lunedì, settembre 14, 2009

Intervista al capo redattore Sky Tg24 di Milano
LUIGI CASILLO:
BLOG CHE SOLLECITA NARCISISMO
"Dalla scrivania non si capisce il mondo"

La Bocconi, una multinazionale del marketing e poi Sky Tg24. Per Luigi Casillo lo sbarco sulla corazzata di Carelli rappresenta un traguardo rilevante nella sua vita professionale.Ma già quando viveva a Napoli aveva avuto modo di lavorare nel mondo dei media.Ora è una delle affermate star del canale all news più visto in Italia, tanto che l'ultimo speciale per le elezioni europee lo ha visto come conduttore principale.
1) Sei stato super conduttore dell’ultima maratona elettorale delle europee.Preferisci la conduzione di un programma in studio o fare l’inviato in collegamento diretto?

In realtà la gran parte del mio lavoro consiste nel coordinare la redazione milanese di Sky Tg24 e nel seguire direttamente l’economia. Le conduzioni in studio e i collegamenti in diretta sono un’eccezione. Dal mio punto di vista, comunque, niente è divertente come seguire un avvenimento di persona e raccontarlo mentre accade e dove accade. Specie quando avverti che l’attenzione da parte del pubblico su quell’argomento in quel momento è molto alta perché tutti vogliono sapere. Nel settembre del 2006 raccontai io in diretta l’esplosione del palazzo di via Lomellina a Milano. Mi trovavo per caso da quelle parti e arrivai sul posto a macerie ancora fumanti. Ore di collegamento in diretta prima al telefono e poi in audio-video. In momenti come questi avverti in modo palpabile che il mestiere ha un contenuto di servizio enorme. Quando accadono grandi tragedie le persone hanno bisogno di sapere come stanno le cose. Sapere è indispensabile per riprendersi dallo choc, per gestire le emozioni in modo normale. Quella sera tutti i milanesi abbonati a Sky mi stavano ascoltando.

2) Quali sono le difficoltà maggiori (se ci sono) per il capo della redazione milanese di Sky Tg 24?

Per chi fa lavoro giornalistico di coordinamento, anche nella carta stampata, l’errore più frequente è perdere il contatto con la realtà, avere l’illusione che dalla scrivania puoi capire il mondo. Tutti i giorni mi sforzo di evitare che questo accada.

3) Quanto rimane alla vita privata per un giornalista?

Dipende da quali scelte di vita fai. Nel mio caso i miei due bambini vengono prima di tutto.

4) Fare il giornalismo paga?

Economicamente no, specie per chi è stato assunto in questi ultimi anni. Ma il giornalista aiuta i cittadini a farsi un’opinione, quindi a essere più liberi, e questo è un onore impagabile.

5) Che ne pensi di FUORIONDA NEWS, il blog sui fuorionda?

Che ha il difetto di sollecitare il narcisismo, già molto abbondante, della categoria cui appartengo.

Grazie a Luigi per la disponibilità.

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