domenica, gennaio 28, 2007

Alcuni miei ex colleghi della TV !






Posso vantarmi di aver avuto colleghi davvero illustri.La mia prima esperienza in tv è stata a Sardegna 1, emittente di Cagliari.Era il 1992 e per un anno ho fatto il corrispondente da Oristano.I mei "superiori" erano: Mauro Pili (lo vedete nella prima foto), oggi deputato di Forza Italia, già presidente della giunta regionale della Sardegna per il centrodestra, Vera Coppa (nella seconda foto), oggi giornalista di RAI 3 Sardegna, Rosanna Romano (nella foto mentre è in collegamento con me nei giorni del sequestro Bifulco)poi finita all'Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Sardegna.Ricordo anche il collega Gianni Zanata, ancora oggi a Sardegna 1.
Insomma tutti grandi nomi, che hanno avuto grande successo.
Fuori dalla Sardegna, nella mia esperienza televisiva di Reggio Calabria, ricordo il Direttore di Reggio TV Anna Briante, donna intelligente e capace e anche Francesco Chindemi.Del mio collega Mario Meliadò (già giornalista Mediaset) ho già parlato in apposito post.Li saluto tutti e li ringrazio.Ognuno di loro mi ha dato qualcosa che fa parte del mio bagaglio professionale.

giovedì, gennaio 18, 2007

PARLA EDUARDO LAMBERTI CASTRONUOVO !

N.B. AVVERTENZA
Ricevo oggi 16 gennaio 2007 quale commento ad un mio post di Ottobre, quello sull'anniversario dell'omicidio Fortugno, il seguente messaggio.
Lo rimetto qua come primo post per evidenziarlo, data l'importanza della persona che lo manda.
Pur essendo stato inviato dall'autore sul mio Blog e quindi in forma pubblica ( e non privata) esso contiene riferimenti personali che potrebbero apparire poco chiari.
Per questo si invitano i lettori a leggere la mia risposta (atta a dipanare le numerose frasi criptiche o comunque contenenti riferimenti non facilmente comprensibili al lettore medio) che sarà il primo commento successivo al post.
Preciso inoltre, per chi ci legge, l'autore di questo post ( il dott.Eduardo Lamberti Castronuovo) è l'Editore di Reggio tv.
Questo blog fornisce a tutti sempre e comunque il diritto di Replica.E ovviamente anche ad Antonino Monteleone che viene citato (fra l'altro) nel messaggio del dott.Lamberti sarà giustamene garantita la pubblicazione di una sua eventuale risposta in uno spazio con evidenza analoga a questa.
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eduardo lamberti-castronuovo ha detto...
Caro Atzori, non le sembrerà vero ma sono l'Editore di ReggioTV. Vorrei manifestarLe il mio apprezzamento per quanto scrive a proposito del conflitto di interessi, potrei essere d'accordo con Lei. Ma non è forse più conflittuale l'interesse personale con quello pubblico quando per perseguire il primo si utilizzano fondi del secondo? A proposito poi di Auditel (attendibilità a parte) tra RTV e Telereggio c'è un abisso, altro che ....ribaltamento! Mi spiace per Monteleone ma evidentemente non legge i tabulati! Auditel a parte RTV è una televisione libera ( e lei lo sa!) Telereggio NO!Le confesso di essere rammaricato per la nostra querelle ma ricordi che il comitato di redazione in quell'occasione Le ha dato torto! Io non serbo rancore (non lo conosco). Stabilisca pure un link con il nostro sito e se avrà voglia di tornare a Reggio......sentiamoci! Auguri e se vuol fare il giornalista serio ( e lei lo è)....sbagli pure, ma lo faccia mai per conto terzi !!! Auditel a parte! cari saluti.PS. sulla libertà televisiva domandi a Monteleone se i giornalisti di Telereggio lo sono.
11:09 AM

giovedì, gennaio 11, 2007

RASSEGNA STAMPA LIVE !

Parte lunedì prossimo15 gennaio su Super Tv Oristano (Televisione Digitale Terrestre) un nuovo programma.In diretta tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle 13: Gianni Ledda conduce "Radio ..in tv".Con Ospiti in studio, attualità e informazione in primo piano.All'interno del programma di Gianni Ledda condurrò una Rassegna Stampa di 15 minuti.In primo piano i quotidiani sardi: L'Unione Sarda, La Nuova Sardegna e il Sardegna.Cercherò di confrontare lo spazio che ad una stesso fatto danno i diversi giornali.Analizzeremo i cosidetti "buchi " ovvero le notizie che un giornale manca a scapito dei concorrenti.Vedremo come le redazione locali dei giornali distribuiscono lo spazio a politici, cultura, sport ed economia.Ovviamente in evidenza saranno i fatti della provincia di Oristano.Dunque appuntamento a partire da lunedì prossimo, tutti i giorni dalle 12 alle 13 con "Radio.. in tv " e con la Rassegna Stampa.Arrivederci!

mercoledì, gennaio 03, 2007

86 GIORNALISTI UCCISI NEL 2006

Nel 2006, sono stati uccisi in 21 paesi del mondo almeno 81 giornalisti e 32 collaboratori dei media.Almeno 871 giornalisti sono stati fermati, 1472 aggrediti o minacciati, 912 media censurati e 56 sono stati rapiti, soprattutto in Iraq e nella striscia di Gaza. Questi i dati del rapporto 2006 sulla libertà di stampa di 'Reporters sans Frontieres', un anno infausto che trova un solo precedente, quello del 1994 quando furono assassinati 103 giornalisti. Per il quarto anno consecutivo, l'Iraq resta il paese più pericoloso al mondo per i professionisti dei media: 64 giornalisti e collaboratori sono morti nel paese durante il 2006. In totale, dall'inizio della guerra, 139 giornalisti sono stati uccisi in Iraq, ossia più del doppio del numero dei giornalisti uccisi durante i venti anni della guerra in Vietnam (63 giornalisti uccisi tra il 1955 e il 1975). Nel 90% dei casi, scrive Rsf, le vittime sono dei giornalisti iracheni. Le indagini per ritrovare i colpevoli, denuncia l'associazione, sono rarissime, incomplete e, in generale, inefficaci.
Al secondo posto nella lista degli Stati più pericolosi, il Messico, diventato il paese più violento del continente americano, davanti alla Colombia. Nel 2006, 9 giornalisti sono stati uccisi mentre indagavano sul narcotraffico locale oppure sullo sviluppo dei violenti movimenti sociali in corso nel Paese. Sono oltre 1.400 i casi di aggressioni e intimidazioni registrati da Reporters sans frontieres, atti di violenza che sono stati, il più delle volte, il corollario delle campagne elettorali svoltesi in alcuni paesi. Il numero dei casi di censura è invece leggermente diminuito: 912 nel 2006 contro i 1006 dell'anno precedente. Quest'anno, il maggior numero di casi di censura è stato registrato in Tailandia.
La Rete Internet è rigorosamente controllata in numerosi paesi del mondo. Reporters sans frontieres ha diffuso, nel mese di novembre 2006, la lista dei 13 nemici di Internet: Arabia Saudita, Bielorussia, Birmania, Cina, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Iran, Uzbekistan, Siria, Tunisia, Turkmenistan, Vietnam. Almeno 871 giornalisti sono stati arrestati nel 2006 e per la prima volta, Reporters sans frontieres ha registrato, in modo esatto, il numero di giornalisti rapiti nel mondo: almeno 56 nel 2006 in una decina di paesi. Le due zone maggiormente a rischio sono l'Iraq, dove 17 professionisti dei media sono stati rapiti dall'inizio del 2006, e la Striscia di Gaza, dove sei reporter sono stati rapiti.
Se, nel caso dei Territori palestinesi, i rapimenti si sono tutti conclusi con la liberazione degli ostaggi, in Iraq, sei professionisti dei media sono stati uccisi dai loro rapitori. "Un numero così alto di giornalisti uccisi, e però anche di violenze e di atti di repressione sui media in ogni parte del mondo, conferma purtroppo che i processi della conoscenza operano oggi in una condizione di crisi drammatica più che mai". Lo afferma Mimmo Candito, presidente italiano di 'Reporters Sans Frontieres', commentando i dati del rapporto 2006 sulla libertà di stampa dell'associazione. "Tutti questi morti - osserva Candito - ammazzati nel loro lavoro di ricerca e di costruzione di un'informazione credibile, ci dicono che, anche in un tempo di tecnologie spersonalizzanti, il giornalismo come testimonianza diretta della realtà, resta tuttora un impegno che i reporter affrontano con consapevolezza anche quando ciò comporta l'assunzione del rischio della morte".
"Ma queste morti e queste violenze ci dicono anche che la consapevolezza che tutti i poteri ormai hanno della centralità dell'informazione, nelle dinamiche della vita sociale, spinge a tentare in ogni modo un controllo - sempre più forte, e sempre più spregiudicato, fino all'uccisone o alla censura violenta sul lavoro giornalistico, per condizionarne la libertà di indagine, l'autonomia di espressione, la forza della denuncia".
"Appare dunque evidente - sottolinea - che, proprio perché il ricordo di queste morti e di queste violenze non è soltanto una celebrazione di retorica, i giornalisti italiani trovano nelle cifre amare documentate dal Rapporto di RSF il sostegno e le ragioni della lotta che stanno conducendo in questi mesi con proteste e scioperi: la difesa di un giornalismo libero, autonomo contro tutti i tentativi di trasformarlo in uno strumento docile e piegato alle ragioni dei poteri, quali che essi siano, non è un atto di miserie corporative, ma lo snodo vitale di una società dove le regole della democrazia non sono enunciazioni formali ma - conclude - piuttosto il riconoscimento di ruoli e di responsabilità irrinunciabili".

martedì, gennaio 02, 2007

CAPODANNO AGITATO PER AMBRA SU VIDEOLINA

Ambra Pintore (qui nella foto) è una brava e bella conduttrice dell'emittente televisiva sarda Videolina (anche sul satellite al canale 838).Da anni presenta una delle più fortunate trasmissioni di musica folk che si chiama "Sardegna Canta".Stavolta (il 31 dicembre 2006) ha condotto il capodanno da Cagliari 2006.Videolina era collegata, oltre che con Cagliari, anche con le piazze di Olbia, Sassari e Castelsardo.Quando mancava poco allo scoccare del nuovo anno (2007) suo malgrado è diventata super protagonista.Dopo aver fatto ballare praticamente tutti,l'abbiamo vista in pista anche con il sindaco di Cagliari Emilio Floris, un gruppo di ragazzi particolarmenti focosi che l'attorniavano ha cominciato a lanciarle slogan scurrili da stadio.Questo il contenuto: "Ole le ola la.. faccela vedè, faccela toccà.."Poi quando è passata la linea al suo collega presentatore, un biondo che mi scuserà, ma non ricordo il suo nome,Ambra credeva erroneamente di avere il suo microfono chiuso-spento.Non era così, pur non essendo inquadrata si è sentito distintamente e in diretta una sua frase che riportiamo testuale per dovere di cronaca: "se mi mettete ancora le mani addosso, giuro che vi prendo tutti a calci nel culo!".
Subito dopo si è scusata per aver pronunciato parole poco gentili.Ma scusarsi di cosa? Cara Ambra non avevi nulla di cui scusarti.Io sono con te in toto e se tu avessi preso a calci nel didietro in diretta gli stupidotti che ti mettevano le mani dove non dovevano, penso che avresti fatto bene.E' il bello della diretta......Ricordo Paolo Fraiese, giornalista del TG1, prendere a calci negli stinchi il solito Paolini, che era appostato dietro di lui, durante un collegamento.Una scena in diretta che ha fatto la felicità di Blob.
Dunque Ambra ricorda....... gli "scemi" vanno presi a calci dove meritano (senza scusarsi), anche in diretta!