lunedì, ottobre 16, 2006

Un anno fa il delitto Fortugno: il mio 16 ottobre

Un anno fa ad oggi, 16 ottobre 2005, vivevo a Reggio Calabria e lavoravo a Reggio Tv, la prima emittente di Reggio Calabria. Domenica sera a casa mia ricevo una telefonata da Nando un mio amico caro amico di Cagliari, appassionato come me delle news, sempre attentissimo all'ultim'ora. Mi dice : "Guarda che hanno ammazzato il vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria in un seggio delle primarie dell'Unione".
Incredulo, capisco immediatamente la portata dell'evento e mando subito un sms al mio direttore Anna Briante e poi corro subito nello studio Tg. Mi ritrovo prima con il collega Gianluca Del Gaiso e poi anche con Francesco Chindemi (che non sapevano chi fosse stato ucciso). Nel frattempo il collega Mario Meliadò parte a Locri con il capotecnico Massimo Saladino.
Mi metto d'accordo con Gianluca: io preparo una scheda biografica mentre lui fa un servizio sulla cronaca dell’omicidio, con i lanci delle agenzie. Con due servizi siamo pronti per una diretta, un’edizione straordinaria del TG condotta da Anna Briante e dall’editore Eduardo Lamberti Castronuovo.
Di Fortugno, consigliere regionale della Margherita, mi ero occupato due volte.Prima per una sua dichiarazione dove chiedeva la riperimetrazione del Parco dell’Aspromonte (era ancora direttore Giusva Branca) e anche 2 settimane prima della sua morte, quando avevo visto Francesco Fortugno ad un convegno della Margherita a Gioia Tauro, cui aveva partecipato anche il mio editore.Con il direttore in video (l'amica e brillante giornalista, Anna Briante), con Mario a Locri quel tragico 16 ottobre 2005 mi son ritrovato, di fatto, a coordinare un’edizione straordinaria che è durata per diverse ore e che ha visto anche il collegamento telefonico con Locri.Raccoglievo le notizie e cercavo di gestire i rapporti con la regie per le telefonate registrate e in diretta.
Un'edizione straordinaria di tg forte, appassionato dove il nostro editore si è lanciato, senza risparmiarsi, contro i poteri mafiosi.Tutta la sera siamo andati in diretta per diverse ore, con qualche problema dei microfoni.
Una serata indubbiamente drammatica ma che in tutta la sua drammaticità ha rappresentato per me un evento giornalistico che ho vissuto intensamente, cercando di fare del mio meglio, per fare il mio mestiere.Per informare.
Quell’evento ha segnato la Calabria e anche la vita dei media, non solo di quella Regione. Per mesi infatti i riflettori dei media nazionali sono rimasti accesi su Locri.E ovviamente abbiamo seguito il dopo omicidio con grande attenzione.
Ricordo perfettamente anche che, la sera stessa, tra di noi in tv e anche con l’editore, si parlava del possibile mandante politico di quell’omicidio politico. E il nome nell’inchiesta spuntò ben presto nei giorni successivi. A marzo gli arresti dei killer ma rimangono ancora dei dubbi .
Questo è il mio ricordo, ad un anno di distanza, di quel 16 ottobre 2005.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho letto l'intero post, ma mi sono fermato al secondo rigo.
Secondo gli ultimi dati AUDITEL TV LOCALI la prima emittente di Reggio Calabria è tornata ad essere TELEREGGIO!

Saluti

SarDoc ha detto...

Certo Antonino.Probabilmente ora c'è stato il sorpasso!
Anche se sui dati Auditel ci sarebbe molto da dire, in particolare sulla loro attendibilità.

Anonimo ha detto...

A parte i dati auditel...che sono fallocchi....L'omicidio di Fortugnoè già stato dimenticato da molti , in particolare dallo Stato. La calabria è la terra della Ndrangheta e ci rimarra sempre , in questi giorni sono state ammazzate tre persone , uana a Reggio e 3 a Lamezia , come vedete il controllo dello stato...è notevole......

SarDoc ha detto...

Caro Laky, credo tu abbia davvero ragione.La situazione in Calabria permane davvero preoccupante.

eduardo lamberti-castronuovo ha detto...

Caro Atzori,
non le sembrerà vero ma sono l'Editore di ReggioTV. Vorrei manifestarLe il mio apprezzamento per quanto scrive a proposito del conflitto di interessi, potrei essere d'accordo con Lei. Ma non è forse più conflittuale l'interesse personale con quello pubblico quando per perseguire il primo si utilizzano fondi del secondo?
A proposito poi di Auditel (attendibilità a parte) tra RTV e Telereggio c'è un abisso, altro che ....ribaltamento! Mi spiace per Monteleone ma evidentemente non legge i tabulati! Auditel a parte RTV è una televisione libera ( e lei lo sa!) Telereggio NO!
Le confesso di essere rammaricato per la nostra querelle ma ricordi che il comitato di redazione in quell'occasione Le ha dato torto! Io non serbo rancore (non lo conosco). Stabilisca pure un link con il nostro sito e se avrà voglia di tornare a Reggio......sentiamoci! Auguri e se vuol fare il giornalista serio ( e lei lo è)....sbagli pure, ma lo faccia mai per conto terzi !!! Auditel a parte! cari saluti.
PS. sulla libertà televisiva domandi a Monteleone se i giornalisti di Telereggio lo sono.

Anonimo ha detto...

Quando uno prende una cantonata, prende una cantonata.

Breve riepilogo. Ho detto che Telereggio è avanti rispetto a ReggioTV sull'auditel.

Mi sbagliavo. Molto grossolanamente.

Telereggio è l'emittente televisiva - presente in città dal 1976 - per la quale il sottoscritto svolge collaborazione giornalistica.

Dopo una breve parentesi entro nel merito.

Secondo i dati auditel ci sarebbero giorni della settimana in cui il TG delle 14 di Telereggio avrebbe 0 (sic!) spettatori e ReggioTV più di 25000.

Io non riuscirei a crederci. Ed anche il dott. Lamberti - tra parentesi - mette da parte l'attendibilità dello stesso strumento.

L'auditel.

5101 famiglie in italia dispongono di un telecomando speciale che registra ed invia all'auditel i dati sui programmi visti, tempo di sintonizzazione, fascia oraria, età dell'utilizzatore etc.

In Calabria le famiglie sono meno di 179. Che diviso per le 5 province calabresi fa 35. Considerata l'estensione della provincia di Cosenza ed il fatto che nella stessa operino 5 televisioni suppongo che nella provincia di Reggio Calabria non operino più di 15 famiglie, anche meno.

A cosa serve l'auditel?
Il meccanismo sopra descritto non serve a nient'altro se non a fissare le tariffe pubblicitarie che le emittenti possono (o devono) praticare agli inserzionisti. Nella logica del "più il programma è visto più la pubblicità costa".

Posto che l'auditel è poco attendibile (le lobbies ne hanno imposto una sacralità quasi dogmatica) mi domando perchè le tariffe pubblicitarie su Telereggio sono più alte rispetto a quelle di ReggioTV?

Se l'auditel vuole RTV in testa mi domando perchè costi meno uno spot sulla TV del dott. Lamberti rispetto a Telereggio.

Ma Lamberti risponderà che si tratta di un servizio reso alla collettività. Un modo per avvicinare tante imprese al mercato pubblicitario-televisivo.

Scrive infatti sul mio blog "Le sembra uno sfruttatore chi dedica piu’ dell’80 per cento dei suoi guadagni ( sudati !!!!) per regalare ad una città che ama una emittente televisiva dove tanti giovani hanno imparato a fare giornalismo?
Una emittente che brucia risorse senza utili!"

Senza utili! E' eticamente accettabile un'impresa che non produce utili?

LIBERTA'

Nel commento al post, il riferimento alla libertà era superfluo e tendenzioso.
Mi sento offeso per essere additato come giornalista non libero di una TV non libera.
Sono liberissimo io ed è liberissima Telereggio. Libera di schierarsi, libera di non schierarsi. Libera di fare informazione, non costretta a fare propaganda.

E' libera una televisione che parla per 3/10 del proprio TG parla del suo editore? Dove l'editore - nonostante oggi sia il candidato a sindaco del centrosinistra - continui a condurre una trasmissione dal titolo "Il salotto dell'editore?" Dove in coda al TG si propone integralmente una intervista al Ministro Bianchi fatta (da chi...?) dall'editore!?!?

Mi è stato chiesto! Sono i liberi i giornalisti di TELEREGGIO? Sì, lo sono!

Mai e dico mai un mio servizio è stato sottoposto a controllo preventivo. Mai e dico mai l'editore mi ha "consigliato" l'impostazione di un servizio. Mai e dico mai la redazione ha ricevuto un foglietto con un "editoriale" scritto con la richiesta di farlo leggere e mandarlo in onda. Perchè l'editoriale, per chi non lo sapesse, NON è un servizio dell'EDITORE.

Eduardo Lamberti-Castronuovo - un merito - ce l'ha. Dialoga anche quando vis a vis si esprime un'opinione nettamente contraria alla sua.
L'importante non è non incazzarsi...

Antonino Monteleone
Libero, anche di incatenarmi!

p.s.: spiacente di avere risposto con tutto questo ritardo.