sabato, luglio 28, 2007

MONTI PRAMA: DISINFORMAZIONE DI STATO






Tg 3 Rai Regione Sardegna, edizione ore 14-19.35 di oggi sabato 28 luglio 2007.

Servizio di Giuliano Santus sui Giganti di Monte Prama (le prime due foto sopra sono tratte dal Tg 3 Sardegna) .

Fonte pressochè esclusiva del servizio la Soprintendenza Archeologica.
Per RAI 3:
"Il restauro delle statue comincerà a settembre" e ancora... " sulle statue si è fatta fanta-archeologia", non sono state restaurate per mancanza di fondi."

Si avete sentito bene...... per il TG3 Sardegna, tutto va bene Madama La Marchesa.
E quindi via al panegirico, alle celebrazioni e all'amarcord dei ricordi.Incredibile!
Anche se viene trovato un tesoro paragonabile ai Bronzi di Riace nel 1974 e lo si lascia nascosto e buttato negli Uffici Statali per 34 anni, questo sarebbe normale (sic!) ......normale che solo nel 2007 si annunci il suo restauro.

Nessun riferimento all'azione del movimento indipendentista IRS , che ha avuto il merito di riportare alla ribalta il caso, violando il divieto di filmare le statue al centro di restauro di Li Punti mettendo on line http://www.teleindipendentzia.net/politica.html#

un video "rubato".

Vago riferimento, nel servizio rai, alla richiesta del comune di Cabras di riavere le statue nel suo territorio, con tanto di petizione popolare (non citata).

Amaramente prendiamo atto che per la tv pubblica esiste la versione della Soprintendenza e basta.Anche per l'archeologia e la storia esistono le veline di stato.
Una versione edulcorata, omissiva che continua a nascondere la verità.
Persino molti degli stessi archeologi oggi sono arrivati fare autocritica, ma di tutto ciò non vi è stato traccia nel servizio rai.
Eppure questi giorni la polemica è arrivata anche in continente.In maniera clamorosa per giunta.

Ieri è uscito sul Venerdì di Repubblica un articolo ben documentato sullo scandalo-giallo di Monte Prama.
Ne abbiamo dato risalto anche noi di Super Tv intervistando l'autrice dell'articolo.
Ma se capisco che non tutti seguano il nostro Tg, sarebbe bastato leggere ieri pag.82 e 83 del magazine di Repubblica, IL VENERDI', l'articolo a firma di Alice Andreoli, per cogliere anche da parte del più distratto, l'imbarazzo del mondo dell'archeologia sarda.

Solo leggendo il titolo del pezzo, se proprio uno non avesse voglia di leggerlo tutto, qualche dubbio sul ruolo della Soprintendenza dovrebbe porselo:

"L'ARMATA SARDA DEI GIGANTI IN PIETRA PERDUTA IN UNO SCANTINATO".


Nel servizio si legge fra l'altro che:

"Si tratta di una scoperta mai portatava avanti con vigore" dichiara Piero Bartoloni, ordinario di archeologia fenicio-punica a Sassari.

Vincenzo Santoni, fino a qualche mese fa Soprintendente dei Beni Archeologici di Cagliari e Oristano, dichiara:

" Alcuni pezzi sono sempri stati esposti (il riferimento è per i 3 pezzi presenti al Museo di Cagliari ndr) per gli altri mancavano spazi e soldi" e sempre Santoni fino al 2005 aveva parlato di "entusiasmo non motivato" suscitato da Monte Prama per poi ammettere oggi " di aver avuto forse il torto di non avere valorizzato il settore della produzione scultorea".

Su Monte Prama dunque ancora oggi continua l'opera di disinformazione, minimizzazione della scoperta e di difesa di chi oggettivamente fino ad oggi non ha valorizzato adeguatamente un ritrovamento eccezionale.

Sono allibito.



6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma questo giornalista Santus poi che fa i servizi da Oristano è solo inviato vero?
Non vive in città, se non sbaglio.Atzori può rispondere al mio dubbio?

SarDoc ha detto...

Effettivamente la sua domanda merita una risposta.
Dopo la scomparsa del corrispondente da Oristano del Tg3 Sardegna, il compianto Gabriele Luperi, effettivamente la nostra città ha avuto sempre e solo inviati non oristanesi.
A quel che mi risulta infatti non c'è più stato un corrispondente.
Colgo l'occasione per fare proprio la differenza tra corrispondente e inviato che spesso molti confondono.
Corrispondente è infatti proprio colui che risiede nel posto dove lavora, ci vive tutti i giorni.
Al contrario un inviato è colui che viene mandato su un posto (quasi sempre a lui sconosciuto) per un evento o comunque per un tempo limitato prestabilito.
E tornando a Oristano, Giuliano Santus che ho pesantantemente criticato per il servizio in questione su Monte Prama, non mi risulta che abiti a Oristano.E anche quando lanciano i suoi pezzi parlano sempre di lui come inviato e mai come corrispondente come invece hanno tutte le principali città dell'isola.
Dunque credo che lei abbia proprio ragione per Oristano la Rai usa solo inviati.
E allora qui la domanda la faccio io.Caro direttore del TG3 Sardegna della RAI, quando Oristano potrà riavere il suo corrispondente oristanese?

Anonimo ha detto...

Tengo a precisare che la Dottoressa Anita Pili è e rimane attivista del Partito Fortza Paris (cosi come da quando è nato il partito).... si è Laureata nel 2004 e specializzata nel 2006.... e comunque sempre bellissima.

SarDoc ha detto...

Prendiamo atto dell'appartenenza al partito di Onida di Anita Pili.
Ma scusa, tu come fai a saperlo così bene (da quando è nato il partito....)?
Chi sei... un dirigente di Fortza Paris in incognito?:)
E confermo comunque che alle ultime comunali ha presentato la lista dell'UDC alla circoscrizione di Nuraxinieddu.
Sulla Laurea abbiamo disquisito nei commenti al post che le ho dedicato.
E' plurilaureata e specializzata e chi più ne ha più ne metta!
Bellissima?
Non ho dubbi.Effettivamente lo è.
Ma diciamolo, è prima di tutto un'ottima lettrice di TG.

Anonimo ha detto...

Complimenti!
Abbiamo letto solo poco tempo fa questo tuo articolo sullo scandaloso servizio del TGR Sardegna.
Volevamo ringraziarti per aver messo in evidenza nel tuo blog lo stato di totale asservimento nel quale ristagna l'informazione Rai sarda.

Staff iTB
www.teleindipendentzia.net
info@teleindipendentzia.net

Anonimo ha detto...

Ci vorrebbe un bell'articolo su quegli oristanesi doc che lavorando a Monte Prama hanno volutamente occultato sotto terra o distrutto le statue, o scovato e venduto altri reperti, o preso possesso dei medesimi (e non si sa a che titolo) come viene difatti riportato in video dalle ingenue testimonianze dei "picconatori" d'epoca e nei diversi servizi giornalistici realizzati dall'IRS. Vedo che questo non è stato ancora fatto e mi chiedo il perchè. Non è che la mancata informazione, in particolare quella che si rifà a chi causò danno, un atteggiamento avuto in tale periodo da quegli stessi oristanesi, che ieri non si sono lamentati e oggi fanno petizioni popolari, potrebbe non giovare a qualcuno, a qualche sindaco e sicuramente non rilanciare il paese? Del resto chi ha compiuto le gesta vandaliche vive ancora là, e i nomi dei ladri-vandali, in paese, certamente si sanno!