giovedì, settembre 03, 2009

Intervista e fuorionda
"STOP ALLA SGARGAMELLA !"
Federico Sisimbro di Sky tg 24 confessa
la fobia della "gola secca live"

Da Piero Vigorelli (Parlamento In) a Sky Tg 24.Il salto, passando attraverso l’esperienza di Stream Tv, è stato sicuramente notevole.Il canale all news di Carelli viene da lui definito (a ragione) “una macchina da guerra che produce informazione” e tra le altre cose confessa in questa intervista di avere la fobia di rimanere in diretta con la gola secca .
Spazio oggi tutto dedicato ad un gran lavoratore delle news: Federico Sisimbro di Sky Tg 24.


1) Come è stato il passaggio da Mediaset fino ad arrivare a Sky Tg 24?
1) L'esperienza Mediaset, con il programma di Piero Vigorelli "Parlamento in", è stata davvero esaltante. Era la prima volta che lavoravo per una rete televisiva nazionale e quindi sapevo che ogni volta dovevo dare il meglio. Grazie a Vigorelli ho imparato tante cose e di questo gliene sono molto grato. Il passaggio poi a Sky, dopo l'impegno con Stream, mi ha cambiato la vita professionalmente e non solo. Un Tg come il nostro, con una copertura 24 ore su 24, richiede molti sacrifici. Entri a far parte di una macchina da guerra che produce informazione a certi livelli e quindi ogni giorno sei in prima linea con tutto lo stress che ne deriva. Alla fine, però, tutti gli sforzi vengono premiati. Grazie ai mezzi tecnici di Sky ho avuto la possibilità di fare cose per me impensabili fino a qualche anno prima. Sono stato in Iraq, ho seguito il maremoto nello Sri Lanka, ho potuto raccontare in diretta cose accadute poco prima. Ricordo ancora, e questo non lo dimenticherò mai, le volte in cui ho potuto seguire alcuni eventi, arrivando sul posto in elicottero. Insomma esperienze che non tutti hanno la fortuna di poter fare nell'arco della propria carriera. A Sky sono tra i giornalisti della prima ora e giorno per giorno ho visto crescere la popolarità del nostro Tg. Questo mi inorgoglisce molto. Il merito va sicuramente al nostro direttore Emilio Carelli che ha saputo mettere su una struttura dinamica, giovane e all'altezza di competere con gli altri canali nazionali.


2) Tra i due network c'è stata anche la radio. Secondo te oggi, nell'era dell'informazione digitale on line, che spazio può avere ancora la radio?
2) La radio resta il mio primo grande amore. Ho lavorato per anni in alcune radio private napoletane, ho fatto il corrispondente da Napoli per Radio Dimensione Suono e ho collaborato per RadioUno. Credo che la radio avrà sempre un ruolo fondamentale nell'informazione perché fa dell'immediatezza la sua arma vincente. La Tv negli anni è cambiata, si è modificata andando incontro ad un'evoluzione tecnologica che ancora oggi continua. Un percorso complesso che ha esaltato ancor di più la semplicità della radio che resta un punto di riferimento per tantissime persone.

(Federico con Paolo Fratter)
3) Quali sono le cose più piacevoli nella vita di un giornalista della tv?
3) Sarebbe facile e riduttivo dire che una delle cose più piacevoli per chi fa tv è quella di essere riconosciuto. Credo, però, che un giornalista si senta davvero gratificato quando raggiunge il suo scopo che è quello di raccontare con obiettività, utilizzando immagini e parole, ciò che sta accadendo. Senza cimentarsi in discorsi troppo complessi che alla fine rischiano di confondere chi ascolta.
Mi fa davvero piacere quando qualcuno, che ha seguito un mio servizio, mi ferma per dire la sua. In quel momento capisco che sono riuscito a trasmettere qualcosa. E' vero che il mezzo televisivo è un'arma micidiale che può essere utilizzata per muovere l'opinione delle masse. Però è pur vero che oggi la gente a casa è molto preparata, ragiona con il proprio cervello ed è in grado di capire se dietro il modo di porgere la notizia c'è la volontà di assoggettare.

4) Cosa riserva il futuro a Federico Sisimbro ?
4) Chi lo può dire. Certo mi piacerebbe un giorno poter realizzare un programma di approfondimento su fatti di cronaca. Se dovessero farmi l'esame del dna, verrebbe fuori che la cronaca fa parte del mio codice genetico professionale. Mi piace arrivare sul luogo di un evento e cogliere aspetti importanti che molto spesso si manifestano nei piccoli dettagli. Partire da lì per far capire in che contesto è maturata la vicenda. E poi sono certo di una cosa. L'ascoltatore medio segue con interesse sia la politica che i fatti internazionali. Però quando c'è di mezzo la notizia di cronaca in tutti si scatena un meccanismo che stimola la mente. Un meccanismo che porta ognuno di noi a farsi un'opinione personale su quanto visto e sentito.

(Una bevuta fuorionda)
5) Che ne pensi di questo blog sui Fuorionda ?

5)Il tuo blog sui fuorionda, caro Andrea è davvero molto divertente e... utile. So che a qualche collega ha dato fastidio e non capisco perchè. In fondo grazie al tuo lavoro (ovviamente non fai solo questo perchè sei anche un ottimo giornalista) avvicini la gente alla nostra professione che non sempre è guardata di buon occhio. Insomma fai capire che dietro al giornalista, talvolta impostato perché lo richiede la deontologia, ci sono uomini e donne con le loro fobie, i loro modi di essere e le loro paure. Ad esempio mi hai pizzicato mentre sorseggiavo da una bottiglietta d'acqua poco prima di andare in diretta per il tg. Lo faccio spesso perché ho sempre il timore che mi si possa seccare la gola mentre sono in onda. (Pensa te che fobia, ne parlerò con uno psicologo!) . Bere a "sgargamella" direttamente dalla bottiglia, non è galante, lo so, e ti assicuro che... la prossima volta cercherò di bere utilizzando un bicchiere. Forse così sarò più chic. E, comunque, complimenti per il tuo blog!!
Grazie a Federico per la disponibilità.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sisì, sei miticooooooooo!!!!!!!!!!!