domenica, ottobre 26, 2008

88.610 CIVILI MORTI IN IRAK DAL 2003



Questo sito http://www.iraqbodycount.org/documenta in maniera aggiornata e attendibile, episodio per episodio, tutti i civili ammazzati in Irak dak 2003 a oggi.
La cifra è semplicemente impressionante si tratta con certezza di almeno 88.610 (ottantottomilaseicentodieci persone).

Giusto per fare un paragone numerico gli abitanti della mia città, capoluogo di provincia sono 32.000 (trentaduemila).

Tra questi 88 mila e rotti ci sono ovviamente numerosissimi bambini.Dal 2003 ad oggi però i media occidentali non hanno mai trasmesso(o quasi), tranne qualche piccola eccezione le terribili immagini di questi morti civili .Ogni qual volta arrivano dai circuiti internazionali sono state rigidamente censurate.Ne è la prova il fatto che invece le hanno trasmesse le tv arabe.E potete trovarle in rete con una semplice ricerca di "google immagini" o ad esempio anche in un sito esterno a questo mio Blog:


Insomma mi chiedo dove inizia la nostra ipocrisia di mezzi d'informazione, di giornalisti e di cittadini comuni?Perchè esistono morti di serie a e serie B? Perchè ogni volta che muore un militare usa o italiano al di fuori dal suo paese gli viene dedicato almeno un servizio in un grande telegiornale e ad una donna o ad un bambino iracheno o afgano, se va bene si dice (sempre che non scatti la censura o autocensura) appena il fatto?
Paradossalmente un numero così gigantesco, quello del citato Body Count, che non fa più notizia nei nostri media, nessuno ne parla e anche in questo caso nessuno si chiede più perchè.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Vero.La censura esiste.Pure l'ipocrisia.
Ti chiedi perchè.Ma la risposta è sempre la stessa.Ci sono interessi, quasi sempre economici in palio.Per questo meglio tacere e non far vedere.Meglio guardare "Buona Domenica" ( o Domenica in)...

Anonimo ha detto...

che salto di stile...meno male...basta con i fuorionda

SarDoc ha detto...

Amica mia.Chissa perchè sento che tu sei una donna.Comunque se non vuoi vedere i miei fuori onda basta non guardarli.
Cambiamento di stile.
Questo è un Blog personale e come tutti i Blog ci metto quello che penso, quello che vivo.Cose tristi e cose allegre.Si può essere d'accordo o meno.Si può voler ridere o riflettere.Quello che è certo è che è libero.
E gli utenti sono liberi di guardarlo o meno.Di commentarlo liberamente come hai fatto tu e di criticarlo.
Ma se tu conosci le regole di un blog perfetto (sempre che esistano) perchè non lo fai alla luce del sole con nome cognome e email?
Così magari anche io potrei fare ciò che ti consento io con il mio Blog: esprimere un'opinione.
Quanto al salto di stile ti sbagli anche qui.
Chi mi conosce e puoi fare una ricerca su Internet sa chi sono e cosa ho fatto nei miei 38 anni di vita.Dalla candidatura alla carica di sindaco della mia città, al mio impegno ambientalista e di giornalista.Con tre cause penali da me vinte e una civile anch'essa vinta, intentate da chi ha cercato invano di fermare la mia attività e passione civile.
Quanto ai fuori onda non sono solo messi per fare due risate.Se li guardi con attenzione capisci molte cose sul mondo dell'informazione che altrimenti non conosceresti.

Anonimo ha detto...

caro Andrea, la mia non era una critica, Tutt'altro!
spiace ti l'abbia presa male.
Cioa
Cristina Boschi

SarDoc ha detto...

Ah ci ho preso.
Sei una donna!!
Cristina Boschi, Cristina Boschi...
Mumble mumble questo nome mi dice qualcosa...
Mi sembra già sentito dove?...
Ma sei di Sky ? Sei una giornalista??
vabbe..non ha importanza.
Beh se mi attaccano, cerco di difendermi.
Poi se ho interpretato male, beh on line può capitare.Quando non si sente l'intonazione ci si può fraintendere.E il "basta con i fuori onda" io l'avevo inteso come una esortazione, dunque una critica.
Non è così.Be meglio.
Anzi ottimo.
Spero che continuerai anche a guardare i miei fuori onda.
Io penso che solo una persona veramente seria, sappia scherzare...