venerdì, maggio 29, 2009

con l'intervista di Videolina, trasmessa dalla RAI
ITALIA DEI VALORI CI FA LO SPOT



Italia dei Valori, il partito di Antonio Di Pietro torna ironicamente sulle dure polemiche dei giorni scorsi sull'intervista (elettorale) di Videolina (televisione sarda) a Silvio Berlusconi-candidato alle prossime elezioni , registrata nel suo studio (con tanto di maxi simbolo) e non in un comizio o spazio elettorale.


Le immagini della tv privata erano state trasmesse all'interno di due servizi della tv pubblica: Tg 1 e Tg 3, dove si dava conto di un'altra intervista (stavolta non legata alle elezioni) concessa alla nota CNN di Atlanta.


Intervista quest'ultima concessa da Berlusconi evidentemente nella veste non di candidato alle elezioni europee, ma in quella istituzionale di Presidente del Consiglio. In questo colloquio lo studio del presidente si presentava spoglio da simboli elettorali. Da evidenziare che le due interviste si svolte-lo ha dichiarato il direttore di Videolina Bepi Anziani al Corriere on line- una dopo l'altra: prima quella della tv americana e poi quella sarda.


Nella clip di IDV, intitolata "Tutte le tv del Presidente ", la vedete qua sopra, viene anche citato uno stralcio testuale ed ufficiale della dichiarazione dei due direttori dei TG della RAI Andrea Giubilo (è lui il facente funzioni in attesa dell'arrivo di Augusto Minzolini ) e Antonio Di Bella.
"Il Tg1 e il Tg3 - scrivono i due direttori - hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all’emittente sarda Videolina. "

Nello stesso comunicato la Rai e anche qualche altro commentatore, sosteneva che simboli e bandiere apparirebbero sempre nei Tg durante i servizi con interviste di candidati durante la la campagna elettorale.E dunque si farebbe così per tutti, come per i servizi contestati e la parità di condizioni verrebbe rispettata. Una circostanza questa però che, come precisava l'autorevole sito di "You Reporter" (http://www.youreporter.it/) viene di fatto vanificata nel caso del candidato Berlusconi.

"Da sapere che quando si va intervistare Berlusconi ad Arcore o a Palazzo Grazioli, come in questo caso, l'intervista NON può essere fatta dal giornalista con la telecamera della sua emittente.
Berlusconi accetta di farsi intervistare solo con le telecamera del suo staff. Da sempre. Sin da quando è entrato in politica. I giornalisti italiani polemizzarono inizialmente, ora non più.

In questo caso le immagini dell'intervista a Berlusconi non solo erano girate con la telecamera di proprietà di Berlusconi, ma c'era anche il logo.

Non è un dettaglio da poco. Perché se qualcosa va storto nell'intervista o di non gradimento del Presidente del Consiglio, la cassetta ce l'ha Berlusconi, non il giornalista.
"

Ma non più tardi di una settimana fa -quasi profeticamente- era stata proprio la Commissione Servizi e Prodotti dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabro'- in comunicato ufficiale ad affermare che



" alla luce dei dati sul monitoraggio dell'ultimo periodo, perdurando uno squilibrio informativo tra tutte le liste che si sono presentate alle elezioni e una sovraesposizione del Governo, ha adottato un atto di diffida generale nei confronti di tutte e emittenti affinche' procedano all'immediato riequilibrio'' .
E sicuramente possiamo affermare, senza ombra di smentita, che quanto avvenuto in Rai, non può certo essere definito il richiesto"riequilibrio".
Lo spot è tratto dal canale you tube di Italia dei Valori :

http://www.youtube.com/user/IDVstaff




1 commento:

Silvia Azzaroli ha detto...

Eheheh grande antonio e grandi voi che li avete smascherati!