mercoledì, novembre 11, 2009

Sky di sinistra ? Argomento debole di Berlusconi
MARCO PICCALUGA RACCONTA L’UNICO “CAZZIATONE”DI CARELLI
con CIELO il tg torna in chiaro


(Clip Fuorionda di Marco Piccaluga, Sky Tg 24)

Dietro ogni servizio di un Telegiornale c’è sempre preparazione e lavoro sodo. Dal giornalista, ai tecnici delle riprese e del montaggio: il "successo" di 120 secondi (durata massima di un servizio Tg) dipende da tanti fattori . E può anche capitare che, nonostante intensi sforzi di tutti, alla fine il risultato non sia quello voluto (e sperato). Ce lo ricorda in maniera molto chiara il nostro Marco Piccaluga di Sky Tg24. In questa bella intervista il conduttore del canale all news infatti ci racconta in esclusiva un episodio relativo ad una sua esperienza giornalista in Grecia.
-Nel 2004 sei stato inviato ad Atene per Sky.Cosa ti è rimasto impresso di quella esperienza?Mi è rimasto l’amaro in bocca. Tutti mi ricordavano quanto fossi fortunato ad essere lì, a vivere le olimpiadi in prima persona, a raccontarle. Ma la realtà dell’inviato è molto diversa. In 25 giorni di permanenza ad Atene non sono riuscito a vedere neppure una gara. Non ho neppure mai visto lo Stadio Olimpico. Ero solo, sempre di corsa, dalla mattina fino a notte inoltrata. Dovevo fare un servizio per le edizioni di mezzogiorno e dell’una, uno per quelle serali e una diretta alle 20, oltre a eventuali telefoniche. Bisognava avere idee, trovare notizie (io seguivo solo la cronaca, non la parte sportiva), girare le immagini, scrivere di corsa, montare e sempre di corsa andare ad Antenna 1, la tv da dove riversavo a Roma i miei servizi. Appena finito l’invio, ripartiva la corsa. Altra idea, altro servizio, altra storia da raccontare, girare, scrivere e montare per la sera. Si faceva appena in tempo. Appena trasmesso, correvo sul tetto della Tv dove si facevano le dirette con lo stadio sullo sfondo. Facevo il punto sulle gare del giorno (che non avevo visto, purtroppo). Il tempo di mangiare un boccone, poi di corsa a Casa Italia dove i medagliati venivano festeggiati. Dovevo essere lì per intervistarli in modo da avere qualcosa di fresco da spedire a Roma la mattina successiva. Finivamo sempre a notte fonda. La mattina dopo si ripartiva. Altro giro, altra corsa. In una città enorme, intasata dal traffico, dove per fare cinque chilometri servivano a volte due ore di macchina, a 42 gradi. La sensazione era quella del criceto nella ruota. Corri, corri e spesso a vuoto perché nessuno se ne accorge. Mi spiego: un giorno non riuscendo a trovare un taxi che mi portasse a Casa Italia (ad Atene durante le Olimpiadi i taxi a volte non ti caricavano se la destinazione era troppo lontana…), fui costretto a fare l’autostop. Feci tardi. Organizzai il servizio al telefono, con il mio montatore e appena arrivai incisi lo speech in due minuti. Era un’emergenza, per fortuna avevo pronte delle belle immagini della fabbrica delle medaglie. Per quel servizio “tirato via” ricevetti i complimenti di molti colleghi da Roma. Un’altra volta invece, dopo una settimana di intenso lavoro diplomatico con la federazione dell’Iraq ero riuscito a ottenere un’intervista con la centometrista irachena. Lei si allenava a Baghdad, sotto le bombe, con le scarpe usate del cugino. Era una bella storia. Ci misi il cuore e tutto il pomeriggio solo per organizzare la traduzione dall’arabo. Al montaggio fu un incubo, c’erano tanti tagli da coprire sulle traduzioni. Non c’era tempo. Il montatore si arrangiò come poteva. I contenuti erano ottimi, ma il montato così così. Per quel servizio al quale avevo lavorato per una settimana presi l’unico “cazziatone” dal direttore in sei anni di SkyTG24. Così vanno le cose.

(Clip su eleganza dei giornalisti di Sky Tg 24)

- Hai dato in diretta la notizia dell’Italia Campione del Mondo ai mondiali di Calcio (2006) . Quanto eri emozionato e sei riuscito a contenerti ?
E’ stato un momento a cui ripenso spesso. Ero stato inviato ai mondiali in Germania per i primi 15 giorni della Coppa del Mondo. Avevo vissuto quel mondiale dall’inizio, da dentro. A Duisburg, al seguito della nazionale. Poi, rientrato a Roma mi era toccata la conduzione in quella serata indimenticabile. Alle 18.30 chiamai Gianluca Semprini a Berlino. Mi disse: “Marco, torno con la Coppa ”. Andai in onda. C’era Valentina Bendicenti accanto a me. Abbiamo seguito la partita sui monitor di servizio, mentre facevamo il Tg. Abbiamo sofferto, tifato, urlato (fuori onda). Abbiamo sudato, imprecato, gioito. Noi due, dentro alla TV, incollati alla TV come altri 58 milioni di italiani. Dei rigori ricordo pochi flash. Trezeguet aveva sbagliato il suo rigore. C’era Fabio Grosso sul dischetto. Alle mie spalle, in redazione, i colleghi, i miei amici. Avevo le mani sudate. La faccia sembrava un sacchetto di carta stropicciato. Pensai: “se entra questo abbiamo vinto”. Due, forse tre secondi. Tre colpi del cuore sullo sterno. La palla entrò. Avevo voglia di alzarmi e urlare a tutta gola. Ancora non mi capacito di come abbia potuto mantenere il controllo. Dissi solo: “E’ finita. L’Italia è campione del mondo!”. Niente di preparato, la notizia semplice, così com’era. E del resto non c’era niente da aggiungere. Seguirono momenti di euforia indescrivibile. Ero paonazzo. Cominciammo la serie dei collegamenti dai nostri inviati nelle piazze italiane impazzite. Successe di tutto. Urla, trombe, spintoni, bottiglie stappate. A Bari girava una bara con la bandiera francese. A Napoli un uomo completamente nudo passò davanti alla telecamera. Bello.
-Telegiornale: conduzione singola, di coppia o in gruppo, a sesso alternato ?Per un tg, secondo te, il miglior assortimento è…..
Io credo che per dare le notizie sia sufficiente la conduzione singola. A SkyTg24 la conduzione doppia è, oltre che un fatto estetico, una necessità. Spesso il volume delle notizie da seguire in diretta è talmente grande che è necessario per rifiatare. Ricordo dirette a braccio (una su tutte: lo tsunami del 2004) di sei ore consecutive in cui non mi sono mai alzato, neppure per andare in bagno. Senza una compagna accanto non sarebbe stato possibile. Credo che la nostra formula tutto sommato sia la migliore.

-Per fare carriera hai mai fatto qualcosa di cui poi ti sei pentito ?Rifammi la domanda quando avrò fatto carriera…
Per certe cose bisogna avere pelo sullo stomaco. Che io, purtroppo o per fortuna, non ho.
-Per le elezioni Usa avevi pronosticato la vittoria di McCain su Obama. Chi vincerà le elezioni regionali in Italia nella primavera prossima?
E’ vero. Mi sbagliai, e anche parecchio. Ero certo che McCain l’avrebbe spuntata. Credo sia stata decisiva, in negativo, la scelta di Sarah Palin come vice. Ora, visto il precedente pronostico preferisco non sbilanciarmi sulle prossime elezioni. Sbaglio?

(Cavi aggrovigliati, un "vaffa", nero, pulizia della camera, tecnici al lavoro e...Marco Piccaluga: esclusiva clip di Fuorionda News)

-Nella scorsa campagna elettorale anche Sky è stata sfiorata dalla polemica politica. Dal centro destra è arrivata qualche bordata all’indirizzo della vostra neutralità. Che ne pensi ?
In realtà la bordata è arrivata solo dal presidente del Consiglio che ha cercato e cerca di far passare Sky per un a “tv di sinistra”. Argomento un po’ debole, visto che la realtà è sotto gli occhi di tutti. La nostra obiettività è data da due fatti fondamentali. Primo: avere un editore australiano ci mette al riparo da qualsiasi tipo di sospetto su manipolazioni o ingerenze sulla scelta delle notizie da dare. Secondo: il nostro telegiornale è fatto da un gruppo di giornalisti che hanno anime e idee molto diverse tra loro. Non arrivando alcun tipo di imposizione dall’alto, le scalette vengono decise di volta in volta da chi si trova in turno, in base alla sensibilità giornalistica di ciascuno. Facciamo 39 edizioni al giorno. Può anche darsi che alle 12 un Tg possa risultare leggermente sbilanciato a destra e alle 19 a sinistra. Sta di fatto che il risultato complessivo del lavoro di tante teste così diverse tra loro dà un risultato di grande obiettività.
-Tra la tv pubblica e commerciale, dove i condizionamenti della politica sono pesanti, Sky Tg 24 ha conquistato indubbiamente apprezzamenti univoci per equilibrio e imparzialità. Un anno fa sul sat siete passati dai canali gratis a quelli a pagamento. Non pensi che questa scelta aziendale via abbia relegato ad essere un ottimo tg per pochi ?
Direi di no. Dal 2011 torneremo in chiaro e già ora, andando su Cielo Tv sul digitale, l’effetto “nicchia” mi sembra scongiurato.


(Blob Clip Sky Tg 24 anche con Marco Piccaluga –Fuorionda News)-In onda, ma anche in fuorionda appari tremendamente serio. Parliamo di comicità. Ti piacciono i programmi comici ? Il tuo comico preferito è.. ?Credo che quando si danno le notizie, soprattutto quelle di un certo tipo, la serietà non sia né un difetto, né un optional. Personalmente non riesco a sorridere quando faccio il telegiornale. E non mi piacciono i colleghi che lo fanno. Malgrado questo, nel privato sono esattamente l’opposto. Amo i programmi di satira, anche se non ho un comico preferito. David Letterman è uno che mi fa ridere sempre.-Cosa ne pensi del mio Blog Fuorionda News ?

Da quel che sento in giro il tuo blog sta diventando un vero e proprio incubo per chi va in esterna. Alcuni fuori onda sono molto divertenti anche se, devo confessarti, che è nulla rispetto a quello che succede in studio tra un servizio e l’altro. Ma, caro Andrea, su quelli sarà difficile mettere le mani…

(Grazie a Marco Piccaluga per la disponibilità).

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