sabato, maggio 30, 2009

Speciale Fuorionda 1
Tre denunce del Premier
contro Antonello Zappadu
BERLUSCONI ALL'ASSALTO
DEL FOTOGRAFO CHE LIBERO' FAROUK



Due denunce penali e una al Garante della Privacy. Silvio Berlusconi (per bocca e penna del suo legale-parlamentare Niccolò Ghedini) ha dichiarato guerra al fotografo sardo che nel 1992 diede una mano enorme a liberare il piccolo Farouk Kassam.E tra le foto sequestrate dalla Procura di Roma sarebbe finito anche il cantante Apicella mentre sbarca ad Olbia da un'aereo (militare) di stato, immortalato dalla scatto di un reporter sardo.
Il suo nome è Antonello Zappadu e secondo il premier avrebbe illecitamente realizzato anche i famosi scatti fotografici delle feste di Capodanno alla presenza di numerose ragazze (fra queste pare anche la neodiciottenne di Casoria, Noemi Letizia) a Villa Certosa, in Sardegna.



E per uno di questi procedimenti penali il più lontano nel tempo, sembra avviarsi la conclusione.




Sarà il Tribunale di Tempio infatti il prossimo giovedì undici giugno a decidere se rinviare o meno a giudizio il fotografo sardo Antonello Zappadu. Si tratta come detto di un vecchio procedimento per il quale il pm di Tempio Ezio Castaldi, ne ha già richiesto l'archiviazione perchè il fatto non sussiste.
Il fotografo sardo è accusato di violazione di domicilio (art. 614 e 615 bis cp.)
Parte offesa è il Premier Silvio Berlusconi domiciliato presso lo studio dell'avv.Ghedini.
I fatti sono quelli relativi alla pubblicazione delle foto avvenuta da parte del settimanale Oggi nel 2007.
A differenza di quanto riportato oggi da alcuni organi d'informazione al momento contro Zappadu non esiste alcuna condanna nè penale, nè civile.




E da questo pomeriggio sono in mano ai carabinieri di Cagliari le foto scattate lo scorso Capodanno a Villa Certosa, in Sardegna, durante la festa organizzata da Silvio Berlusconi, alla quale avrebbero partecipato decine di ragazze tra cui Noemi Letizia. A consegnarle spontaneamente ai militari nel pomeriggio è stato lo stesso fotografo Antonello Zappadu. Lo ha detto il fratello Tore, il quale ha riferito anche di una perquisizione dei carabinieri nella casa di Olbia dove Antonello Zappadu spesso risiede.


Questa mattina infatti le agenzie e i tg hanno parlato di un nuovo ulteriore procedimento contro Zappadu.Tentata truffa e violazione della privacy. Sarebbero questi i reati per cui risulterebbe indagato Antonello Zappadu, in seguito ad una nuova denuncia presentata dall'avvocato Niccolò Ghedini, che assiste il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi.


In un'intervista al Corriere on line uno dei legali di Zappadu Cristian Muzzetto ha fatto sapere questo pomeriggio che non risultano nuovi avvisi di garanzia rispetto a quelli della prima indagine.
Al centro della vicenda, che sta creando grande clamore nel mondo politico nazionale, una festa di Capodanno che si è svolta a Villa Certosa, in Sardegna, e che sarebbe stata ripresa e fissata in molti scatti da Zappadu. Per questo, il procuratore capo (Roma) Giovanni Ferrara e il pm Simona Maisto avrebbero disposto il sequestro delle immagini. L'accusa di tentata truffa farebbe riferimento a un'offerta che è stata fatta da Zappadu, tramite una mail, in cui propone l'acquisto degli scatti a Panorama per oltre un milione di euro, spiegando di essere già in trattative con il settimanale Gente.
Quanto alle foto, il sequestro era stato ordinato dal procuratore Giovanni Ferrara e dal pm Simona Maisto che hanno iscritto sul registro degli indagati, per violazione della privacy e tentata truffa, il fotografo Antonello Zappadu, autore delle foto e di un altro servizio relativo anche alla festa di Capodanno del 2008. Secondo quanto si è appreso, a denunciare Zappadu è stato Ghedini.

A proposito delle foto, Zappadu ha spiegato che "sono 200-300 e non 700, che è invece il numero più o meno degli scatti, molti dei quali poi cancellati", ha detto mentre si recava al comando provinciale dei carabinieri di Cagliari. Le foto, ha spiegato, si possono dividere in tre serie e ha sottolineato che in quelle per le quali il Pm ipotizza la violazione della privacy, i volti dei soggetti sono stati alterati per renderli irriconoscibili.

"La prima serie, su cui mi sembra di capire si accentra l'inchiesta, riguardano Villa Certosa e i volti di tutte le persone, tranne quella del premier, sono stati alterati da pixel - ha detto Zappadu - Tra queste immagini vi sono alcune che ritraggono presenze che, a me, sono parse di minorenni. E a maggior ragione le ho rese irriconoscibili proprio per rispettare le norme sulla privacy e il codice di tutela dei minori".

"La seconda serie - ha proseguito - attiene a immagini scattate all'aeroporto Costa Smeralda, cioè in luogo pubblico e quindi senza alcuna violazione delle privacy. Sono foto di persone, ospiti del presidente del Consiglio, che scendono da aerei dell'aeronautica militare, tra di essi c'è il cantante Apicella. Si tratta di arrivi, negli ultimi due anni, quasi settimanali, con sbarco il venerdì sera o sabato mattina e partenza lunedì".

"L'ultima serie riguarda foto scattate nella zona di un residence, il Country di Porto Rotondo, e ritrae - ha concluso Zappadu - diverse ospiti di Berlusconi, alcune in bikini e topless. Anche in questo caso sono ricorso al pixel per cancellare i visi e renderle irriconoscibili".

In precedenza al Corriere della Sera, il fotografo aveva detto che alcuni scatti erano stati fatti durante la vacanza dell'allora primo ministro della Repubblica Ceca, Mirek Topolanek e dalla sua delegazione, a Villa Certosa, nel 2008; altre che invece documentano eventi mondani che si sono svolti nella tenuta di Porto Rotondo. All'attenzione dei magistrati, una mail nella quale Zappadu, proponendo l'acquisto delle foto a Panorama per un milione e mezzo di euro, avrebbe spiegato al settimanale che c'era un'altra proposta di acquistare il servizio da parte del settimanale Gente, circostanza falsa secondo i primi accertamenti e che motiverebbe l'accusa di tentata truffa.
Particolarmente attivo nelle dichiarazion alla stampa oggi Niccolò Ghedini.
"Mi pare una cosa molto giusta". Cosi' l'avvocato del premier Niccolo' Ghedini in mattinata ha commentato all'ADNKRONOS la notizia che la procura di Roma ha disposto il sequestro delle fotografie scattate dal fotografo Antonello Zappadu lo scorso Capodanno all'interno di Villa Certosa, residenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il sequestro e' avvenuto in seguito alla denuncia presentata dallo stesso Ghedini.
"Le dichiarazioni del fotografo Zappadu sono destituite di ogni fondamento": lo ha detto Nicolò Ghedini, avvocato del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel pomeriggio annunciando "iniziative giudiziarie". "Le immagini - afferma Ghedini - ritraggono situazioni di normalità e non vi erano affatto minorenni". Il reporter aveva detto che negli scatti i volti erano alterati per non essere riconoscibili. "Comportamento inaccettabile", ha concluso Ghedini.
In serata sono intervenuti anche alcuni parlamentari del PD.
"Quali sono le leggi che regolano l'utilizzo dei voli di stato? Esistono norme che ne dispongono l'utilizzo per spostamenti privati?", chiedono i senatori sardi del Pd Francesco Sanna e Paolo Nerozzi annunciando la presentazione di un'interrogazione al presidente del Consiglio "sull'utilizzo, testimoniato da alcune delle foto sequestrate dalla procura di Roma, - dicono i senatori - di un volo della Presidenza del Consiglio da parte del cantante Apicella per raggiungere villa Certosa".
"Sulla base di quali leggi e di quali norme la Procura di Roma ha deciso di effettuare il sequestro anche delle fotografie fatte in luoghi pubblici dal fotografo Antonello Zappadu?", incalzano altri due senatori del Pd, Albertina Soliani e Roberto Di Giovan Paolo, annunciando una interrogazione parlamentare al governo sulla vicenda del sequestro delle immagini. Rincara la dose Paolo Gentiloni: "Da sempre si cerca di trovare un equilibrio tra diritto di cronaca e tutela della privacy. In questo caso, tuttavia, nei confronti di un cronista sembra essersi scatenata una vera e propria caccia all'uomo. "Più che assistere ad un caso di tutela della privacy pare di trovarsi piuttosto di fronte all'introduzione del delitto di lesa maestà".

Sempre della vicenda si occupa dal 2007 il Garante della Privacy, il procedimento è ancora aperto :




Tre giorni fa il Premier ha presentato al Garante un nuovo esposto di quattro pagine contro Zappadu che a sua volta ha replicato con una dettagliata memoria.


Entrambi i documenti, tratti dal Corriere di oggi, potete leggerli qui nel mio sito:


Zappadu ha un'ottima reputazione professionale in Sardegna.



Già collaboratore dell' Ap (ASSOCIATED PRESS), del quotiodiano "L'UNIONE SARDA" e dell'ANSA è figlio dell'ex corrispondente della Rai da Olbia Mariso Zappadu - da molti nell'isola è considerato colui che, insieme a Graziano Mesina, ha condotto alla liberazione di Farouk Kassam. Farouk venne sequestrato all'età di sette anni dalla villa dei genitori a Porto Cervo, Costa Smeralda. Il sequestro organizzato e portato a termine dal bandito sardo Matteo Boe, il 15 gennaio 1992, è stato uno dei più lunghi e cruenti della triste storia dei rapimenti in Sardegna.
On line numerose le pagine a lui dedicate. Nel video qua sopra un'intervista ad Antonello Zappadu del 2007, da youtube realizzata dall'utente PIXEL1mariopischedda

Completo il ritratto che ne fa sul web il giornalista Andrea Frigo http://www.zappadu.com/argo/costa1.htm



Grandi apprezzamento dal giornalista Rai Tg 1 Pino Scaccia

http://dossierscaccia.splinder.com/post/11837665/Antonello+Zappadu

Interessante pure il ritratto fatto dal giornalista dell'Unione Sarda Giorgio Pisano
http://www.zappadu.com/argo/due.htm

Il sito ufficiale di Antonello Zappadu (in fase di ristrutturazione) è http://www.zappadu.com/



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ormai è dittatura.

Pile ha detto...

Ancora una volta oggi, 30 Maggio 2009, il TG1 delle 20 ha trasmesso un servizio con Berlusconi che aveva a fianco il simbolo del Pdl delle europee.
Tireranno in ballo ancora Videolina o altre scuse senza fondamento?

SarDoc ha detto...

Su simbolo e par condicio ci sono alcune dichiarazioni sulla stampa:

Il leader democratico ha attaccato Berlusconi e il suo controllo dei mezzi d'informazione. "Io faccio una campagna elettorale all'antica - ha detto Franceschini - mentre il consenso si forma in tv che rappresenta un paese di plastica". Il segretario del Pd, intervenendo in un comizio elettorale in provincia di Lucca ha detto che "il Tg5 e le reti Rai danno troppo spazio al Cavaliere", sottolineando come "essere una forza riformista mom significa non alzare la voce". Sul black-out del Pd nei principali telegiornali nazionali è intervenuto anche il capogruppo del Pd in commissione di Vigilanza Rai, Fabrizio Morri. "Nella trasmissione Telecamere - ha detto Morri - il premier è stato intervistato per mezz'ora con alle spalle il simbolo del suo partito, mentre Franceschini ha parlato nello stesso studio senza alcun simbolo. Si tratta di una palese violazione della par condicio per la quale solleciterò l'intervento del presidente della commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli" - ha concluso Morri.