venerdì, gennaio 30, 2009

“UN BLOG CHE SERVE PER MIGLIORARSI”
parola del super inviato di Mediaset
Angelo Macchiavello

E' uno dei grandi inviati della nostra tv.Presente in tanti teatri di guerra per raccontare conflitti drammatici come quello in Irak, è diventato ora uno dei fan più accaniti di questo Blog sui Fuorionda.
Angelo Macchiavello è un volto notissimo, giornalista professionista dal 1994, è asse portante della redazione di Studio Aperto .Per il Tg di Italia1 (Mediaset) segue i maggiori fatti di cronaca ed è inviato di guerra.

Che pensi di questo Blog dedicato interamente ai fuorionda dei giornalisti della tv?

Il Blog mi piace moltissimo altrimenti non avrei detto sì a questa intervista. Quello che mi preoccupa sono i colleghi. Non vorrei si montassero la testa. Detto questo non invidio il Grande Capo che credo si faccia un mazzo così per beccare le scenette migliori. Bellissimi i montaggi scherzosi. E' un blog che serve anche per migliorarsi.

Quando è iniziata la tua carriera di giornalista?
Ho iniziato presto e per caso. premetto che sono figlio di un giornalista morto quando avevo solo 11 anni. Perciò nessun aiuto ma la certezza che anch'io avrei fatto quello. Così quando Federico Qurio, un amico che scriveva per Tenni Italiano, mi offrì di collaborare non ebbi esitazioni e dissi sì. Era il 1985 credo. Prima avevo avuto una breve esperienza a Tele Elefante, ma la lunghezza del mio naso non c'entra. La televisione mi piaceva ma soprattutto non conoscevo altre professioni. Così dopo il primo passo feci il secondo, il terzo, il quarto…

Sei stato e sei un inviato che ha visto molte guerre, quali sono state le situazioni più pericolose e i ricordi più drammatici che hai vissuto?

La più drammatica certamente l'arresto dei colleghi con cui cercavo di entrare a Bassora durante la guerra in Iraq. Io riuscii a scappare e a dare l'allarme ma li avevo lasciati nelle mani della polizia di Saddam. Per giorni mi interrogai se avevo fatto bene o male a scappare. Molti di loro per me erano come fratelli. Ci vedevamo anche a casa, le nostre mogli e i nostri figli si conoscevano. Fu Francesco Battistini del Corriere della Sera a dirmi 16 giorni dopo quando venne liberato, che avevo fatto bene. Il servizio che ricordo con maggiore emozione è invece la morte di Giovanni Paolo II. Mai e poi mai avrei pensato di dover dare in diretta la notizia della morte di un Papa. E che Papa. Mi ritrovai a singhiozzare mentre raccontavo quello che vedevo eppure non ero certo un uomo di Chiesa.

Tv, carta stampa e internet, quale tipo di informazione preferisci?

La Tv mi piace perchè è fatta di immagini ed è soprattutto un grande lavoro di squadra (operartore, montatore e giornalista). La carta stampata l'adoro perchè permette di raccontare un sacco di storie meravigliose. Internet lo conosco poco ma trovo eccitante la sua velocità.
Quanto è libera l’informazione oggi in Italia dai condizionamenti della politica e dell’economia ? Sulla libertà d'informazione si sono scritti volumi e volumi. Dire che siamo totalmente liberi sarebbe ipocrita ma potrebbe andare peggio. Credo siano i direttori a dover garantire l'indipendenza di una redazione. In realtà questo succede sempre meno ed è la cosa che mi preoccupa di più.


Che consigli puoi dare ad un giovane che vorrebbe fare il giornalista?
A un ragazzo consiglierei di scegliere un altro lavoro. Quello del giornalista mi sembra sul viale del tramonto. ormai si fa tutto dalla redazione. Non si esce più. Non si soffre più per le giornate passate sul marciapiede. tutto avviene per telefono. E' più comodo ma non è più giornalismo.

E quali sono secondo te i requisiti che dovrebbe avere un buon giornalista?
Curiosità, curiosità e curiosità. Spesso le notizie sono dietro l'angolo non puoi fartele passare sotto il naso senza riconoscerle. Serve anche una buona dose di umiltà. a volte vedo colleghi supponenti che fanno domande complicate solo per far capire all'interlocutore che loro sono informati. la mia teoria è l'opposto. bisogna fare le domande più banali. Quelle che farebbe un signore qualsiasi se fosse al tuo posto.

Quali sono gli hobby che riesci a coltivare nel tuo tempo libero?
Leggo libri. Di tutti i tipi, anche se preferisco la saggistica. Ultimamente ho scoperto facebook e mi diverto molto. ma la cosa che mi piace di più, ma non è un hobby, è dedicarmi ai miei due figli: Alessia 16 anni e mezzo, e Alberto 2.


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