mercoledì, maggio 27, 2009


nelle elezioni sarde di febbraio
VIDEOLINA E LA PAR CONDICIO
richiamo dell'Autorità anche sulle inquadrature


Come ho avuto modo di precisare anche in un'intervista radiofonica, Videolina (emittente locale sarda protagonista della discussa intervista a Berlusconi girata alla Rai) non è e non è mai stata di proprietà di Berlusconi. L'imprecisione era stata di un senatore dell'IDV ieri in una dichiarazione alla stampa. Come riporta Wikipedia il suo editore si chiama Sergio Zuncheddu.Un immobiliarista di Burcei, maggior azionista de l'Unione Editoriale S.p.A., la quale controlla il quotidiano l'Unione Sarda (primo quotidiano dell'isola), le reti private locali Videolina appunto e TCS. È fondatore del quotidiano nazionale il Foglio diretto da Giuliano Ferrara.Vero è che la linea editoriale dell'emittente non ha mai nascosto le sue preferenze verso il centrodestra. Durissimi e pubblici sono stati gli aperti scontri con l'ex governatore della Sardegna Renato Soru. Nella campagna elettorale delle ultime regionali (15-16 febbraio scorso), che si sono svolte in un turno anticipato, l'emittente ha subito un richiamo in merito alla par condicio.

E' possibile scaricare da questo link sotto (anche in formato pdf) il richiamo dell'Autorità per le Garanzie delle comunicazione
attraverso il Co.Re.Rat. - Comitato regionale sardo per il servizio radiotelevisivo
http://www.agcom.it/default.aspx?message=viewdocument&DocID=2847


che porta la data dell' 11 febbraio 2009.
Questo è il dispositivo (parte finale) della delibera.
1. La società Videolina S.p.a., esercente l’emittente per la radiodiffusione televisiva in ambito locale “Videolina”, con sede in Cagliari, Viale Marconi, n. 185 - c.a.p. 09131 è richiamata ad assicurare nella programmazione dei propri notiziari il rispetto dei principi di tutela del pluralismo, della completezza e correttezza dell’informazione, dell’imparzialità, della obiettività, della parità di trattamento tra le diverse forze politiche, evitando di determinare, anche indirettamente, mediante inquadrature che ripetutamente evochino, in altri contesti, la campagna elettorale in corso, situazioni di vantaggio a favore di una forza politica rispetto ad un’altra, nonché a garantire il pieno riequilibrio dell’informazione sui temi oggetto della campagna elettorale e la più ampia ed equilibrata presenza e possibilità di espressione ai soggetti politici in competizione qualora nei programmi di informazione assuma carattere rilevante l’esposizione di opinioni o valutazioni politico-elettorali legati alla campagna elettorale.


Qui trovate il comunicato stampa del 12/2/2009
http://www.agcom.it/default.aspx?message=viewdocument&DocID=2765
-Atto di richiamo Agcom per Videolina

A lamentarsi di Videolina era stato, Gianmario Demuro, costituzionalista, candidato di centro sinistra nel listino della coalizione “Sardegna che cambia” di Renato Soru. Questo il suo commento.
martedì 10 febbraio 2009 - ore 10:44
“La pronuncia del Corerat rappresenta un contributo essenziale nel riequilibrio dell’informazione in questa campagna elettorale e sana, seppur a pochi giorni dal voto, una situazione di palese sbilanciamento sinora in favore del candidato del Pdl Ugo Cappellacci».

Sulle conclusioni del Corerat a proposito del ricorso presentato dal prof. Gianmario Demuro, Videolina a sua volta aveva diffuso anche lei una nota nella quale evidenziava, con una certa soddisfazione evidentemente, di essere stata solo (dal suo punto di vista) richiamata e non sanzionata.
Per correttezza riportiamo integralmente anche la nota di Videolina.
Videolina non ha commesso alcuna violazione della par condicio. Nessuna sanzione è arrivata dal Corerat Regionale al termine dell'esame del procedimento promosso, con tre distinti ricorsi, dal costituzionalista Gianmario Demuro che aveva segnalato presunte irregolarità nella ripartizione degli spazi del telegiornale tra gli schieramenti del centrosinistra e centrodestra. Il Corerat, condividendo sul punto la difesa di Videolina, ha precisato che la partecipazione dei soggetti politici ai programmi di informazione non è regolata dal criterio della ripartizione matematicamente paritaria degli spazi attribuiti, ma dal criterio della parità di trattamento, che deve a sua volta essere contemperato con l'autonomia editoriale di ciascuna testata. La valutazione dei dati, prosegue il CORERAT, va infatti effettuata non tanto sulla base di una matematica verifica delle presenze dei soggetti politici con riferimento a ogni singola puntata o trasmissione, ma con riguardo all'area di informazione nel suo complesso, area comprensiva sia dei telegiornali, sia dei programmi di approfondimento”.
«Anche un iniziale “squilibrio informativo” - afferma il CORERAT richiamando una recente decisione dell'Autorità Garante delle Comunicazioni - ben può trovare autonomamente compensazione con riferimento ad un periodo immediatamente successivo. Dopo avere preso visione sia dei telegiornali che delle scalette dei telegiornali trasmessi da Videolina tra il 25 gennaio ed il 2 febbraio, il CORERAT non ha quindi accertato alcuna violazione e non ha perciò contestato a Videolina alcuna infrazione della legge sulla par condicio, limitandosi soltanto a sollecitare l'emittente affinché assicuri nella programmazione dei propri notiziari il rispetto dei principi di tutela del pluralismo, della completezza e correttezza dell'informazione, dell'imparzialità, della obiettività, della parità di trattamento tra le diverse forze politiche impegnate nella campagna elettorale
».

Intanto pochi lo sanno ma ricordiamo che è stato attivato un apposito numero (telefonico) verde (gratuito), che rilanciamo volentieri anche noi, per tutte le segnalazioni riguardanti presunte violazione della par condicio per questa campagna elettorale in corso


Lo fa sapere l'Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazione nel suo sito internet


http://www.agcom.it/



Tutti i cittadini possono ovviamente contribuire al rispetto della legge segnalando con precisione (data, ora, canale...) eventuali casi.

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