del premier il logo del Pdl per le Europee (guarda il confronto). Ma la spiegazione arriva poco dopo: si tratta di due interviste diverse. Quella "incriminata" è stata rilasciata da Berlusconi all'emittente sarda Videolina («di proprietà di casa Berlusconi», attacca Pardi).
LA NOTA DEI DIRETTORI - In serata arriva la nota congiunta dei direttori del Tg1 Andrea Giubilo e del Tg3 Antonio Di Bella: «Nessuna immagine taroccata nei servizi su Berlusconi. Il Tg1 e il Tg3 hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da un'intervista alla Cnn e dichiarazioni da un’intervista all’emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori. Può aver tratto in inganno il fatto che la location delle interviste fosse simile. Fatto sta che i due telegiornali non hanno taroccato nulla ed è grave il solo sospetto che il servizio pubblico possa modificare delle immagini, tanto più in periodo elettorale».
«VIDEOLINA NON È DI BERLUSCONI» - Arriva anche la smentita sulla proprietà dell'emittente: «Quanto affermato dal senatore Pardi secondo il quale Videolina è un'emittente di proprietà di casa Berlusconi è totalmente falso - precisa in una nota la società editrice -. Videolina Spa fa parte del Gruppo Unione Editoriale al quale appartengono anche l'Unione Sarda e Radiolina, la cui proprietà è del dottor Sergio Zuncheddu, unico azionista».
PARDI: «VADO IN COMMISSIONE» - Ma Pardi (che parla di «grandioso spot elettorale») non molla e porta la vicenda all'attenzione della commissione di Vigilanza di cui è capogruppo per l'IdV. «Ho lanciato la questione nell'Ufficio di presidenza e mi riprometto di portarla anche in commissione. Giubilo e Di Bella hanno dato una risposta minimizzatrice, banalizzante, senza spiegare perché bisognava ricorrere a Videolina. Se uno ha le immagini Cnn perché fare un pezzo di servizio con quelle e poi utilizzare quelle di Videolina? Nonostante la loro replica, è rimasta l'idea di un "pataccone", non so se consapevole, di una falsificazione». L'Ufficio di presidenza della Vigilanza torna a riunirsi mercoledì presieduto in parte da Sergio Zavoli e in parte dal vicepresidente Giorgio Merlo. «Con Zavoli ne ho potuto parlare solo in maniera informale, poi ne ho parlato nella riunione - spiega Pardi - dove mi sono ripromesso anche di fare una precisa indicazione di audizioni, a partire dal Garante fino ai direttori di rete e dei Tg, sulla par condicio e su alcuni casi specifici come quello di Report». La denuncia dell'Idv trova sostenitori anche nel Pd (con Alberto Losacco: «Strano modo di fare campagna elettorale quello di Berlusconi che in barba alla par condicio ha invaso i telegiornali nazionali, con veri e propri spot elettorali») e nel Pdci (con Jacopo Venier: «Quando la Rai sostituirà il logo con il simbolo Pdl?»).
IL DIRETTORE DI VIDEOLINA - Infine il racconto del direttore di Videolina, Bepi Anziani: «Siamo entrati dopo la Cnn e abbiamo trovato una location "naturale" con il simbolo della Pdl incollato su una colonna trasparente posta accanto al presidente. In serata, gratuitamente, abbiamo dato le immagini ai tg nazionali». E rispondendo alle accuse di Pardi circa la proprietà della tv: «Forse Pardi è stato tratto in inganno dal fatto che Sergio Zuncheddu (proprietario dell'emittente sarda, ndr) è tra gli azionisti de Il Foglio».

IL TEMPO

Il Tg3, da sempre considerato vicino al centrosinistra, è diventato berlusconiano. Parola di Idv e Pd che si scagliano contro il telegiornale diretto da Antonio Di Bella (e contro il Tg1) per un presunto «taroccamento» dell'intervista rilasciata dal premier alla Cnn. «Nel servizio mandato in onda - denuncia il senatore Idv Pancho Pardi - compare alla sinistra del premier il simbolo elettorale del Pdl». E Alberto Losacco (Pd) sottoscrive: «Strano modo di fare campagna elettorale quello di Berlusconi che in barba alla par condicio ha invaso i telegiornali nazionali, con veri e propri spot elettorali». Immediata la replica dei direttori Andrea Giubilo e Di Bella: «Non c'era alcuna immagine taroccata nei servizi di Tg1 e Tg3 su Berlusconi. Il Tg1 e il Tg3 hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all'emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori .


L'UNITA'

Il Tg1 delle 20 e il Tg3 delle 19 di ieri rilanciano l'intervista a Silvio Berlusconi sulla Cnn, quella in cui il premier parla del caso Noemi («un boomerang per la sinistra»), dell'imminente voto, del rapporto con l'opposizione, di un prossimo incontro con Obama.

Ma sul video mandato in onda dal canale all news statunitense manca il simbolo del Pdl. E allora? Il telegiornale di Rai 1 e quello di Rai 3 mandano in onda le immagini registrate dalla telecamera di Videolina, emittente sarda vicina al centrodestra. La differenza è proprio nell'aggiunta del simbolo con la scritta «Berlusconi presidente» alle spalle del premier.

Per fare un lavoro più pulito viene aggiunta anche una bella ombra, lavorata ben bene per creare l'effetto giusto sulle pieghe della tenda.

Questa mattina si è accorto del "taroccamento" il senatore dell'Idv Francesco "Pancho" Pardi: «Questo grandioso spot elettorale deve essere chiarito al più presto: mi rivolgo quindi al presidente Zavoli e ai direttori delle testate giornalistiche per avere chiarimenti immediati sull'accaduto. Mi riservo infine un'interrogazione urgente al ministro competente».

Passa un po' di tempo e arriva la replica da Viale Mazzini. «Non c'era alcuna immagine taroccata nei servizi di Tg1 e Tg3 su Berlusconi nelle edizioni di ieri sera», scrivono in una nota congiunta il direttore del Tg1, Andrea Giubilo, e quello del Tg3, Antonio Di Bella, replicando alle dichiarazioni di Pancho Pardi. «Il Tg1 e il Tg3 - scrivono i due direttori - hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all'emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori. Può aver tratto in inganno - spiegano i due direttori - il fatto che la location delle interviste fosse simile. Fatto sta che i due telegiornali non hanno taroccato nulla ed è grave il solo sospetto che il servizio pubblico possa modificare delle immagini, tanto più in periodo elettorale. D'altronde - concludono Giubilo e Di Bella - nelle stesse edizioni di ieri sera comparivano simboli o bandiere elettorali alle spalle di esponenti politici di altri partiti, come spesso accade in campagna elettorale».

La Stampa

Silvio Berlusconi viene intervistato dalla Cnn. Il video è stato ripreso ieri da Tg1 e Tg3, ma nelle immagini si nota una differenza. Nel filmato messo in onda dalla Rai accanto al Cavaliere che parla, appare il logo elettorale del Pdl, con la scritta Berlusconi presidente. Del simbolo non c'è traccia nell'intervista originale realizzata dalla tv americana.

La denuncia è dell'Idv. «Il Tg1 delle 20 ed il Tg3 delle 19 ieri hanno mandato in onda un servizio con immagini taroccate dell’intervista che la Cnn ha fatto al presidente Berlusconi. Compare infatti alla sinistra del premier il simbolo elettorale del Pdl, con la scritta Berlusconi Presidente, che difficilmente si può credere sia stato inserito dal montaggio della rete televisiva americana», accusa il senatore Francesco Pancho Pardi, capogruppo in commissione di Vigilanza.

«Da indiscrezioni risulterebbe che le immagini mandate in onda dalla Rai, senza alcun vaglio, siano opera di una emittente locale sarda, Videolina, di proprietà di casa Berlusconi. Questo grandioso spot elettorale deve essere chiarito al più presto: mi rivolgo quindi al presidente Zavoli e ai direttori delle testate giornalistiche per avere chiarimenti immediati sull’accaduto. Mi riservo infine un’interrogazione urgente al ministro competente». Viale Mazzini replica tuttavia che si tratta di due interviste diverse: una della Cnn e una all'emittente locale Videolina, realizzate in momenti diversi. In quella realizzata dalla tv regionale sarda, appare il logo del Pdl.

«Non c’era alcuna immagine taroccata nei servizi di Tg1 e Tg3 su Berlusconi nelle edizioni di ieri sera» scrivono in una nota congiunta il direttore del Tg1, Andrea Giubilo, e quello del Tg3, Antonio Di Bella, replicando alle dichiarazioni di Pardi. «Il Tg1 e il Tg3 - scrivono i due direttori - hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all’emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori. Può aver tratto in inganno - spiegano i due direttori - il fatto che la location delle interviste fosse simile. Fatto sta che i due telegiornali non hanno taroccato nulla ed è grave il solo sospetto che il servizio pubblico possa modificare delle immagini, tanto più in periodo elettorale». «D’altronde - concludono Giubilo e Di Bella - nelle stesse edizioni di ieri sera comparivano simboli o bandiere elettorali alle spalle di esponenti politici di altri partiti, come spesso accade in campagna elettorale».