giovedì, settembre 28, 2006

Afghanistan: gran reportage di Ruotolo

Terza puntata di "Anno zero"il programma informativo di Michele Santoro (ogni giovedì alle 21 su Rai 2).Trasmissione interamente dedicata all'Afghanistan.Paese sempre meno controllato dagli americani e con i talebani che stanno riconquistando parti notevoli di territorio.Forte reportage del giornalista Sandro Ruotolo (nella foto con Michele Santoro).Una situazione che se possibile peggiora di giorno in giorno.Credo che pochi di quelli che hanno visto il programma stasera possano dire che le nostre truppo possano rimanere tranquillamente in questo martoriato paese.Immagini crude di morti e feriti.Giustamente toste, perchè le immagini di guerra devono essere viste da tutti.Sempre e comunque.La censura non ha ragione di esistere se non per chi vuole la guerra.In bella evidenza il gran lavoro dell'associazione Emergency di Gino Strada che in maniera encomiabile è impegnata con pochi mezzi a cercare tante vite umane.Rula Jebreal (nella foto) ha intervistato e incalzato il Ministro della Difesa Arturo Parisi.Tutto dedicato alla incoerenza di centrodestra e centrosinistra sulle guerre (ondivaghe tra pacifismo e interventismo a seconda delle convenienze) l'intervento del giornalista inviso a Berlusconi, Marco Travaglio.Ancora una volta una bella pagina di giornalismo.

sabato, settembre 23, 2006

Giornalisti: precariato che avanza


Quando si parla di precariato tutti pensano ai lavoratori dei call center, agli operatori telefonici. Pochi si ricordano dei quasi ventimila giornalisti italiani.Tanti risultano attualmente iscritti al fondo previdenziale separato, con redditi medi di 7mila euro l'anno, più o meno la pensione sociale.Nonostante gli stipendi medi, che tradizionalmente sono più alti di altre categorie, la nuova figura del giornalista precario esiste eccome. Cococo, assunto a tempo determinato (anche un mese di contratto), bassi stipendi, ricatti continui da parte dell'editore, che siccome paga,definisce anche lo spazio di libertà dell'informazione.E nel futuro (per chi ci arriverà), pensioni da fame.
Non è una scoperta di oggi, visto che proprio sul nuovo lavoro precario la Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana)ha organizzato vari scioperi. Ma la «scoperta» è stata fatta nei giorni scorsi dagli editori italiani, con un documento spedito al ministro del lavoro, Cesare Damiano e al presidente della commissione cultura della camera, Pietro Folena, ammettendo che il precariato accertato è limitato solo al 6,22%, mentre si registra un tasso di espansione dell'occupazione del 4% l'anno. I dati sono contestati dal sindacato dei giornalisti che traduce i nuovi occupati in assunzioni precarie e assunzioni stabili solo nel settore degli uffici stampa e dell'emittenza radiotelevisiva locale. Il dato reale sulla quota di precari si deve andare a scovare quindi nelle cifre dell'Inpgi. Il 9-10 marzo 2005 ad Alghero si sono svolti gli "Stati Generale dell'Informazione in Sardegna". Sui lavori di questa importante assise esiste un relazione pubblicata in formato.pdf di 22 pagine, che potete trovare al sito
http://www.stampasarda.org/Documents/alghero2005.pdf#search=%22stati%20generale%20informazione%20sardegna%22

Vi rimando in particolare alla lettura de "Il Rapporto sullo sfruttamento giornalistico in Sardegna".Un'analisi puntuale e precisa con tanto di testimonianze anonime di due giornalisti precari sardi. I precari secondo questo rapporto firmano il 40% delle notizie dei tre quotidiani sardi. Interessanti e direi quasi allarmanti i dati emersi nel profilo dei precari sardi.
Dunque ricordatevi, nel mondo dei precari in Italia, ci siamo anche noi giornalisti.

martedì, settembre 19, 2006

Calabria-Sardegna: informazione e conflitti d'interesse

Non solo Berlusconi.Quando si parla di conflitto d'interesse si pensa subito al Cavaliere di Arcore.Ma in realtà in Italia sono molteplici le situazioni nelle quali vi è un intreccio tra politica ed attività economiche.Non è esente da ciò l'informazione locale.Per definizione questa si regge sul commerciale e quindi sulle attività economiche private.Il problema sorge quando chi detiene una tv locale vuole scendere in politica o utilizza la tv per difendere/propagandare le sue attività.
Pressochè di regola infatti detenere un' emittente costituisce una seconda attività economica e mai la prima (purtroppo).
Due sono le realtà che conosco meglio, la Sardegna e la Calabria.La prima perchè ci sono nato e vi ho vissuto per la maggior parte della mia vita.La seconda, perchè vi ho lavorato, vivendoci per oltre un anno e mezzo.
Qui, sia in Calabria che in Sardegna, come del resto in tutta Italia non mancano le concentrazioni dei mezzi d'informazione in poche mani ed esistono gli interessi degli editori in politica.
Molti giornali e tv in Sardegna sono detenuti da chi svolge un'attività edilizia-immobiliare.Nulla di irregolare.Nulla da dire.Ogni attività è lecita.
In assenza di regole tutto è legittimo ed è permesso.
Berlusconi fino a quando era al potere era padrone di fatto di 3 reti private e 2 pubbliche (e ha fatto il bello e cattivo tempo), figuriamoci se qualcuno si è mai posto il problema per una tv locale.In Sardegna poi oggi abbiamo come governatore il Patron di Tiscali (che non è una tv), Renato Soru ma è indubbiamente anch'esso un forte gruppo economico.Tra l'altro tutto si può dire, ma non che non sia tenacemente impegnato nella realizzazione di quel programma con il quale aveva vinto le elezioni.
L'editore è padrone della tv, dunque è libero di fare ciò che vuole.Il conflitto nasce quando la tv, nel tg o in altri programmi, si deve occupare delle stesse attività economiche dell'editore o della forza politica/schieramento di riferimento dell'editore (nel caso appunto scenda in politica).
Reggio Calabria, città nella quale ho lavorato, è una città florida dal punto di vista giornalistico.Politicamente viva, con una forte tradizione storica di destra e con un centro-sinistra in ripresa.Il sindaco, lo vedete nella foto qui sopra, è Giuseppe Scopelliti di Alleanza Nazionale.L'emittente per la quale ho svolto l'attività di giornalista, attraverso il suo editore, lo ha aspramente criticato e lo fa anche adesso, apertamente.L'attuale amministrazione è sottoposta a critiche di fuoco.Lui del resto, il giovane sindaco, risponde e non la manda a dire.Scontro dialettico fuoribondo.E pensate che lo stesso sindaco quest'anno ha accettato nella stessa tv un dibattito condotto dallo stesso editore che ha rappresentato una sorta di vero e proprio duello (politico).3 ore di scintille per il piacere degli spettatori. Anche in questi giorni (grazie al sat siamo informati in tempo reale anche su Reggio Calabria) lo stesso editore sta tornando alla carica tuonando contro le spese a suo dire "folli" dell'amministrazione comunale per la recente "notte bianca" che si è svolta in concomitanza con quella romana.E non è un mistero per nessuno che alle prossime elezioni di maggio (in data identica alla consultazione di Oristano) i due si potrebbero sfidare, stavolta non più in dibattito televisivo, ma nella competizione elettorale-amministrativa per lo scranno di sindaco.
A Reggio tutti sanno che l'editore di RTV, il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo ha legittimi interessi nel campo sanitario: è proprietario del più grande ed efficiente laboratorio di analisi private della città, è stato Assessore comunale nella giuntà del compianto Italo Falcomatà e candidato al Senato per l'Ulivo (senza successo) alle elezioni nazionali nel 1996.
Ma vorrei provare a fare un confronto.
In Sardegna al contrario non tutti sanno esattamente chi sono e quali interessi economici hanno gli editori delle tv private regional-locali.Sembra strano ma è così.La Sardegna è..più calabrese della Calabria!
Il vaccino migliore per il telespettatore è dunque quello di conoscere chi è esattamente l'editore di una tv e quali sono i suoi legittimi interessi.Quando il gioco è scoperto, trasparente il telespettatore è indubbiamente più consapevole.Spesso invece chi guarda la tv e il tg non sa chi è l'editore di quel canale e quindi la sua capacità di discernimento è limitata.
La trasparenza sarebbe il miglior atteggiamento per un editore.
La Sardegna dunque, anche se potrebbero sembrare strane queste mie parole, dovrebbe prendere esempio da chi esplicitamente difende i propri interessi anche con la propria tv.E' insomma preferibile un editore che mette anche il proprio volto (a costo di inflazionare il video) con editoriali, interviste ecc.. a chi invece agisce velatamente, tra le righe e manda avanti altri (giornalisti, direttori ..) per tutelare i propri interessi economici.

lunedì, settembre 18, 2006

Rai e Mediaset: 4 poltrone per Mimun!


Mimun ora non ha che l'imbarazzo della scelta.L’ex direttore del Tg1 alla Rai può optare tra: direzione della agitatissima RaiSport e la direzione di Tribune e Servizi Parlamentari.Ma anche da Mediaset, non mancano le offerte : direttore di canale 5 (n.b della rete, non del tg dove rimane Carlo Rossella), oppure direttore del canale di informazione 24 ore su 24 (in prossimità di partire) "All News", sul digitale terrestre di Mediaset. Tempi bui per Anna La Rosa che potrebbe finire fuori da " Telecamere".
Il centrodestra sembra vicino alla conferma della poltrona di RaiUno, oltre ovviamente alle direzioni di RaiDue e Tg2. Mauro Mazza (quota AN) dovrebbe restare al Tg2, mentre per il leghista Marano potrebbe essere davvero difficile conservare il timone del secondo canale di stato.
Chi si aspettava un riconoscimento (TG2 o la rete stessa), per Maurizio Belpietro super impegnato anche con una striscia quotidiana, "L'antipatico", che domani partirà su Retequattro , forse rimarrà deluso.Ma non è da escludere il gioco delle tre carte tra lui, Giorgio Mulè (direttore attuale della testata trasversale di Mediaset, Videonews) e Mario Giordano di Studio Aperto (Italia Uno). Per gli ultimi due si potrebbero spalancare rispettivamente le porte della direzione del Tg di Italia Uno e del Giornale di Paolo Berlusconi.Se queste voci fossero confermate certo alla fine il centrodestra conserverebbe non poco potere nell'informazione in tv.Insomma se si esclude la nomina di Riotta al TG1, che comunque attendiamo per poter esprimere un giudizio compiuto, sembra che al duopolio RAI-Mediaset, stia per cambiare tutto per.. non cambiare niente!

mercoledì, settembre 13, 2006

Rai : "Anno zero" per Santoro e... Mimun !



Da oggi Gianni Riotta è il nuovo direttore del TG1, al posto di Clemente Mimum che..rimane a disposizione.Michele Santoro torna domani in video.Grandi movimenti dunque nella nostra tv di stato.Sarà una coincidenza, ma a 4 anni dal clamoroso 'editto bulgaro' di Berlusconi, che ne aveva deciso la cacciata, la causa di lavoro vinta contro la Rai, il rientro di Michele Santoro, viene a coincidere proprio con l'uscita di scena di Clemente Mimun.
ANNO ZERO, questo il nome del programma (domani ore 21, Rai 2), e' ideato e condotto da Michele Santoro, con la collaborazione di Sandro Ruotolo. Con lui una redazione folta e competente: Paolo Mondani, Laura Mambelli, Natascha Lusenti e Luca Bertazzoni, la giovane Beatrice Borromeo.Nota speciale la merita la partecipazione di Marco Travaglio, anche lui infatti era risultato sgradito all'ex presidente del consiglio e per questo era stato bandito"dalla Rai. Ruolo importante, le interviste, per Rula Jebreal (ben nota al pubblico di La 7). Il titolo, che pure richiama il Rossellini post guerra di 'Germania Anno Zero' fa riferimento anche all'esigenza' di un nuovo inizio televisivo. L'editing del programma e' coordinato da Alessandro Renna. Undici le puntate previste, con la regia di Grazia Michelacci. La direzione della fotografia e' di Gianni Caporali. L'allestimento della scenografia e' di Agostino Agostinelli. Le musiche sono di un grande musicista: Nicola Piovani.
Dopo l'era Mimun a Gianni Riotta il compito di realizzare un telegiornale equilibrato (possibilmente non più con i soliti inguardabili "pastoni" politici", please !). Michele Santoro, dopo l'esperienza politica al Parlamento Euoropeo, torna ora al suo vero mestiere di giornalista. Ad entrambi vanno, e ne hanno sicuramente bisogno, tanti auguroni di buon lavoro!

martedì, settembre 12, 2006

Rai, di tutto di più...la lista di Beppe Grillo


In questi giorni impazza il totonomine.
Foglietti e fogliettini,
più o meno veri, girano
in Parlamento.
All'ordine del giorno ci sono le nomine nei posto di comando alla Rai:le direzioni Tg e di Rete.
Poltrone e poltrone.La cosiddetta lottizzazione che ad ogni cambio di governo si ripropone.Intanto sul suo Blog www.beppegrillo.it , il grande Beppe Grillo
ha pubblicato un altro elenco interessante.
Si tratta di una lunga lista di attuali dipendenti o sottocontratto alla Rai. Queste persone hanno una particolarità sono parenti di... (figli, mogli, mariti....). Ovviamente in questo ricco elenco ci sono anche professionisti di prim ordine.
Nulla da dire.Persone che meritano il posto che hanno.Nessuno scandalismo dunque, ma trattandosi di tv di stato, quindi finanziata da noi tutti, è doveroso sapere le relazioni di parentela tra chi lavora in Rai e persone pubbliche molto, molto conosciute. Politici, ma non solo.


Secondo me scoprirete alcune sorprese e troverete anche tante conferme.
Buona lettura!

Postato da Beppe Grillo il 08.09.06 15:27 Informazione
Figli (f):
Tinni Andreatta, responsabile fiction di Raiuno, (f) dell'ex ministro dc Beniamino. Natalia Augias, Gr, (f) del giornalista e scrittore Corrado. Gianfranco Agus, inviato, (f) dell'attore Gianni. Roberto Averardi, Gr, (f) di Giuseppe, ex deputato Psdi. Francesca Barzini, Tg3, (f) dello scrittore e giornalista Luigi junior. Bianca Berlinguer, conduttrice del Tg3, (f) di Enrico, segretario del Pci. Barbara Boncompagni, autrice, (f) di Gianni. Claudio Cappon, direttore generale, (f) di Giorgio, ex direttore generale dell'Imi. Antonio De Martino, Gr, (f) dell'ex ministro socialista Francesco. Antonio Di Bella, direttore Tg3, (f) di Franco, ex direttore del "Corriere della Sera". Claudio Donat-Cattin, capostruttura Raiuno, (f) dell'ex ministro democristiano Carlo. Jessica Japino, programmista regista delle edizioni di "Carramba", (f) di Sergio. Giancarlo Leone, amministratore delegato di Rai Cinema e responsabile della Divisione Uno, (f) dell'ex presidente della Repubblica Giovanni. Marina Letta, contrattista a tempo determinato, (f) di Gianni, sottosegretario alla Presidenza a Palazzo Chigi. Pietro Mancini, Gr, (f) del socialista Giacomo. Maurizio Martinelli,Tg2, (f) del giornalista Roberto. Stefania Pennacchini, Relazioni istituzionali Rai, (f) di Erminio, ex sottosegretario Dc. Claudia Piga, Tg1, (f) dell'ex ministro dc, Franco. Francesco Pionati, notista politico del Tg1, (f) dell'ex sindaco di Avellino. Alessandra Rauti, redattore del Gr, (f) di Pino, segretario del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore. Silvia Ronchey, autrice e conduttrice di programmi, (f) di Alberto, ex ministro dell'Ulivo ed ex presidente di Rcs. Paolo Ruffini, direttore Gr, nipote del cardinale e (f) di Attilio, ex deputato e ministro dc. Sara Scalia, capostruttura di Raidue, (f) della giornalista Miriam Mafai. Maurizio Scelba, Tg1, (f) di Tanino, ex portavoce del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Mariano Squillante, ex corrispondente da Londra, poi a RaiNews 24, (f) dell'ex giudice Renato. Giovanna Tatò, Raitre, (f) di Tonino, consigliere di Enrico Berlinguer. Carlotta Tedeschi, Gr, (f) di Mario, senatore Msi. Daniel Toaff, capostruttura e autore della ‘Vita in diretta’, (f) dell 'ex rabbino di Roma, Elio. Stefano Vicario, regista di Giorgio Panariello, (f) del regista cinematografico Marco. Stefano Ziantoni Tg1 (f) dell' ex presidente dc della Provincia di Roma Violenzio. Rossella Alimenti, Tg1, (f) di Dante, ex vaticanista Rai. Paola Bernabei, Ufficio stampa, (f) dell'ex direttore generale della Rai, Ettore, proprietario della società di produzione Lux. Giovanna Botteri, Tg3, (f) di Guido, ex direttore sede Trieste Rai. Manuela De Luca, conduttrice Tg1, (f) di Willy, ex direttore generale Rai. Giampiero Di Schiena, Tg1, (f) di Luca, ex direttore dc del Tg3. Annalisa Guglielmi, sede Rai di Milano, (f) di Angelo Guglielmi, ex direttore di Raitre. Piero Marrazzo, conduttore di ‘Mi manda Raitre’, (f) dello scomparso giornalista Giò. Simonetta Martellini, Raiuno, (f) di Nando, radiocronista sportivo. Luca Milano, dell' ufficio contratti, (f) di Emanuele, ex direttore Tg1 ed ex vice direttore generale. Barbara Modesti, Tg1, (f) dell'annunciatrice Gabriella Farinon e del regista Rai Dore. Monica Petacco,Tg2, (f) di Arrigo, storico e consulente di programmi Rai. Andrea Rispoli, Raidue, (f) del conduttore Luciano, ex Rai. Fiammetta Rossi, Tg3, (f) di Nerino, ex direttore del Gr2, e moglie del ex segretario dell'Usigrai, Giorgio Balzoni, caporedattore al politico del Tg1. Cecilia Valmarana, (f) di Paolo, uno dei padri del cinema coprodotto dalla Rai, nella struttura di RaiCinema. Paolo Zefferi, (f) di Ezio, giornalista, è a Rainews 24.
Fratelli (fr) e sorelle (s):
Angela Buttiglione, direttore dei Servizi Parlamentari, (s) di Rocco, segretario del Cdu. Nicola Cariglia, sede Rai di Firenze, (fr) di Antonio, ex segretario del Psdi. Silvio Giulietti, telecineoperatore nella sede Rai di Venezia, (fr) di Giuseppe, uomo Rai e Usigrai, ex responsabile dell'informazione dei Ds. Max Gusberti, vice di Stefano Munafò a Raifiction, (fr) di Simona, capostruttura di Raidue. Sandro Marini, Tg3, (fr) di Franco, ex segretario del Ppi. Giampiero Raveggi, capostruttura di Raiuno, (fr) dell'ideatore del programma "Odeon" Emilio Ravel (nome d'arte). Antonio Sottile, programmista regista di "Linea Verde'', (fr) di Salvo, portavoce di Gianfranco Fini. Maria Zanda, capo della segreteria di Roberto Zaccaria, (s) di Luigi, ex responsabile dell'Agenzia del Giubileo.
Mogli e mariti (m):
Milva Andriolli, sede Rai di Venezia, è l'ex (m) di Silvio Giulietti, fratello di Giuseppe. Anna Maria Callini, dirigente alla segreteria di Raidue, (m) di Gianfranco Comanducci, vice direttore della Divisione Uno. Roberta Carlotto, direttore Radiotre, (m) dell'ex esponente Pci Alfredo Reichlin. Sandra Cimarelli, Palinsesto Raidue, (m) di Franco Modugno, direttore dei Servizi immobiliari Rai. Antonella Del Prino, collaboratrice a "La vita in diretta", (m) del giornalista Oscar Orefice. Simona Ercolani, autrice di programmi Rai, (m) del giornalista Fabrizio Rondolino, ex portavoce di Massimo D'Alema. Paola Ferrari, conduttrice, (m) di Marco De Benedetti. Anna Fraschetti, vice del capo ufficio stampa Bepi Nava, (m) di Mario Colangeli, vice direttore Tg3 e sorella di Luciano, quirinalista Tg3. Giovanna Genovese, compagna di Sergio Silva, padre della ‘Piovra’ è delegata alla produzione. Ginevra Giannetti, consulente Rai International, (m) di Altero Matteoli, ministro dell'Ambiente, An. Giuseppe Grandinetti, Gr, (m) della senatrice verde Loredana De Petris. Francesca Manuti, produttrice di "Sereno variabile" di Raidue, (m) di Paolo Carmignani, vicedirettore Raidue. Lucia Restivo, capo struttura Raidue, (m) di Sergio Valzania, direttore Radiodue. Anna Scalfati, Tg1, conduttrice di programmi, (m) di Giuseppe Sangiorgi, membro dell'Authority ed ex portavoce di De Mita. Cristina Tarantelli, Servizi Parlamentari, (m) di Carlo Brienza, RaiSport. Daniela Vergara, anchorwoman del Tg2, (m) del conduttore Luca Giurato.
Nipoti (n), cognati (c) e vari:
Ferdinando Andreatta, dirigente di Rai- Way, (n) di Nino. Guido Barendson, conduttore Tg2, (n) di Maurizio. Aldo Mancino, dirigente RaiWay (n) dell'ex presidente del Senato, Nicola. Giuseppe Saccà, (n) di Agostino, direttore di Raiuno, nell'orchestra del programma di Raiuno ‘Torno sabato-La lotteria'. Adriana Giannuzzi, ufficio Diritti d'autore, (c) dell'ex senatore ed ex membro del Csm Ernesto Stajano e moglie del vicedirettore della Divisione Due Luigi Ferrari. Alfonso Marrazzo, Tg2, cugino di Piero. Marco Ravaglioli, Tg1, marito di Serena Andreotti, figlia di Giulio. Tommaso Ricci, Tg2, (c) di Angela e Rocco Buttiglione. Carlotta Riccio, regista, (c) di Claudio Cappon direttore generale Rai. Luigi Rocchi, dirigente area Business&development, genero di Biagio Agnes. Laura Terzani,Tg3, nuora di Antonio Ghirelli.

Benvenuti!


Comincia per me una nuova avventura. Sono un operatore dell'informazione.
Questo blog sarà un'osservatorio attento su tutto ciò che accade intorno ai media.
Intorno, ma soprattutto dentro e dietro.
Cercherò di concentrare l'attenzione, fra l'altro, su tutto quello che fa notizia e soprattutto su ciò che, pur essendo rilevante non trova il giusto spazio nei media.
Senza peli sulla lingua.Senza censura di sorta.
Questo è uno spazio libero di riflessione e informazione.O meglio di quella che una volta era definita controinformazione. Aperto al contributo di tutti.Utenti delle notizie, ma anche ai colleghi giornalisti.
In particolare quelli più giovani che vogliono intraprendere questa affascinante carriera e che si sbattono tutti i giorni tra difficoltà incredibili. Giornalismo, per me e per tanti come me, è sinonimo di determinazione, passione, forza di volontà, ma anche di sacrifici immani, ostacoli, lotte.