venerdì, novembre 13, 2009

Tg5: parla Fabio Tamburini
“C'E' UN PAOLINI A MEDIASET ! “
il conduttore spiega la clamorosa papera
e "attacca" ironicamente il blog

(Inedita clip di fuorionda su Fabio Tamburini-Tg5-esclusiva Fuorionda News)

E’ stato davvero di parola. Fabio Tamburini ha accettato di rispondere alle nostre domande sull’ormai famosa papera in conduzione andata in onda per errore, che ha spopolato anche su Blob di Rai 3 (video qua sotto).Dopo qualche svarione con il verbo assistere (si assisti) il conduttore si blocca e poi lo schermo va in nero. Tutto clamorosamente in onda (non fuori) qualche notte fa, come abbiamo puntalmente segnalato su questo Blog. E' stata una sorta d’interferenza esterna -dice il bravo e simpatico conduttore del telegiornale Mediaset in questa intervista - come un intervento di Paolini (noto disturbatore della tv ndr), stavolta però avvenuto all’interno del Tg5. Chi ha commesso l’errore – ha tenuto ad evidenziare Tamburini- è colui che ha mandato in onda la registrazione. Ma ecco l’intervista completa, nella quale non manca di dimostrare tutto il suo spirito e simpatia anche su questo Blog Fuorionda News.” Sei un maledetto ficcanaso-afferma ironicamente Fabio Tamburini- e presto tutti noi ti seguiremo con telecamere nascoste”.

- Raccontaci questo clamoroso video che sta scalando tutte le classifiche di Blob di Rai 3.La mia impressione è che sia andato in onda per sbaglio la registrazione sbagliata, dunque anche l'edizione corretta era una registrazione? Quindi capita spesso che il Tg5 della notte sia registrato ?

Lo ha spiegato alla perfezione Lorenzo Montersoli (vedi intervista a Lorenzo Montersoli sempre su questo Blog ndr), dovrei fare un copia e incolla. Ti dico solo che, sarà difficile crederlo, ma non mi importa granché di essere passato per uno che ha commesso un errore madornale. L’errore è stato di chi ha mandato in onda la registrazione di una prova. E non so nemmeno chi sia stato ad avere la distrazione. È come quando Paolini mi si è avventato dietro le spalle ed ho proseguito fino a concludere il collegamento. È stata un interferenza esterna, ma oltre ad essere pronti a reagire nel modo più opportuno sono pronto anche a farmi due risate con gli amici e i colleghi che sanno come sono andate le cose.
-Ci racconti un po’ la tua carriera giornalistica, sino ad arrivare alla conduzione del Tg 5?
Ho una certa età, ormai, ed è dal 1987 che mi do da fare. In quell’anno entrai per alcuni mesi a Teleregione e conobbi la tv dall’interno. Due anni dopo collaboravo con il Secolo XIX per le notizie relative alla magistratura superiore; poi alla redazione romana del Giorno di Milano, un rapido passaggio all’Ansa, al Tg1 di Vespa redazione del mattino, poi in cronaca per 9 anni e mezzo, sette dei quali da precario. Nel 2001 mi chiama Gad Lerner come inviato speciale nella neonata La7. Due anni dopo mi chiedono di condurre una stagione di Stargate “linea di confine”, per sostituire Giacobbo che era passato a Rai due e dare un sapore più giornalistico alla trasmissione. Nel frattempo Maurizio Costanzo mi chiede di passare in Mediaset per formare una squadra sotto la sua direzione e dare vita a Raccontando. Matrix non c’era e la rete aveva bisogno di un luogo di approfondimenti in caso di emergenze, come era Porta a Porta su Rai Uno. Sono rimasto quattro anni con Costanzo come capo redattore delle news di tutte le sue trasmissioni. A luglio del 2007 mi chiama Mimun per seguirlo al Tg5.
-Con la “rivoluzione Mimun” sei arrivato alla conduzione in studio del Telegiornale. Preferisci fare i collegamento in esterno o leggere in studio?
Mi fa sorridere il termine rivoluzione, che il più delle volte, almeno nella comune accezione presuppone una decisione improvvisa e con metodi drastici. Per quanto mi riguarda due anni fa Mimun mi chiese se fossi disponibile a condurre un’edizione del tg. E dal momento che anche la conduzione la ritengo un incarico a tempo da ricoprire finché serve al giornale e non un minuto di più, risposi che ero pronto e che facesse lui. Lo ha fatto due anni dopo e non ne parlammo più. Quindi credo sia chiaro che considero alla stessa stregua ogni incarico adeguato alle proprie capacità, all’età e alla professionalità raggiunta. Fare i collegamenti in diretta è né più né meno un frammento di conduzione. Si va a braccio, perché anche in studio non abbiamo il gobbo, e si racconta quello che si è visto, o si sa, insomma si fa il nostro mestiere. Non c’è differenza almeno per me nemmeno rispetto a fare da spalla nella conduzione a Costanzo, sul palco del Parioli, o a condurre un programma intero, come Stargate. Modalità differenti, con gli stessi strumenti e per una stessa identica finalità.


-Cosa ne pensi del mio Blog suoi fuorionda che ha già pubblicato anche due tuoi simpatici off air ?
Penso che tu sia un maledetto ficcanaso e che presto tutti noi che siamo sul tuo blog ci organizzeremo e ti seguiremo con telecamere nascoste. Chiameremo le rubriche su di te FUORI IN STRADA, FUORI CASA, FUORI SUPERMERCATO e solo quando sarai beccato in Sardegna sulla spiaggia FUORI ONDA. Così impari.
Invece no. Bravo! Fai quello che credi, perché per quanto mi riguarda sei libero di mandare in onda i miei errori, quando li commetto, riconoscendoti la rara correttezza di chiedere il consenso. Buon lavoro
.
(Grazie a Fabio Tamburini per la disponibilità e per la simpatia.)


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