domenica, maggio 31, 2009

Speciale Fuorionda 2: quelle foto "vietate"
BERLUSCONI E BELPIETRO CONTRO
ANTONELLO ZAPPADU
due versioni contrapposte


Da Bari in un appuntamento elettorale, è direttamente il Premier Berlusconi (dal Tg 3) a scagliarsi oggi contro il fotografo Antonello Zappadu che lo ricordiamo non è mai stato condannato nè in sede in civile nè penale per le foto di Villa Certosa.

Ricca la rassegna stampa odierna sul caso Zappadu- Berlusconi.


In nessun articolo però abbiamo trovato notizia (riportata da noi nel post di ieri) della prima denuncia di Berlusconi (violazione di domicilio) contro il fotografo sardo.Quella per la quale è stata fissata udienza dal Tribunale di Tempio per il prossimo undici giugno e sempre per la quale il pm Ezio Castaldi ha già chiesto l'archiviazione perchè il fatto non sussiste.


Ma vediamo gli articoli del Corriere della Sera, La Stampa e Il Giornale.
fonte: Corriere dell Sera, articolo di Fiorenza Sarzanini
E Zappadu spiegò:


«Tra le immagini qualcuno ha riconosciuto Noemi»
Topolanek nudo nel giardino della Villa
e nei viali bionde e brune mozzafiato


Berlusconi ha potuto visionare settanta scatti, in uno lui è nel patio accanto a una giovane con un «miniabito» nero






ROMA - Berlusconi ha potuto visionare settanta foto scattate durante le feste organizzate a Villa Certosa. Ed è stato dopo averle esaminate che ha deciso di provare a bloccarne la pubblicazione rivolgendosi al Garante della Privacy con un ricorso d’urgenza. Erano soltanto un campione delle 700 immagini del reporter Antonello Zappadu, ma tanto è bastato per intuire i possibili effetti di un'eventuale loro divulgazione. Anche perché, come ammette lo stesso avvocato del premier Niccolò Ghedini, «almeno una ritrae l'ex primo ministro della repubblica ceca Mirek Topolanek nudo in giardino durante la vacanza trascorsa in Sardegna a casa del presidente nel maggio 2008. C'erano anche i suoi bambini, ma non si può mai sapere che cosa esce sui giornali».

L'ex premier ceco non è l'unico ad essere stato ripreso senza veli. Nelle foto circolate finora ci sono pure ragazze in topless o in atteggiamenti discinti ed è difficile prevedere che cosa potrebbe accadere se finissero su qualche quotidiano o rotocalco. Di qui la scelta di muoversi sul doppio binario — Authority e procura di Roma — con un obiettivo preciso: impedire che qualcuno possa utilizzare gli scatti. Il provvedimento di sequestro trasforma infatti il materiale in «corpo di reato» e dunque chi lo usa può essere denunciato per ricettazione. Una misura che si applica in Italia, ma non all'estero dove sarebbero già state avviate trattative per la vendita del servizio. Immagini divenute preziose perché riguardano anche la festa di Capodanno e le vacanze natalizie offerte dal premier a numerose ragazze e in particolare a Noemi Letizia.

In realtà nell'archivio del fotografo di Olbia — diventato famoso due anni fa per aver «beccato» Berlusconi sempre a Villa Certosa in compagnia di cinque ragazze tra le quali spiccava Angela Sozio, la «rossa» del Grande Fratello — sono documentate moltissime occasioni mondane organizzate dal premier. Prova ne sia che il primo contatto per cedere foto al settimanale Panorama risale al dicembre scorso, quando il caso politico non era ancora esploso e soprattutto non si era a conoscenza della frequentazione di Berlusconi con la ragazza di Portici. Quali sono dunque le immagini che Zappadu offriva al settimanale di proprietà della famiglia del premier? Il direttore Maurizio Belpietro sostiene che riguardavano proprio la visita di Topolanek. «Io non le ho viste — chiarisce — anche perché non ero interessato, ma so che erano proprio quelle. Il giornalista Giacomo Amadori fu contattato da questo fotografo che conosce da tempo e mi ha informato, ma non se n'è fatto nulla. Non ho mai pagato questo tipo di servizi e in ogni caso non c'era niente che valesse la pena. Comunque, non avevo certo a disposizione un milione e mezzo di euro». In realtà dalla visita della delegazione ceca erano trascorsi sette mesi, altre scene erano state immortalate. Soprattutto durante l'estate. In una foto ripresa da lontano, ma che lascia intravedere perfettamente le figure, Berlusconi è nel patio di una delle residenza abitualmente riservate agli ospiti. Accanto ha una splendida ragazza bionda. Poco dietro si stagliano le figure di altre due bellezze mozzafiato. Una indossa un miniabito nero, l'amica ha anche lei un vestito nero. Sullo sfondo si intravede un uomo, ma non è possibile riconoscere il volto. Il premier guarda lontano e sorride.

E poi ci sono le immagini delle ragazze immortalate sotto la doccia. Una sequenza ne mostra due, bellissime, entrambe in topless che si rinfrescano sotto il getto dell'acqua. I corpi sono così vicini che sembra quasi si sovrappongano. È possibile che tra le decine di ospiti di Villa Certosa ci fosse qualcuno particolarmente interessante e proprio questo abbia spinto il fotografo ad offrire il servizio a Panorama. Certo è che, dopo il rifiuto incassato a dicembre, Zappadu ha avuto un nuovo contatto con Amadori. E questa volta ha potuto offrire un piatto davvero gustoso. Lui stesso ha raccontato che tra le bellezze ospiti per le vacanze di Natale ha potuto riprendere «una giovane che la dottoressa Mosca ha riconosciuto come Noemi e altre che a me sembravano minorenni». Tra le settanta foto offerte come test per l'eventuale acquisto, una ritrae una giovane bionda che passeggia nel parco mentre parla al telefonino e a poco distanza si nota un uomo che indossa un giaccone di tipo mimetico. Lei ha un cappotto rosso, i jeans e gli stivali. Sembra trattarsi di un periodo invernale. «La mail con la bozza di contratto — spiega Ghedini — è arrivata il 26 maggio. Allegate c'erano le 70 immagini, divise in due gruppi: quelle di Capodanno e quelle di maggio.
(Nella foto Zappadu con l'inviato Rai Pino Scaccia: 1992)


Lo stesso Zappadu ha detto che in questa situazione anche quelle di Topolanek erano tornate attuali. Non mi sembra ci fossero immagini di Noemi e in ogni caso i volti erano oscurati. Il prezzo indicato è un milione e mezzo di euro». I collaboratori del fotografo negano che fosse la reale richiesta. «E in ogni caso — ribadiscono — questa volta sono stati loro a cercare Antonello. Amadori ha chiamato e ha chiesto di visionare il materiale. Si sono ricordati di quanto era accaduto a dicembre e hanno voluto sapere che cosa avevamo. Ora hanno chiesto il sequestro, ma noi non abbiamo foto scattate all'interno di Villa Certosa e dunque in giro potrebbero esserci scatti fatti da altri». (FINE TESTO CORRIERE)



fonte : La Stampa -GUIDO RUOTOLO
31/5/2009 (7:24) -


COLLOQUIO CON ANTONELLO ZAPPADU
"Ma quale ricatto, è tutto in regola"



Parla il fotoreporter:
«Non ho mai trattato con il Cavaliere»
ROMA
In quei giorni, era il 3 dicembre scorso, mi trovavo a Rozzano, alla clinica Humanitas, per un intervento chirurgico. E trovandomi in quella situazione, chiamai Giacomo Amadori, mio amico, inviato di Panorama. Giacomo mi aiutò, come se fosse un fratello, una sorella, un parente. Naturalmente, in quegli incontri, parlavamo. Fu così che gli feci vedere una ventina di scatti, insomma tre, quattro servizi. Foto pixate, per non far riconoscere i volti». Sono le nove e passa di sera. Il cellulare di Antonello Zappadu torna a squillare. E risponde. Per tutta la mattinata, dopo aver appreso che era finito sul registro degli indagati della Procura di Roma, che i carabinieri lo cercavano per farsi consegnare le fotografie oggetto delle indagini, si era reso «irreperibile». Antonello Zappadu, fotografo di «frontiera» (qualcuno lo definisce «border-line»).

Memoria vivente della stagione drammatica dell’Anonima sequestri, amico di Grazianeddu Mesina. L’ultima volta che l’avevo incontrato mi raccontò che stava lavorando allo scoop della sua vita: andare in Colombia per tentare di fotografare e intervistare l’ostaggio in mano alle Farc, Ingrid Betancourt. Lui non era e non è un «paparazzo», è figlio d’arte, suo padre era giornalista Rai, è un fotografo giornalista che oggi si ritrova al centro delle polemiche e di una inchiesta giudiziaria per via degli scatti «rubati» a Villa Certosa e non solo. Dunque, a dicembre Zappadu mostra delle foto scattate nel maggio precedente al giornalista «amico» di Panorama. In quel pacchetto di foto c’era l’ex premier ceco Mirek Topolanek: «Questo lo sostiene il presidente Berlusconi. Io - sottolinea il fotografo - non ho mai saputo chi fosse quel signore». Dunque, a dicembre è lui che propone a Panorama tre, quattro servizi fotografici. Ma non se ne fa nulla. «Terminata la convalescenza rientrai in Sardegna - prosegue nel suo racconto Antonello Zappadu - e poi altri servizi, altri scatti, quelli di Natale. Sono poi partito per la Colombia, dove sono rimasto quattro mesi».

Arriviamo alla settimana che si sta concludendo. Mentre il fotografo sta trattando con diversi gruppi editoriali la vendita delle foto (si dice anche che stia trattando con una serie di tabloid inglesi del gruppo Murdoch), il 26 maggio, cioè martedì scorso, torna a farsi vivo Giacomo Amadori: «E’ lui che mi suggerisce di provare a vendere le foto al suo settimanale, Panorama. E’ vero - come dice il direttore di Gente - con loro, con il gruppo Hachette-Rusconi, non ho mai discusso del prezzo del servizio. Ed è anche vero che ho mandato via mail ad Amadori una quarantina, e non settanta come sostiene il legale di Berlusconi, di scatti. Tutti pixati, attento a non far riconoscere nessun soggetto presente nelle foto. Insomma, i volti erano nascosti. In chiaro, solo quello di Silvio Berlusconi, che compare però solo in poche fotografie. Ma insieme alla foto inviai anche quella bozza di contratto da proporre al gruppo Hachette, se avesse accettato di entrare nel merito della trattativa, nel quale solo in via teorica era fissato in un milione e mezzo di euro il prezzo delle foto. Ero consapevole che quella cifra era solo una base di partenza, pronto a scendere...».


Insomma, Zappadu respinge l’accusa di tentata truffa, intanto perché è stato Amadori a farsi vivo chiedendogli di proporre al suo giornale, Panorama, il servizio. Lui, in questi giorni, stava trattando con altri gruppi editoriali. E mastica amaro il fotografo, che respinge indignato l’accusa di essere il nuovo Corona che ricatta le vittime dei suoi scoop fotografici: «Quando mi ha chiamato Miti Simonetto, la segretaria di Berlusconi, ho capito che dovevo chiudere ogni contatto. Io pensavo di vendere le foto a Panorama. Non avrei mai trattato con Silvio Berlusconi». Sul contenuto dei suoi scatti, Zappadu non intende entrare nel merito. L’altra sera aveva confermato che nelle foto delle vacanze di Natale, «chi ha visto gli scatti ha riconosciuto Noemi Letizia». E che, a suo avviso, «diverse ragazze» immortalate «sembravano essere delle minorenni». Zappadu insiste sulla sua correttezza deontologica: «Non ho invaso una proprietà privata. Insomma, ho utilizzato gli strumenti professionali per fare i miei scatti sempre da fuori e mai dall’interno di Villa Certosa». Adesso, però, saranno i magistrati e gli investigatori a tentare di ricostruire la "verità."-fine testo La Stampa-

fonte: Il Giornale.it
"Così ho scoperto un bluff da un milione e mezzo di euro"
di Stefano Filippi

Maurizio Belpietro, direttore di «Panorama» e destinatario delle foto rubate nella villa in Costa Smeralda di Silvio Berlusconi, come è cominciata per voi questa storia?
«Un po’ di mesi fa si fece vivo questo fotografo che io non conosco e di cui non sapevo neppure il nome. Avvicinò Giacomo Amadori, giornalista di Panorama».
Come mai proprio Amadori?
«Si era avvalso della sua collaborazione quando era stato in Sardegna per alcune inchieste».
Quindi non è Amadori che chiama il fotografo, come ha detto l’avvocato di Zappadu.
«Ma come può chiamarlo Amadori? Solo il fotografo sa che ci sono gli scatti! Evidente che questo signore fa il primo passo».
E tu che fai?
«Io non compro mai foto da chi viene a proporle, o le commissiono o le prendo dalle agenzie. Non faccio queste cose degli scoop rubati, non mi interessano, non faccio gossip. Quelle immagini non le vedo e non le tratto. Faccenda chiusa».
Dopodiché...
«Qualche giorno fa torna Amadori e mi dice: guarda che questo qui sta cercando di piazzare ancora quel servizio, l’ho risentito, ci siamo incontrati, pare stia trattando per un milione e mezzo di euro, sembrerebbero interessati Gente e un tabloid inglese che pubblicherebbe il servizio a ridosso del G8. Monica Mosca (direttrice di Gente, ndr) è andata a Parigi per discuterne con il suo editore Hachette».
Questo riferisce Amadori.
«Ovviamente continuo a non essere interessato perché non è affare mio. L’unica cosa che mi limito a fare, siccome la richiesta è enorme, è segnalare agli avvocati di Berlusconi che qualcuno dice di avere fotografie che riguardano Villa Certosa».
Perché hai avvertito Ghedini?
«Secondo una sentenza della Cassazione per scattare foto in un luogo privato occorre il consenso del proprietario».
E Ghedini che fa?
«Mi chiama Mitì Simonetto (responsabile dell’immagine di Berlusconi, ndr) perché voleva parlare con il fotografo e io li metto in contatto. Quando vedono gli scatti, li ritengono rubati e a quel punto parte un esposto al Garante della riservatezza. Punto. Tutta la vicenda è estremamente semplice».
Quindi tu le foto non le hai viste.
«No».
E non sai dire quante sono.
«Non ne ho idea».
Più o meno sai che cosa si vede.
«Da quanto mi hanno raccontato, in alcune Berlusconi che scende dall’aereo presumibilmente a Olbia, poi molti scatti dell’interno della villa con il premier ceco e il suo seguito, accompagnatori e accompagnatrici».
Gente in costume, in topless?
«In una proprietà privata magari prendono il sole».
C’erano Noemi Letizia o le altre ragazze della festa di Capodanno?
«Ma no, da quello che so io non c’è niente di tutto ciò».
Avevano un valore giornalistico quegli scatti?
«Il fotografo dice che Hachette stava per firmare un contratto da un milione e mezzo di euro, in realtà Gente ha rifiutato. Monica Mosca mi ha chiamato raccontandomi che fin dall’inizio loro non erano interessati».
Scatti certamente rubati.
«L’avvocato Ghedini mi ha detto che le foto erano prese almeno a un chilometro e mezzo di distanza. Non sono un frequentatore di Villa Certosa, non so quanto grande sia».
Perché Zappadu si è fatto vivo con «Panorama»? All’«Espresso» avrebbero comprato subito il servizio.
«Mi pare evidente anche dal prezzo: voleva vendere le foto a uno che le togliesse dal mercato. Faccio questo mestiere da anni, non mi è mai capitato di vedere richieste così esagerate».
Forse Zappadu sperava che avreste fatto come «Oggi» che acquistò le foto di Sircana con il trans per tenerle nel cassetto. Immagini che tu pubblicasti da direttore del «Giornale».
«Ma io non ho comprato le foto di Sircana: le ho tratte dagli atti giudiziari».
Quindi lui cercava di piazzare il colpaccio.
«Cercava di fare il furbo. Ma, più che con noi, voleva entrare in contatto con Berlusconi. Sapeva che per un giornale è difficile spendere quella cifra. I fotografi conoscono i tariffari, compreso quello di Panorama».
E quant’è?
«Io posso autorizzare spese fino a 10mila euro; per somme superiori decide l’editore. Le foto di Sircana, tanto per dire, non le potrei mai comprare perché Oggi sborsò 100mila euro».
fine testo Il Giornale-











Prima notizia e apertura del Tg 3 Rai di ieri nel video qua sopra, ore 19.





AGENZIA AP COM

Procura di Roma: sequestrare le foto della festa di Berlusconi
05:15 - CRONACA- 31 MAG 2009
Indagato il reporter Antonello Zappadu
Roma, 31 mag. (Apcom) - Alcune centinaia di fotografie per documentare quanto avvenuto lo scorso Capodanno a Villa Certosa, in Sardegna, durante il party organizzato da Silvio Berlusconi, al quale avrebbero partecipato molte ragazze. E' questo il centro dell'indagine avviata dalla Procura di Roma e per la quale è stato disposto il sequestro degli scatti realizzati dal reporter Antonello Zappadu. L'attività investigativa disposta dal pm Simona Maisto e dal procuratore capo Giovanni Ferrara va incontro ad una denuncia depositata nei giorni scorsi dall'avvocato del premier, il parlamentare del Pdl Niccolò Ghedini. I carabinieri, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno ricevuto dallo stesso Zappadu la scheda digitale con in memoria gli scatti "incriminati". Il reporter risulta indagato per tentata truffa e violazione della privacy, rispetto alla realizzazione di quelle immagini e per la possibile commercializzazione. La trattativa, prima con Panorama e nel frattempo con il settimanale Gente, sarebbe durata alcune settimane, e di certo si sarebbe parlato di molti soldi per l'esclusiva del servizio. Per Zappadu non è una novità l'aver a che fare con Berlusconi e con quanto viene fatto all'interno della tenuta sarda del presidente del consiglio. Già nell'estate del 2007, Zappadu mise a segno lo scoop, che ritraeva il premier in compagnia di alcune ragazze, tra cui una ex partecipante al Grande fratello. Quelle foto fecero il giro del mondo e originarono la prima crisi con la signora Berlusconi, Veronica Lario. Ma tutto fu "risolto" dal punto di vista mediatico con la passeggiata nella piazzetta di Porto Rotondo. Per quella storia Zappadu fu indagato dalla procura di Tempio Pausania e raggiunto da un provvedimento del Garante della privacy, come lui stesso ha raccontato con una breve intervista su Youtube. Questa volta, con le foto della notte di San Silvesto '08, per Zappadu, la vicenda sarebbe potuta finire allo stesso modo, se di mezzo non ci fosse stato il caso sollevato da Noemi Letizia e le molte voci rispetto alle frequentazioni con minorenni, di cui aveva parlato proprio Lady Veronica. Parlando con le persone che conoscono Zappadu, e lo stimano come fotografo sempre sul campo, con una famiglia in Colombia e un padre di 92 anni combattivo e storico giornalista Rai, non si registrano dubbi. "Ne uscirà, perché non ha fatto niente di male. Solo il suo mestiere". Il messaggio viene ripetuto dal fratello Salvatore, ex sindacalista Cisl e ora impegnato in molte attività per la promozione dell'isola. Lo spiegano i vecchi colleghi di E-Polis, che fino a poco tempo fa erano nella redazione del quotidiano fondato da Nichy Grauso. Nelle foto realizzate da Zappadu, secondo alcuni, c'è forse la risposta che molti cercano in questi giorni e che riguarda la giovane modella Noemi Letizia. Sui possibili incontri clandestini, con minori, comunque, almeno la Procura di Roma, non indaga. Il capo dei pm, Ferrara, lo sottolinea, spiegando che dopo la ricezione di alcune mail anonime non è stata avviata alcuna indagine. Il dato certo, adesso, dal punto di vista di chi indaga, passa per quelle foto dello scorso Capodanno. E per le trattative di vendite di cui sono state oggetto. Dalle perquisizioni dei carabinieri, nella casa del padre Mario o del fratello Salvatore, non sono emersi elementi di rilievo. E da piazzale Clodio, al momento, non si esclude che nei prossimi giorni il fotoreporter possa essere ascoltato. Rispetto all'oggetto delle foto Ghedini, in una nota, spiega che ritraggono "situazioni di assoluta normalità e non vi erano affatto minorenni, salvo che non si vogliano ricomprendere fra questi i giovanissimi figli del primo ministro ceco, Topolanek e del suo seguito. E' gravissimo - aggiunge Ghedini - e sarà oggetto di autonome iniziative giudiziarie che lo Zappadu, dopo aver commesso plurimi reati per i quali già procede la procura di Roma, perduri in tali inaccettabili comportamenti".
(FINE TESTO AP COM)

1 commento:

iLSapereCheNonConta ha detto...

io parlerei anche del caso Berlusconi-Sanjust... giusto per non dimenticare!!!

Questi sono eventi tutti collegati fra di loro!