mercoledì, giugno 18, 2008

PAOLO CHIARIELLO:
" NO ALLE OFFESE NELL'OMBRA"

Caro Paolo, ricevo e pubblico volentieri integralmente e con la dovuta evidenza, la tua opinione ad alcuni commenti che ti riguardavano direttamente.Non prima però di aver evidenziato che condivido per intero le tue affermazioni riguardanti questi commenti anonimi che ti sono stati rivolti. Del resto il tuo operato in fuori onda è stato a suo tempo da me difeso nel post in questione proprio perchè so bene cosa significa fare il giornalista e le difficoltà che comporta fare un collegamento in diretta per il tg.L'unico scopo di questo mio Blog è ricordare a tutti i telespettatori e all'opinione pubblica che anche noi telegiornalisti siamo persone umane.Con le nostre capacità, passioni, emozioni e a volte anche debolezze.Renderci più umani, nei sorrisi o nei nostri scazzi che nessuno vede nei fuori onda, ha l'unico obiettivo di valorizzare il lavoro e la professionalità dei giornalisti.E' questo è anche il tuo caso.Sei e rimani ancor più un grande anche quando dai dall'imbecille a chi da studio ti prendeva in giro per una prova microfono o quando come in questo fuori onda (di ieri mattina sotto il sole cocente di Napoli) aspetti con pazienza il collegamento live. E inoltre di "anonimi" che, come dici tu "insozzano e offendono nell'ombra in stile camorristico" criticando il lavoro di persone serie e preparate è pieno il mondo, ma in fondo di loro ce ne possiamo benissimo sbattere o no? Io stesso del resto ho ricevuto e ho anche pubblicato su questo mio blog diversi commenti contenenti insulti gratuiti e personali contro di me. Non sono meno orgoglioso di te della mia famiglia e del mio lavoro di giornalista che ogni giorno conduce il telegiornale di una piccola tv locale, mettendo la propria faccia quotidianamente in video.Come sottolinei tu stesso, chi più chi meno di noi giornalisti, svolge di fatto un ruolo pubblico e devo fare i conti tutti i giorni con critiche e a volte anche con considerazioni poco gradevoli.Purtroppo è normale e bisogna metterlo nel conto.E comunque da questo momento, anche grazie alla tua sollecitazione, non pubblicherò nel mio blog ulteriori commento anonimo anche se come sicuramente ben capisci on line risulta difficile verificare le generalità di chi invia il suo commento .Un abbraccio sincero.Andrea Atzori

Ecco il testo integrale inviatomi dal telegiornalista Paolo Chiariello , corrispondente da Napoli di Sky Tg24:
Premetto che l'intercettare la gente, pubblicare fatti che dovrebbero essere privati (anche uno scazzo di lavoro), guardare dal buco della serratura, la trovo una pratica poco edificante. Ma la accetto, evidentemente è il prezzo che si paga quando si fa questo mestiere e si è persona più o meno pubblica. Epperò bisogna dire che è meravigliosa la rete, meraviglioso il web. E' il massimo della democrazia. Persino i codardi, quelli che non hanno il coraggio del loro nome, che anzi se ne vergognano, possono avere diritto di cittadinanza. Dietro quella dicitura "anonimo" trova possibilità di parlare qualche fannullone, maleducato, mestatore di professione, raccontatore di frottole e "intercettatore" di professione che alla luce del sole non riesce a guardare negli occhi il prossimo. Io mi chiamo Paolo Chiariello, sono un giornalista (bravo, cattivo, capace, incapace) che mette la faccia in piazza tutte le volte che parla in televisione, scrive sui giornali o pubblica un libro. Sono orgoglioso del mio papà muratore, della mia mamma casaalinga e dei miei nonni contadini. L'anonimo potrà continuare a vivere nell'ombra, ad abbassare gli occhi quando parlo e ad inventarsi qualche nome di comodo dietro il quale nascondere la faccia e l'identità. E magari continuare a scrivere a questo bel blog per far sapere a chi lo frequenta che sono maleducato, uno schifo di giornalista, una schifezza di persona. Usando però sempre la tecnica camorristico-mafiosa dell'offendere nell'ombra, del tentativo di insozzare senza farsi vedere.Ma vale la pena vivere una vita così? Rifletta l'anonimo, si passi la mano sulla coscienza, trovi il coraggio di guardarsi nello specchio e abbi il coraggio di dire: io sono... E' più dignitoso. Molto più dignitoso che continuare a vergognarsi.
Paolo Chiariello

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bravo Chiariello! Ce ne fossero di giornalisti cosi