mercoledì, maggio 27, 2009

Caso Rai-Berlusconi
DI TUTTO DI PIU'
turbinio di dichiarazioni e articoli

Sulla vicenda in questo post vediamo una rassegna di dichiarazioni e di articoli integrali, raccolti dai siti di agenzie di stampa e quotidiani.

Rai/ Pdci: Sostituirà presto il suo logo con quello Pdl?
di Apcom
Immagini taroccate interviste Premier scempio di stampo coreano
Roma, 26 mag. (Apcom) - "Quando la Rai sostituirà il proprio logo con simbolo Pdl?" Lo chiede Jacopo Venier, responsabile comunicazione del Pdci, denunciando la presenza del logo Pdl nelle immagini trasmesse dai Tg Rai sull' intervista del Premier Silvio Berlusconi alla Cnn. "Quando - domanda - la Rai sostituirà il proprio logo con il simbolo del Pdl? Aver mandato in onda nell'edizione serale di ieri del Tg1 e del Tg3 una versione contraffatta di alcuni brani dell'intervista rilasciata da Berlusconi alla Cnn, al solo scopo di mostrare il simbolo elettorale del Pdl, dimostra la natura oramai squisitamente propagandistica di questo modo di fare informazione. Si parla tanto di Corea del Nord ma l'Italia oramai non è da meno nella compiacenza dei giornalisti, anche del servizio pubblico, nei confronti del capo. Se esiste ancora una funzione di vigilanza e garanzia intervenga immediatamente per colpire le responsabilità di questo scempio".


Rai/ Verro: Accuse ai Tg frutto di superficialità e leggerezza
di Apcom

"Clima politico avvelenato da dietrologie e sospetti"
Roma, 26 mag. (Apcom) - Non si spegne la polemica sull'intervista a Berlusconi messa in onda da Tg1 e Tg3 con il simbolo del Pdl sullo sfondo. "La leggerezza e la superficialità alla base delle accuse mosse nei confronti del servizio pubblico in questo periodo di campagna elettorale - dice Antonio Verro - consigliere di amministrazione della rai in quota Pdl - rappresentano un fatto di particolare gravità". Secondo Verro "dichiarazioni come quella dell'onorevole Pardi, rapidamente ed efficacemente smentite dai Direttori del Tg1 e del Tg3, sono il triste segno di un clima politico avvelenato da dietrologie e sospetti che alimenta il qualunquismo e allontana i cittadini dalle istituzioni. Occorre essere consapevoli - conclude - che, alla fine, ogni tentativo di delegittimare la credibilità del servizio pubblico è un colpo inferto al dibattito democratico

Berlusconi/ Pd: In barba a par condicio ha invaso tg nazionali
di Apcom
Losacco: Scorretti lui e le testate che si prestano al gioco
Roma, 26 mag. (Apcom) - "Strano modo di fare campagna elettorale quello di Berlusconi che in barba alla par condicio ha invaso i telegiornali nazionali, con veri e propri spot elettorali, sfruttando immagini in cui lui compare con a fianco il logo elettorale del suo partito. Immagini legittime, così come previsto dalla normativa vigente, solo per le reti televisive locali. Molto furbo, molto scorretto lui e i Tg nazionali che si prestano al gioco". Lo dichiara in una nota Alberto Losacco, responsabile campagne di comunicazione del Pd.


Il Giornale

Un’altra bufala griffata Italia dei livori. Che dura, peraltro, lo spazio di una smentita. La notizia sarebbe stata ghiotta. Passi per il Tg1, ma anche il Tg3, più noto come TeleKebul e perfino il suo direttore, l’integerrimo Antonio Di Bella in corsa per le prossime nomine Rai targate Pd, al soldo di Berlusconi. Tutti presi, giornalisti e direttori, a taroccare l’intervista del premier. L’ultima vedetta dipietrista a difesa della democrazia a rischio è Pancho Pardi, ex barricadero e oggi senatore e capogruppo dell’Idv i commissione Vigilanza Rai. «Il Tg1 delle 20 e il Tg3 delle 19 - attacca - hanno mandato in onda un servizio con immagini “taroccate” dell’intervista che la Cnn ha fatto al presidente Berlusconi. Compare infatti alla sinistra del premier il simbolo elettorale del Pdl, con la scritta “Berlusconi Presidente” che difficilmente si può credere sia stato inserito dal montaggio della rete televisiva americana». E, infatti, si difendono i direttori Andrea Giubilo e Antonio Di Bella, il logo non c’era. Ma non per questo le immagini erano «taroccate». «Il Tg1 e il Tg3 aggiungono - hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all’emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori». E allora? «Può aver tratto in inganno - spiegano i due direttori - il fatto che la location delle interviste fosse simile. Fatto sta che i due telegiornali non hanno taroccato nulla ed è grave il solo sospetto che il servizio pubblico possa modificare delle immagini. Nelle stesse edizioni comparivano simboli o bandiere elettorali alle spalle di esponenti politici di altri partiti». Soddisfatto Pardi? Macché. «Rimane l’idea di un “pataccone”, non so se consapevole. Di una falsificazione». Ma non basta. «Le immagini mandate in onda dalla Rai senza alcun vaglio sarebbero opera di una emittente locale sarda, Videolina, di proprietà di casa Berlusconi». Povero Pardi. Falso anche questo. «Videolina Spa - precisa una nota - fa parte del Gruppo Unione Editoriale al quale appartengono anche l’Unione Sarda e Radiolina, la cui proprietà è del dottor Sergio Zuncheddu, unico azionista». Senatore Pardi, bastava poco. Nel fotogramma si vede il simbolo. Ma anche la sua ombra. Difficile pensare a una manipolazione nella post produzione. A pensar male quelli dell’Idv, raramente c’azzeccano.


Corriere della Sera

MILANO - È l'Italia dei Valori, per bocca del senatore Francesco Pancho Pardi, a lanciare il sasso: «Il Tg1 delle 20 e il Tg3 delle 19 hanno mandato in onda un servizio con immagini taroccate dell'intervista che la Cnn ha fatto al presidente Berlusconi». Il caso solleva un nuovo polverone: sembra che qualcuno abbia aggiunto a destra del premier il logo del Pdl per le Europee (guarda il confronto). Ma la spiegazione arriva poco dopo: si tratta di due interviste diverse. Quella "incriminata" è stata rilasciata da Berlusconi all'emittente sarda Videolina («di proprietà di casa Berlusconi», attacca Pardi).
LA NOTA DEI DIRETTORI - In serata arriva la nota congiunta dei direttori del Tg1 Andrea Giubilo e del Tg3 Antonio Di Bella: «Nessuna immagine taroccata nei servizi su Berlusconi. Il Tg1 e il Tg3 hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da un'intervista alla Cnn e dichiarazioni da un’intervista all’emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori. Può aver tratto in inganno il fatto che la location delle interviste fosse simile. Fatto sta che i due telegiornali non hanno taroccato nulla ed è grave il solo sospetto che il servizio pubblico possa modificare delle immagini, tanto più in periodo elettorale».
«VIDEOLINA NON È DI BERLUSCONI» - Arriva anche la smentita sulla proprietà dell'emittente: «Quanto affermato dal senatore Pardi secondo il quale Videolina è un'emittente di proprietà di casa Berlusconi è totalmente falso - precisa in una nota la società editrice -. Videolina Spa fa parte del Gruppo Unione Editoriale al quale appartengono anche l'Unione Sarda e Radiolina, la cui proprietà è del dottor Sergio Zuncheddu, unico azionista».
PARDI: «VADO IN COMMISSIONE» - Ma Pardi (che parla di «grandioso spot elettorale») non molla e porta la vicenda all'attenzione della commissione di Vigilanza di cui è capogruppo per l'IdV. «Ho lanciato la questione nell'Ufficio di presidenza e mi riprometto di portarla anche in commissione. Giubilo e Di Bella hanno dato una risposta minimizzatrice, banalizzante, senza spiegare perché bisognava ricorrere a Videolina. Se uno ha le immagini Cnn perché fare un pezzo di servizio con quelle e poi utilizzare quelle di Videolina? Nonostante la loro replica, è rimasta l'idea di un "pataccone", non so se consapevole, di una falsificazione». L'Ufficio di presidenza della Vigilanza torna a riunirsi mercoledì presieduto in parte da Sergio Zavoli e in parte dal vicepresidente Giorgio Merlo. «Con Zavoli ne ho potuto parlare solo in maniera informale, poi ne ho parlato nella riunione - spiega Pardi - dove mi sono ripromesso anche di fare una precisa indicazione di audizioni, a partire dal Garante fino ai direttori di rete e dei Tg, sulla par condicio e su alcuni casi specifici come quello di Report». La denuncia dell'Idv trova sostenitori anche nel Pd (con Alberto Losacco: «Strano modo di fare campagna elettorale quello di Berlusconi che in barba alla par condicio ha invaso i telegiornali nazionali, con veri e propri spot elettorali») e nel Pdci (con Jacopo Venier: «Quando la Rai sostituirà il logo con il simbolo Pdl?»).
IL DIRETTORE DI VIDEOLINA - Infine il racconto del direttore di Videolina, Bepi Anziani: «Siamo entrati dopo la Cnn e abbiamo trovato una location "naturale" con il simbolo della Pdl incollato su una colonna trasparente posta accanto al presidente. In serata, gratuitamente, abbiamo dato le immagini ai tg nazionali». E rispondendo alle accuse di Pardi circa la proprietà della tv: «Forse Pardi è stato tratto in inganno dal fatto che Sergio Zuncheddu (proprietario dell'emittente sarda, ndr) è tra gli azionisti de Il Foglio».

IL TEMPO

Il Tg3, da sempre considerato vicino al centrosinistra, è diventato berlusconiano. Parola di Idv e Pd che si scagliano contro il telegiornale diretto da Antonio Di Bella (e contro il Tg1) per un presunto «taroccamento» dell'intervista rilasciata dal premier alla Cnn. «Nel servizio mandato in onda - denuncia il senatore Idv Pancho Pardi - compare alla sinistra del premier il simbolo elettorale del Pdl». E Alberto Losacco (Pd) sottoscrive: «Strano modo di fare campagna elettorale quello di Berlusconi che in barba alla par condicio ha invaso i telegiornali nazionali, con veri e propri spot elettorali». Immediata la replica dei direttori Andrea Giubilo e Di Bella: «Non c'era alcuna immagine taroccata nei servizi di Tg1 e Tg3 su Berlusconi. Il Tg1 e il Tg3 hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all'emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori .


L'UNITA'

Il Tg1 delle 20 e il Tg3 delle 19 di ieri rilanciano l'intervista a Silvio Berlusconi sulla Cnn, quella in cui il premier parla del caso Noemi («un boomerang per la sinistra»), dell'imminente voto, del rapporto con l'opposizione, di un prossimo incontro con Obama.

Ma sul video mandato in onda dal canale all news statunitense manca il simbolo del Pdl. E allora? Il telegiornale di Rai 1 e quello di Rai 3 mandano in onda le immagini registrate dalla telecamera di Videolina, emittente sarda vicina al centrodestra. La differenza è proprio nell'aggiunta del simbolo con la scritta «Berlusconi presidente» alle spalle del premier.

Per fare un lavoro più pulito viene aggiunta anche una bella ombra, lavorata ben bene per creare l'effetto giusto sulle pieghe della tenda.

Questa mattina si è accorto del "taroccamento" il senatore dell'Idv Francesco "Pancho" Pardi: «Questo grandioso spot elettorale deve essere chiarito al più presto: mi rivolgo quindi al presidente Zavoli e ai direttori delle testate giornalistiche per avere chiarimenti immediati sull'accaduto. Mi riservo infine un'interrogazione urgente al ministro competente».

Passa un po' di tempo e arriva la replica da Viale Mazzini. «Non c'era alcuna immagine taroccata nei servizi di Tg1 e Tg3 su Berlusconi nelle edizioni di ieri sera», scrivono in una nota congiunta il direttore del Tg1, Andrea Giubilo, e quello del Tg3, Antonio Di Bella, replicando alle dichiarazioni di Pancho Pardi. «Il Tg1 e il Tg3 - scrivono i due direttori - hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all'emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori. Può aver tratto in inganno - spiegano i due direttori - il fatto che la location delle interviste fosse simile. Fatto sta che i due telegiornali non hanno taroccato nulla ed è grave il solo sospetto che il servizio pubblico possa modificare delle immagini, tanto più in periodo elettorale. D'altronde - concludono Giubilo e Di Bella - nelle stesse edizioni di ieri sera comparivano simboli o bandiere elettorali alle spalle di esponenti politici di altri partiti, come spesso accade in campagna elettorale».

La Stampa

Silvio Berlusconi viene intervistato dalla Cnn. Il video è stato ripreso ieri da Tg1 e Tg3, ma nelle immagini si nota una differenza. Nel filmato messo in onda dalla Rai accanto al Cavaliere che parla, appare il logo elettorale del Pdl, con la scritta Berlusconi presidente. Del simbolo non c'è traccia nell'intervista originale realizzata dalla tv americana.

La denuncia è dell'Idv. «Il Tg1 delle 20 ed il Tg3 delle 19 ieri hanno mandato in onda un servizio con immagini taroccate dell’intervista che la Cnn ha fatto al presidente Berlusconi. Compare infatti alla sinistra del premier il simbolo elettorale del Pdl, con la scritta Berlusconi Presidente, che difficilmente si può credere sia stato inserito dal montaggio della rete televisiva americana», accusa il senatore Francesco Pancho Pardi, capogruppo in commissione di Vigilanza.

«Da indiscrezioni risulterebbe che le immagini mandate in onda dalla Rai, senza alcun vaglio, siano opera di una emittente locale sarda, Videolina, di proprietà di casa Berlusconi. Questo grandioso spot elettorale deve essere chiarito al più presto: mi rivolgo quindi al presidente Zavoli e ai direttori delle testate giornalistiche per avere chiarimenti immediati sull’accaduto. Mi riservo infine un’interrogazione urgente al ministro competente». Viale Mazzini replica tuttavia che si tratta di due interviste diverse: una della Cnn e una all'emittente locale Videolina, realizzate in momenti diversi. In quella realizzata dalla tv regionale sarda, appare il logo del Pdl.

«Non c’era alcuna immagine taroccata nei servizi di Tg1 e Tg3 su Berlusconi nelle edizioni di ieri sera» scrivono in una nota congiunta il direttore del Tg1, Andrea Giubilo, e quello del Tg3, Antonio Di Bella, replicando alle dichiarazioni di Pardi. «Il Tg1 e il Tg3 - scrivono i due direttori - hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all’emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori. Può aver tratto in inganno - spiegano i due direttori - il fatto che la location delle interviste fosse simile. Fatto sta che i due telegiornali non hanno taroccato nulla ed è grave il solo sospetto che il servizio pubblico possa modificare delle immagini, tanto più in periodo elettorale». «D’altronde - concludono Giubilo e Di Bella - nelle stesse edizioni di ieri sera comparivano simboli o bandiere elettorali alle spalle di esponenti politici di altri partiti, come spesso accade in campagna elettorale».



2 commenti:

iLSapereCheNonConta ha detto...

"Quando la Rai sostituirà il proprio logo con simbolo Pdl?" (Jacopo Venier) Sicuramente non manca molto.
Perché questa sostituzione di filmati se si può usufruire di quello originale targato CNN?
Problemi di copyright oqualcosa di simile?
Se hai questo genere di complicanza non mandi un altro filmato, di un altro contesto, in onda! Ma credo sia una pratica comune a tutti i telegiornali...
Personalmente penso che al tg1 la scelta sia stata ben ponderata, mantre il tg3 è stato negligente

Anonimo ha detto...

colpiscono non poco
due parole dei direttori rai:
"servizio confezionato da Videolina"

si sa....i regali mica si buttano !